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Strade dell’arte – Artisti raccontano la periferia
Alcuni artisti, formatisi lontano dai circuiti ufficiali dell’arte, influenzati dal sapore agro-dolce della Città Eterna, ne raccontano un angolo troppo spesso dimenticato: la periferia.
Comunicato stampa
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MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA
ASPETTANDO IL TRENTENNALE DELLA COSTRUZIONE DI CORVIALE.
Restituire il favore. In realtà sembra questo il tema dell’evento organizzato a Roma presso L’Istituto Comprensivo Statale Casetta Mattei di Corviale. Alcuni artisti, formatisi lontano dai circuiti ufficiali dell’arte, influenzati dal sapore agro-dolce della Città Eterna, ne raccontano un angolo troppo spesso dimenticato: la periferia. Lo fanno attraverso le loro creazioni – installazioni, dipinti, fotografie – lontani, però, dai clamori dell’arte. La scelta del luogo – il quartiere Corviale - e il sito - una scuola - non sono infatti casuali: la periferia di questa città frenetica s’impone all’attenzione del pubblico “colto” dell’arte contemporanea e diventa un’esigenza la riflessione su quest’area.
Quello che si intende stabilire qui è allora una dinamica di scambio in cui gli artisti portino i loro lavori e i loro commenti sul luogo, ma anche gli abitanti del quartiere, i ragazzi in particolar modo, abbiano la possibilità di interagire con essa e di spiegare loro cosa significa vivere la periferia, un luogo che, se preso nella giusta considerazione, ha forse tanto da dare.
Il “Serpentone” iniziato nel 1974, data dei primi progetti coordinati da Mario Fiorentino (in cifre una trentina di tecnici e architetti per 750mila metri cubi di cemento, 958 metri di lunghezza, 200 di spessore e 30 di altezza che diedero forma a ben 1200 alloggi) è un progetto a lungo criticato, utopistico prodotto di un Movimento Moderno esasperato. Eppure parliamo di un quartiere vivo dove oggi pittori e fotografi trovano un luogo di espressione e confronto, proprio attraverso la sua struttura e la vita del quartiere. Ecco perché istituzioni pubbliche e privati hanno dimostrato interesse per il progetto e ne hanno compreso l’importanza.
La mostra sarà divisa in due parti. In una prima Corviale sarà protagonista di lavori fotografici in bianco e nero che immortalano la vita del quartiere e la sua architettura, nella seconda, una collettiva di artisti romani giovani o già affermati ripropone il tema delle periferie “irrequiete” della nostra città e dell’individuo che, perso in queste, cerca il suo spazio, una sua collocazione. Materiali e tecniche tra le più disparate, esperienze personali certamente diverse, visioni del problema/tema periferia da differenti angolazioni, soprattutto idee “forti”, e – perché no – soluzioni pro-positive: questo in pratica, il contributo dato dagli artisti che interverranno alla mostra. Essi ci mostreranno le contraddizioni sociali, la confusa esistenza dell’uomo-metropolitano, preso sempre più spesso da un incontrollato senso di spaesamento, sempre e comunque alla ricerca della “strada giusta” da imboccare, a volte di una via di fuga.
Al lavoro seguirà il confronto con i ragazzi attraverso una serie di incontri con gli autori per parlare di Arte, tecnica, di vita di tutti i giorni.
Confrontarsi con questi temi può essere una buona occasione per tutti noi di imparare qualcosa.
GLI ARTISTI: Francesco Bancheri - pittore
Orazio Cordischi - pittore
Simone Di Micco – pittore
Mauro Molle – pittore
Stefano Palmieri – fotografo
Renzo Francabandera - fotografo
ASPETTANDO IL TRENTENNALE DELLA COSTRUZIONE DI CORVIALE.
Restituire il favore. In realtà sembra questo il tema dell’evento organizzato a Roma presso L’Istituto Comprensivo Statale Casetta Mattei di Corviale. Alcuni artisti, formatisi lontano dai circuiti ufficiali dell’arte, influenzati dal sapore agro-dolce della Città Eterna, ne raccontano un angolo troppo spesso dimenticato: la periferia. Lo fanno attraverso le loro creazioni – installazioni, dipinti, fotografie – lontani, però, dai clamori dell’arte. La scelta del luogo – il quartiere Corviale - e il sito - una scuola - non sono infatti casuali: la periferia di questa città frenetica s’impone all’attenzione del pubblico “colto” dell’arte contemporanea e diventa un’esigenza la riflessione su quest’area.
Quello che si intende stabilire qui è allora una dinamica di scambio in cui gli artisti portino i loro lavori e i loro commenti sul luogo, ma anche gli abitanti del quartiere, i ragazzi in particolar modo, abbiano la possibilità di interagire con essa e di spiegare loro cosa significa vivere la periferia, un luogo che, se preso nella giusta considerazione, ha forse tanto da dare.
Il “Serpentone” iniziato nel 1974, data dei primi progetti coordinati da Mario Fiorentino (in cifre una trentina di tecnici e architetti per 750mila metri cubi di cemento, 958 metri di lunghezza, 200 di spessore e 30 di altezza che diedero forma a ben 1200 alloggi) è un progetto a lungo criticato, utopistico prodotto di un Movimento Moderno esasperato. Eppure parliamo di un quartiere vivo dove oggi pittori e fotografi trovano un luogo di espressione e confronto, proprio attraverso la sua struttura e la vita del quartiere. Ecco perché istituzioni pubbliche e privati hanno dimostrato interesse per il progetto e ne hanno compreso l’importanza.
La mostra sarà divisa in due parti. In una prima Corviale sarà protagonista di lavori fotografici in bianco e nero che immortalano la vita del quartiere e la sua architettura, nella seconda, una collettiva di artisti romani giovani o già affermati ripropone il tema delle periferie “irrequiete” della nostra città e dell’individuo che, perso in queste, cerca il suo spazio, una sua collocazione. Materiali e tecniche tra le più disparate, esperienze personali certamente diverse, visioni del problema/tema periferia da differenti angolazioni, soprattutto idee “forti”, e – perché no – soluzioni pro-positive: questo in pratica, il contributo dato dagli artisti che interverranno alla mostra. Essi ci mostreranno le contraddizioni sociali, la confusa esistenza dell’uomo-metropolitano, preso sempre più spesso da un incontrollato senso di spaesamento, sempre e comunque alla ricerca della “strada giusta” da imboccare, a volte di una via di fuga.
Al lavoro seguirà il confronto con i ragazzi attraverso una serie di incontri con gli autori per parlare di Arte, tecnica, di vita di tutti i giorni.
Confrontarsi con questi temi può essere una buona occasione per tutti noi di imparare qualcosa.
GLI ARTISTI: Francesco Bancheri - pittore
Orazio Cordischi - pittore
Simone Di Micco – pittore
Mauro Molle – pittore
Stefano Palmieri – fotografo
Renzo Francabandera - fotografo
30
ottobre 2004
Strade dell’arte – Artisti raccontano la periferia
Dal 30 ottobre al 14 novembre 2004
arte contemporanea
Location
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASETTA MATTEI – CORVIALE
Roma, Via Marino Mazzacurati, 90, (Roma)
Roma, Via Marino Mazzacurati, 90, (Roma)
Orario di apertura
ore 9.00- 17.00
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