Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Storie di Fotografia 3. Conversazioni – Roman Opalka
La precisione, il rigore e la profondità autoriflessiva del suo lavoro qualificano Opalka, fin dagli anni Settanta, come uno dei protagonisti riconosciuti del concettualismo internazionale. Il suo impiego della fotografia come strumento analitico, tra documento antropologico e memoria individuale, è alla base di molte esperienze artistiche e fotografiche più recenti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Di origini polacche, Roman Opalka è nato in Francia, a Hocquincourt, il 27 agosto del 1931. La sua famiglia decide di rientrare in Polonia pochi anni dopo. Nel 1940 è deportato in Germania e solo dopo la fine della guerra, di nuovo in Polonia, può intraprendere regolari studi artistici presso l’Istituto Statale d’Arte di Lodtz e, in seguito, all’Accademia di Belle Arti di Varsavia.
Interessato alla possibile rappresentazione dello scorrere del tempo e della persistenza della memoria in pittura, avvia nel 1965 un progetto di lavoro unitario che caratterizza, ancora oggi, l’intera sua opera. Il progetto 1965/1-∞ comprende la scrittura progressiva dei numeri da uno a infinito su grandi tele di misura regolare, la registrazione sonora di tale numerazione pronunciata dall’artista mentre dipinge e la fissazione fotografica, realizzata quotidianamente al termine di ogni seduta di lavoro, dell’immagine del proprio volto sullo sfondo del quadro appena dipinto.
La precisione, il rigore e la profondità autoriflessiva del suo lavoro qualificano Opalka, fin dagli anni Settanta, come uno dei protagonisti riconosciuti del concettualismo internazionale. Il suo impiego della fotografia come strumento analitico, tra documento antropologico e memoria individuale, è alla base di molte esperienze artistiche e fotografiche più recenti.
Ha realizzato mostre personali in importanti Musei e Gallerie di tutto il mondo. Ha partecipato a numerose mostre internazionali, tra le quali: la Biennale di Saõ Paulo do Brasil del 1969, 1977 e 1987; la Biennale di Venezia del 1972, 1976, 1993 e 2003; Contemporanea, Roma, 1973; Documenta di Kassel, 1977; i Rencontres Internationales de la Photographie di Arles, 2003.
Interessato alla possibile rappresentazione dello scorrere del tempo e della persistenza della memoria in pittura, avvia nel 1965 un progetto di lavoro unitario che caratterizza, ancora oggi, l’intera sua opera. Il progetto 1965/1-∞ comprende la scrittura progressiva dei numeri da uno a infinito su grandi tele di misura regolare, la registrazione sonora di tale numerazione pronunciata dall’artista mentre dipinge e la fissazione fotografica, realizzata quotidianamente al termine di ogni seduta di lavoro, dell’immagine del proprio volto sullo sfondo del quadro appena dipinto.
La precisione, il rigore e la profondità autoriflessiva del suo lavoro qualificano Opalka, fin dagli anni Settanta, come uno dei protagonisti riconosciuti del concettualismo internazionale. Il suo impiego della fotografia come strumento analitico, tra documento antropologico e memoria individuale, è alla base di molte esperienze artistiche e fotografiche più recenti.
Ha realizzato mostre personali in importanti Musei e Gallerie di tutto il mondo. Ha partecipato a numerose mostre internazionali, tra le quali: la Biennale di Saõ Paulo do Brasil del 1969, 1977 e 1987; la Biennale di Venezia del 1972, 1976, 1993 e 2003; Contemporanea, Roma, 1973; Documenta di Kassel, 1977; i Rencontres Internationales de la Photographie di Arles, 2003.
29
aprile 2010
Storie di Fotografia 3. Conversazioni – Roman Opalka
29 aprile 2010
incontro - conferenza
Location
CASTELLO SFORZESCO
Milano, Piazza Castello, (Milano)
Milano, Piazza Castello, (Milano)
Biglietti
fino a esaurimento posti disponibili
Vernissage
29 Aprile 2010, ore 17,30 Sala consultazione del Civico Archivio Fotografico
Autore
Curatore