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Street art
Verrà inaugurata nella nuova sede veronese della Galleria Perlini Arte (Stradone Porta Palio, 70/d), un’importante mostra dedicata alla Street Art. La rassegna, curata da Giovanni Faccenda, presenta un gruppo significativo di lavori inediti di alcuni fra i protagonisti internazionali della Street Art, quali KayOne (Marco Mantovani), Leo (Leonardo Montemanni), Francesco Pogliaghi nonché la coppia franco-tedesca Chèrif & Geza.
Comunicato stampa
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Verrà inaugurata sabato 6 marzo 2010, alle ore 18:30, nella nuova sede veronese della Galleria Perlini Arte (Stradone Porta Palio, 70/d), un’importante mostra dedicata alla Street Art. La rassegna, curata da Giovanni Faccenda, presenta un gruppo significativo di lavori inediti di alcuni fra i protagonisti internazionali della Street Art, quali KayOne (Marco Mantovani), Leo (Leonardo Montemanni), Francesco Pogliaghi nonché la coppia franco-tedesca Chèrif & Geza.
Diretta discendenza del graffitismo metropolitano americano, che ha avuto stelle di prima grandezza come Keith Haring e Jean-Michel Basquiat, la Street Art è uno dei fenomeni oggi più seguiti dal collezionismo e dalla critica. Libri, mostre e rassegne collettive internazionali, in importanti musei pubblici o note gallerie private, ne hanno definitivamente decretato il cospicuo successo.
Scrive Giovanni Faccenda nel catalogo della mostra: « I circa tre decenni che hanno contraddistinto la progressiva evoluzione del graffitismo metropolitano, di fatto, sono trascorsi appesantiti da quella omologazione, anche estetica, a suo tempo indicata con aperto timore da Pasolini, che, per certi versi, solo la Street Art ha saputo contrastare in modo efficace.
Negli ultimi vent’anni, in Europa come in Italia, quanto dobbiamo porre in diretta discendenza rispetto al Writing e all’Hip Hop americano è entrato a far parte di una cultura visiva ricca di innumerevoli istanze, al punto che, dinanzi alla pregiata selezione dei lavori raccolti in questa mostra e riprodotti nelle pagine del corrente catalogo, l’opera di KayOne (Marco Mantovani), Leo (Leonardo Montemanni), Francesco Pogliaghi e Cherif & Geza appare definitivamente emblematica, nella naturale diversità delle singole espressioni, in un ambito intellettuale che gode, a ragione, di sempre maggiore interesse.
Se, per certi aspetti, la «pittu-scrittura» di KayOne e Leo condivide più serrati legami, di ordine soprattutto concettuale, con il graffitismo internazionale, sempre in questo, in posizioni evidentemente fra loro lontane, si mostrano le ricerche condotte da Francesco Pogliaghi – autore caratterizzato da un suggestivo lirismo iconografico – e dal duo franco-tedesco Chèrif & Geza, artefici di una toccante riflessione sulla complessità dell’essere in rapporto alla tragedia umana. Ne consegue un’essenza narrativa, alle cui fondamenta non è difficile scorgere un senso di rabbia e ribellione partecipato con fascinose inflessioni mediterranee, nel caso di Francesco Pogliaghi, Leo e KayOne, in un tono più drammatico, al contrario, per quanto concerne Chèrif & Geza..»
Diretta discendenza del graffitismo metropolitano americano, che ha avuto stelle di prima grandezza come Keith Haring e Jean-Michel Basquiat, la Street Art è uno dei fenomeni oggi più seguiti dal collezionismo e dalla critica. Libri, mostre e rassegne collettive internazionali, in importanti musei pubblici o note gallerie private, ne hanno definitivamente decretato il cospicuo successo.
Scrive Giovanni Faccenda nel catalogo della mostra: « I circa tre decenni che hanno contraddistinto la progressiva evoluzione del graffitismo metropolitano, di fatto, sono trascorsi appesantiti da quella omologazione, anche estetica, a suo tempo indicata con aperto timore da Pasolini, che, per certi versi, solo la Street Art ha saputo contrastare in modo efficace.
Negli ultimi vent’anni, in Europa come in Italia, quanto dobbiamo porre in diretta discendenza rispetto al Writing e all’Hip Hop americano è entrato a far parte di una cultura visiva ricca di innumerevoli istanze, al punto che, dinanzi alla pregiata selezione dei lavori raccolti in questa mostra e riprodotti nelle pagine del corrente catalogo, l’opera di KayOne (Marco Mantovani), Leo (Leonardo Montemanni), Francesco Pogliaghi e Cherif & Geza appare definitivamente emblematica, nella naturale diversità delle singole espressioni, in un ambito intellettuale che gode, a ragione, di sempre maggiore interesse.
Se, per certi aspetti, la «pittu-scrittura» di KayOne e Leo condivide più serrati legami, di ordine soprattutto concettuale, con il graffitismo internazionale, sempre in questo, in posizioni evidentemente fra loro lontane, si mostrano le ricerche condotte da Francesco Pogliaghi – autore caratterizzato da un suggestivo lirismo iconografico – e dal duo franco-tedesco Chèrif & Geza, artefici di una toccante riflessione sulla complessità dell’essere in rapporto alla tragedia umana. Ne consegue un’essenza narrativa, alle cui fondamenta non è difficile scorgere un senso di rabbia e ribellione partecipato con fascinose inflessioni mediterranee, nel caso di Francesco Pogliaghi, Leo e KayOne, in un tono più drammatico, al contrario, per quanto concerne Chèrif & Geza..»
06
marzo 2010
Street art
Dal 06 al 21 marzo 2010
disegno e grafica
Location
PERLINI ARTE
Padova, Riviera San Benedetto, 56, (Padova)
Padova, Riviera San Benedetto, 56, (Padova)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato, 10-13/15,30-19,30 (chiuso la domenica)
Vernissage
6 Marzo 2010, ore 18.30
Autore
Curatore