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Storia di una raccolta
Storia di una raccolta, s’intitola così la mostra dedicata alla collezione napoleonica di Patrizia Boldoni
Comunicato stampa
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Storia di una raccolta, s’intitola così la mostra dedicata alla collezione napoleonica di Patrizia Boldoni e presentata a Napoli a Castel dell’Ovo. Storia di una raccolta ma anche raccolta di una storia, che rivive nel prezioso insieme di oggetti eterocliti: orologi, calamariere, centritavola, piatti e tazzine, tabacchiere, pipe, vasi, bottiglie di cognac e soprattutto dipinti, sculture e statuette, attraversando ‘800 e ‘900. Oggetti rari o divertenti, datati o contemporanei, battuti nelle principali case d’asta internazionali o scovati nei mercatini, in ogni caso tutti accomunati da un’aura, un alone, che avvolge la figura di Napoleone e coinvolge il visitatore. E’ un dialogo amoroso fra “Napoleone e una napoletana” che comincia circa trent’anni fa, durante la tesi di laurea della Boldoni su Hegel, per cui Napoleone rappresenta “lo spirito del mondo a cavallo” e di certo era uno sguardo lungo il suo se, ancora oggi, le tesi del Codice Napoleonico sono di grande modernità.
Gli oggetti e le immagini offerte al pubblico dal 10 al 19 settembre nella Sala delle Terrazze di Castel dell’Ovo, luogo simbolo per eccellenza della città, si pongono come sfaccettature del medesimo prezioso oggetto, ora brillanti perché investiti di luce, ora opache perché conquistate dal buio: da Buonaparte caporale al francesizzato Primo Console, dal Napoleone imperatore a quello siglato in una semplice N. Napoleone a mezzobusto, per intero, a piedi, a cavallo, da solo quasi sempre, raramente attorniato da altre figure, un Napoleone intimo con la moglie e con il figlioletto abbarbicato al collo, il Napoleone di Arcole e quello di Austerlitz, il Napoleone della Moskova e quello dell’ultima vittoria, il Napoleone pensoso e infine il suo sepolcro. Questi passaggi, queste metamorfosi, la raccontano bronzi, sculture, statuette in marmo, rame, terracotta, racchiusi nella mostra a cura di Mario Forestiero e presentati nell’allestimento scenico firmato da Michele Iodice.
I dipinti e gli oggetti proposti in mostra ¬- racchiusi nel catalogo edito da Arte,M con testi firmati da Biagio De Giovanni, Cesare de Seta, Giuseppe Galasso, Massimo Galluppi, Paolo Macry, Luigi Mascilli Migliorini e una Conversazione napoleonica con Patrizia Boldoni di Fuani Marino - pur nella loro immobile ripetitività, suscitano prolungamenti inattesi nel visitatore. Perché in ciascuno di essi rivive un duplice mistero: il personaggio-icona di Napoleone, sul quale da sempre si divisero le élite europee, e la pratica del collezionismo, presentata qui in una delle sue più autentiche espressioni.
Gli oggetti e le immagini offerte al pubblico dal 10 al 19 settembre nella Sala delle Terrazze di Castel dell’Ovo, luogo simbolo per eccellenza della città, si pongono come sfaccettature del medesimo prezioso oggetto, ora brillanti perché investiti di luce, ora opache perché conquistate dal buio: da Buonaparte caporale al francesizzato Primo Console, dal Napoleone imperatore a quello siglato in una semplice N. Napoleone a mezzobusto, per intero, a piedi, a cavallo, da solo quasi sempre, raramente attorniato da altre figure, un Napoleone intimo con la moglie e con il figlioletto abbarbicato al collo, il Napoleone di Arcole e quello di Austerlitz, il Napoleone della Moskova e quello dell’ultima vittoria, il Napoleone pensoso e infine il suo sepolcro. Questi passaggi, queste metamorfosi, la raccontano bronzi, sculture, statuette in marmo, rame, terracotta, racchiusi nella mostra a cura di Mario Forestiero e presentati nell’allestimento scenico firmato da Michele Iodice.
I dipinti e gli oggetti proposti in mostra ¬- racchiusi nel catalogo edito da Arte,M con testi firmati da Biagio De Giovanni, Cesare de Seta, Giuseppe Galasso, Massimo Galluppi, Paolo Macry, Luigi Mascilli Migliorini e una Conversazione napoleonica con Patrizia Boldoni di Fuani Marino - pur nella loro immobile ripetitività, suscitano prolungamenti inattesi nel visitatore. Perché in ciascuno di essi rivive un duplice mistero: il personaggio-icona di Napoleone, sul quale da sempre si divisero le élite europee, e la pratica del collezionismo, presentata qui in una delle sue più autentiche espressioni.
09
settembre 2010
Storia di una raccolta
Dal 09 al 19 settembre 2010
Location
CASTEL DELL’OVO
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 8-18.30 Ⅰ festivi e domenica 8-14
Vernissage
9 Settembre 2010, ore 18