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Storie. Disegni di Fabio Nardin
Fabio Nardin espone 40 disegni, selezionati tra la sua produzione più recente, una raccolta che presenta un panorama significativo della sua proposta creativa d’ispirazione pop, con espliciti riferimenti ai fumetti e ai graffiti.
Comunicato stampa
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Fabio Nardin espone 40 disegni, selezionati tra la sua produzione più recente, una raccolta che presenta un panorama significativo della sua proposta creativa.La sua arte realizza una sintesi originale di apporti di provenienza diversa, che vengono intrecciati insieme in una formula di particolare efficacia espressiva.
L’ispirazione pop, con espliciti riferimenti ai fumetti e ai graffiti, si coniuga con un atteggiamento introspettivo di matrice surrealista, che si richiama alla dimensione onirica e all’attività dell’inconscio, non celando l’intento di stabilire un contatto con gli aspetti più intimi e profondi della psiche. Esteriorità ed interiorità si intrecciano e si confondono eludendo ogni tentativo di approccio unilaterale. Analogamente, nella stesura, la nitida esecuzione con campiture cromatiche piatte, delimitate da contorni marcati, mutuata dal cloisonnisme, si sviluppa a partire da originari approcci di automatismo grafico, successivamente trasformati e decantati in composizioni articolate e complesse.
Le esplosioni di colori saturi e intensi, generati da una selezione esuberante di gessetti ad olio, veicolano un repertorio di simboli figurali, quasi un codice espressivo che ritorna nei vari fogli, componendosi in modalità sempre nuove, in configurazioni dalle quali emerge un intento comunicativo. I simboli hanno valenze diverse e a volte opposte: ad esempio la colomba esprime l’aspirazione alla mansuetudine e alla dolcezza, mentre i draghi e i pesci voraci la consapevolezza della ferocia e della crudeltà con cui è inevitabile fare i conti.Non è agevole definire la tonalità emotiva in cui sono immersi questi lavori perché in essi l’eccitazione, la vitalità, l’entusiasmo veicolati dal dinamismo compositivo e dal cromatismo acceso si accompagnano ad un’acuta percezione del negativo, dell’inquietante e dell’angoscioso, in una complessità e un’ambivalenza di stati d’animo che attestano senza incertezze l’autenticità delle esperienze e delle riflessioni che le motivano.
Fabio Nardin ha iniziato a dipingere nel 1981 e ad esporre in mostre personali dal 1996. Negli anni ha avuto come maestri, tra gli altri, Anselmi, Poloni, Vettoretti, Gasparutti, Camillo. Vive e lavora a Santa Lucia di Piave.
L’ispirazione pop, con espliciti riferimenti ai fumetti e ai graffiti, si coniuga con un atteggiamento introspettivo di matrice surrealista, che si richiama alla dimensione onirica e all’attività dell’inconscio, non celando l’intento di stabilire un contatto con gli aspetti più intimi e profondi della psiche. Esteriorità ed interiorità si intrecciano e si confondono eludendo ogni tentativo di approccio unilaterale. Analogamente, nella stesura, la nitida esecuzione con campiture cromatiche piatte, delimitate da contorni marcati, mutuata dal cloisonnisme, si sviluppa a partire da originari approcci di automatismo grafico, successivamente trasformati e decantati in composizioni articolate e complesse.
Le esplosioni di colori saturi e intensi, generati da una selezione esuberante di gessetti ad olio, veicolano un repertorio di simboli figurali, quasi un codice espressivo che ritorna nei vari fogli, componendosi in modalità sempre nuove, in configurazioni dalle quali emerge un intento comunicativo. I simboli hanno valenze diverse e a volte opposte: ad esempio la colomba esprime l’aspirazione alla mansuetudine e alla dolcezza, mentre i draghi e i pesci voraci la consapevolezza della ferocia e della crudeltà con cui è inevitabile fare i conti.Non è agevole definire la tonalità emotiva in cui sono immersi questi lavori perché in essi l’eccitazione, la vitalità, l’entusiasmo veicolati dal dinamismo compositivo e dal cromatismo acceso si accompagnano ad un’acuta percezione del negativo, dell’inquietante e dell’angoscioso, in una complessità e un’ambivalenza di stati d’animo che attestano senza incertezze l’autenticità delle esperienze e delle riflessioni che le motivano.
Fabio Nardin ha iniziato a dipingere nel 1981 e ad esporre in mostre personali dal 1996. Negli anni ha avuto come maestri, tra gli altri, Anselmi, Poloni, Vettoretti, Gasparutti, Camillo. Vive e lavora a Santa Lucia di Piave.
30
marzo 2025
Storie. Disegni di Fabio Nardin
Dal 30 marzo all'undici maggio 2025
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELL’EREMO
Rua, Via Marconi, 3, (TV)
Rua, Via Marconi, 3, (TV)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 9.00-12.30
martedì e giovedì anche 14.00-18.00
sabato 9.00-12.00
Vernissage
30 Marzo 2025, 11:00
Sito web
Autore
Curatore