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Storie di ordinaria ossessione
La rassegna, curata da Angela Madesani, presenta il lavoro di tre fotografi e tre artisti che affrontano il tema del disagio. Uliano Lucas segue da tempo l’evolversi della riforma basagliana e dunque dei comportamenti interni alle strutture ospedaliere. Con le sue foto, spesso impietose, ha raccontato la situazione dei pazienti, la riqualificazione dei medici e del personale. In mostra presenta Il posto delle fragole, serie di fotografie scattate nell’omonimo bar dell’ex-manicomio di Trieste, miranti a ritrarre tutti coloro che vi passavano, dai medici ai pazienti. Il servizio non nega la follia, bensì la registra nella sua quotidianità, al di fuori di qualsiasi sensazionalismo di maniera. La stessa tematica è analizzata da Moreno Gentili che propone un lavoro dal titolo Memorie dalla casa di un folle, reportage di linguaggio antropologico in cui l’autore ha ripreso all’interno dell’abitazione di un uomo dedito alla vita agricola, abbandonata in seguito al ricovero nel manicomio di Colorno. La storia di un disagio psichico è la base di Foto di Carla B., lavoro di Anna Valeria Borsari, autore di grande forza espressiva e contenutistica, difficilmente collocabile nel panorama artistico. Attraverso la lettura di certi episodi dell’esistenza sembra tentare un’analisi personale ed altrui, sviscerando problematiche più che mai attuali. Sulle follie femminili è sostanzialmente la recente serie di opere di Alessandra Filiberti, che in mostra propone un video ed alcuni disegni che costituiscono Pepita is on, incentrati sull’anoressia, sulla bellezza a tutti i costi e sul disagio mentale. La solitudine è invece il tema centrale del lavoro di Mauro Ghiglione, impegnato nell’analisi di una condizione tra le più reali della nostra esistenza. L’indagine dell’artista si sviluppa all’interno di una società che vive in una situazione continua di menzogne legittimate, virtuali e reali.
Storie di ordinaria ossessione
Riva Del Garda, Piazza Cesare Battisti, 3a, (Trento)