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Stopover_Art The beginning
Prendere un locale, gentilmente concesso dall’Amministrazione Comunale, per trasformarlo in contenitore d’arte contemporanea dal nome STOPOVER_ART e ridargli una ragione d’essere diversa da quella per la quale era stato concepito, è il nuovo impegno assunto dall’Associazione Artistica Askosarte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
STOPOVER_ART “THE BEGINNING”
PROJECT SPACE ASKOSARTE >>> STAZIONE FERROVIARIA SOLARUSSA
Con il patrocinio del Comune di Solarussa
Artisti:
SIMONE CIREDDU_CHIARA COSSU_LUCIDEDDU_DANIELA E FRANCESCA MANCA_MICHELE MARROCU_TONINO MATTU_MICHELE MEREU_NICKO STRANIERO_MARCO PILI_PROGETTO ASKOS
Prendere un locale, gentilmente concesso dall’Amministrazione Comunale, per trasformarlo in contenitore d'arte contemporanea dal nome STOPOVER_ART e ridargli una ragione d’essere diversa da quella per la quale era stato concepito, è il nuovo impegno assunto dall'Associazione Artistica Askosarte.
La nascita di nuovi spazi espositivi è, indubbiamente, un evento più comune all’interno di grandi città e in zone considerate culturalmente dinamiche; è fenomeno decisamente più raro e controcorrente aprire una galleria d’arte in luoghi decentrati e lontani dai circuiti più battuti dall’arte.
Il gruppo Askosarte, però, non è nuovo a iniziative del genere, avendo spesso agito per dare vita a spazi nell'ambito dell’arte contemporanea, ideando eventi culturali dove convivano differenti forme d’arte, e muovendosi sul territorio per creare quei luoghi di memoria così importanti per la crescita e la potenzialità del territorio stesso.
Se tale iniziativa, per di più, è sostenuta da un'Amministrazione che sceglie di investire nella cultura, e da un gruppo di giovani creativi che supportano una programmazione oculata e non episodica, il progetto può sfociare in una vivacità culturale e in una molteplicità di eventi che, oramai, solo l’arte contemporanea può dare.
Investire nella cultura e nell'arte, è del resto, per le Amministrazioni periferiche sarde, ancora più necessario che per i grandi centri proprio per l'esigenza di reinventare un rapporto più attuale tra cultura e territorio, tra cultura e popolazione locale, e per gli intrecci che questo innesca con gli aspetti commerciali e turistici.
Permangono, infatti, in Sardegna, vecchi schemi e concetti superati che cristallizzano una sorta di devozione verso tutto ciò che appartiene al patrimonio culturale della tradizione, a discapito di una concreta e contemporanea produzione artistico/culturale.
Il forziere in cui conserviamo gelosamente questo tesoro è diventato, tuttavia, una tomba che ospita il rimosso della cultura e imprigiona l'Isola in una condizione di paralisi creativa, oltre che imprenditoriale e organizzativa.
In questo sistema culturale essenzialmente chiuso e ripiegato su se stesso, in cui tradizione e cultura sembrano essere diventate la stessa cosa, il senso di appartenenza e di identità comunitaria si immobilizza generando una scarsa motivazione della domanda culturale.
Ciò che può aiutare ad uscire da questa paralisi, sono la creatività e la produzione artistico/culturale, che possono mettere in discussione un sistema di riferimento atrofizzato, e gettare le basi per un’identità culturale più moderna e più a passo con i tempi.
Per questo è inevitabile che gli individui appartenenti alle realtà locali, che siano amministratori o cittadini, che vivono e sentono il luogo, nutrano con slanci, intuizioni e disponibilità, lo sviluppo del proprio territorio.
E se è vero che molte criticità che si rilevano sono dovute all'isolamento e alla posizione periferica della Sardegna, soprattutto in determinati settori, nell’era della globalizzazione ogni luogo può acquistare “centralità” quando si ha qualcosa da dire e da fare.
Ciò che nasce e si sviluppa in provincia merita altrettanta attenzione di quanto si sviluppa nei luoghi più percorsi dai circuiti artistici, in quanto la provincia ha una sua dimensione culturale molto forte, proprio perché circoscritta: ciò che è importante infatti non è il luogo ma come lo si vive come lo si interseca con le proprie opere.
Un paese lungimirante sa che la formazione intellettuale degli individui è patrimonio sociale e che il sistema cultura è un concreto strumento di sviluppo per il futuro. E questo sistema è composto da idee, da azioni e soprattutto da soggetti che fanno muovere il tutto nel luogo in cui vivono e agiscono in quel preciso momento storico.
E’ in questo scenario che si pone STOPOVER_ART KM.103+854, spazio ideale in cui agire in piena indipendenza concettuale e politica con l'obbiettivo di concretizzare eventi che si introducano in un ampio percorso di ricerca e diffusione dell'arte contemporanea, per favorirne un autorevole confronto nei contemporanei dibattiti artistici sia locali che internazionali.
Askosarte
PROJECT SPACE ASKOSARTE >>> STAZIONE FERROVIARIA SOLARUSSA
Con il patrocinio del Comune di Solarussa
Artisti:
SIMONE CIREDDU_CHIARA COSSU_LUCIDEDDU_DANIELA E FRANCESCA MANCA_MICHELE MARROCU_TONINO MATTU_MICHELE MEREU_NICKO STRANIERO_MARCO PILI_PROGETTO ASKOS
Prendere un locale, gentilmente concesso dall’Amministrazione Comunale, per trasformarlo in contenitore d'arte contemporanea dal nome STOPOVER_ART e ridargli una ragione d’essere diversa da quella per la quale era stato concepito, è il nuovo impegno assunto dall'Associazione Artistica Askosarte.
La nascita di nuovi spazi espositivi è, indubbiamente, un evento più comune all’interno di grandi città e in zone considerate culturalmente dinamiche; è fenomeno decisamente più raro e controcorrente aprire una galleria d’arte in luoghi decentrati e lontani dai circuiti più battuti dall’arte.
Il gruppo Askosarte, però, non è nuovo a iniziative del genere, avendo spesso agito per dare vita a spazi nell'ambito dell’arte contemporanea, ideando eventi culturali dove convivano differenti forme d’arte, e muovendosi sul territorio per creare quei luoghi di memoria così importanti per la crescita e la potenzialità del territorio stesso.
Se tale iniziativa, per di più, è sostenuta da un'Amministrazione che sceglie di investire nella cultura, e da un gruppo di giovani creativi che supportano una programmazione oculata e non episodica, il progetto può sfociare in una vivacità culturale e in una molteplicità di eventi che, oramai, solo l’arte contemporanea può dare.
Investire nella cultura e nell'arte, è del resto, per le Amministrazioni periferiche sarde, ancora più necessario che per i grandi centri proprio per l'esigenza di reinventare un rapporto più attuale tra cultura e territorio, tra cultura e popolazione locale, e per gli intrecci che questo innesca con gli aspetti commerciali e turistici.
Permangono, infatti, in Sardegna, vecchi schemi e concetti superati che cristallizzano una sorta di devozione verso tutto ciò che appartiene al patrimonio culturale della tradizione, a discapito di una concreta e contemporanea produzione artistico/culturale.
Il forziere in cui conserviamo gelosamente questo tesoro è diventato, tuttavia, una tomba che ospita il rimosso della cultura e imprigiona l'Isola in una condizione di paralisi creativa, oltre che imprenditoriale e organizzativa.
In questo sistema culturale essenzialmente chiuso e ripiegato su se stesso, in cui tradizione e cultura sembrano essere diventate la stessa cosa, il senso di appartenenza e di identità comunitaria si immobilizza generando una scarsa motivazione della domanda culturale.
Ciò che può aiutare ad uscire da questa paralisi, sono la creatività e la produzione artistico/culturale, che possono mettere in discussione un sistema di riferimento atrofizzato, e gettare le basi per un’identità culturale più moderna e più a passo con i tempi.
Per questo è inevitabile che gli individui appartenenti alle realtà locali, che siano amministratori o cittadini, che vivono e sentono il luogo, nutrano con slanci, intuizioni e disponibilità, lo sviluppo del proprio territorio.
E se è vero che molte criticità che si rilevano sono dovute all'isolamento e alla posizione periferica della Sardegna, soprattutto in determinati settori, nell’era della globalizzazione ogni luogo può acquistare “centralità” quando si ha qualcosa da dire e da fare.
Ciò che nasce e si sviluppa in provincia merita altrettanta attenzione di quanto si sviluppa nei luoghi più percorsi dai circuiti artistici, in quanto la provincia ha una sua dimensione culturale molto forte, proprio perché circoscritta: ciò che è importante infatti non è il luogo ma come lo si vive come lo si interseca con le proprie opere.
Un paese lungimirante sa che la formazione intellettuale degli individui è patrimonio sociale e che il sistema cultura è un concreto strumento di sviluppo per il futuro. E questo sistema è composto da idee, da azioni e soprattutto da soggetti che fanno muovere il tutto nel luogo in cui vivono e agiscono in quel preciso momento storico.
E’ in questo scenario che si pone STOPOVER_ART KM.103+854, spazio ideale in cui agire in piena indipendenza concettuale e politica con l'obbiettivo di concretizzare eventi che si introducano in un ampio percorso di ricerca e diffusione dell'arte contemporanea, per favorirne un autorevole confronto nei contemporanei dibattiti artistici sia locali che internazionali.
Askosarte
26
maggio 2018
Stopover_Art The beginning
Dal 26 maggio al 15 giugno 2018
arte contemporanea
Location
ASKOSARTE
Solarussa, Via Trento, 16, (Oristano)
Solarussa, Via Trento, 16, (Oristano)
Biglietti
libero
Orario di apertura
18.00-20.30
Vernissage
26 Maggio 2018, h 18.30
Autore
Curatore