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Strefano Zardini – I volti della guerra
E’ uno spunto di riflessione intimo sulla capacità individuale di riconoscere la guerra, l’immane tragedia che ammorba il mondo.
Comunicato stampa
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Partendo dal presupposto che la guerra è orrore e terrore, ci sono molti modi per rappresentarla.
Oggi la diffusione dei conflitti, la quantità di immagini e la velocità con la quale ci raggiungono, lasciano poco spazio al turbamento; paradossalmente siamo quasi assuefatti dalla troppa informazione, o pseudo tale, il susseguirsi spasmodico delle notizie non lascia tempo alla riflessione e per certi aspetti riducono la consapevolezza della tragedia.
Zardini ha conosciuto la guerra, ne ha documentato la violenza e gli effetti e sa che cosa ti lascia dentro e sa anche che non ti abbandonerà mai più.
Non ha vissuto la Grande Guerra ma sa, al pari di altre, cos’ha lasciato ed è questa “cosa” che ha cercato nei sassi, nel legno, nel ghiaccio, quasi che la natura, come le persone, ne sia stata contaminata per sempre.
L'autore scrive: le ho viste le guerre e quando le hai respirate una volta non ti lasciano più da solo.
Ho cercato di immaginare anche i volti della guerra di cento anni fa, per questo sono
andato nei luoghi delle battaglie.
Ho cercato e ho trovato quelle facce, quegli sguardi, quando l’angoscia ti è così vicina
che ne senti il respiro.
Ho trovato nei sassi e nel ghiaccio, nei legni e nella terra, il volto dell’Inferno.
Li ho voluti riproporre così, con una metafora, che trasmetta l’unica cosa che la guerra ti lascia.
Un racconto diverso per provare a capire.
Una mostra unica,
un linguaggio intriso,
un’emozione incancellabile
Oggi la diffusione dei conflitti, la quantità di immagini e la velocità con la quale ci raggiungono, lasciano poco spazio al turbamento; paradossalmente siamo quasi assuefatti dalla troppa informazione, o pseudo tale, il susseguirsi spasmodico delle notizie non lascia tempo alla riflessione e per certi aspetti riducono la consapevolezza della tragedia.
Zardini ha conosciuto la guerra, ne ha documentato la violenza e gli effetti e sa che cosa ti lascia dentro e sa anche che non ti abbandonerà mai più.
Non ha vissuto la Grande Guerra ma sa, al pari di altre, cos’ha lasciato ed è questa “cosa” che ha cercato nei sassi, nel legno, nel ghiaccio, quasi che la natura, come le persone, ne sia stata contaminata per sempre.
L'autore scrive: le ho viste le guerre e quando le hai respirate una volta non ti lasciano più da solo.
Ho cercato di immaginare anche i volti della guerra di cento anni fa, per questo sono
andato nei luoghi delle battaglie.
Ho cercato e ho trovato quelle facce, quegli sguardi, quando l’angoscia ti è così vicina
che ne senti il respiro.
Ho trovato nei sassi e nel ghiaccio, nei legni e nella terra, il volto dell’Inferno.
Li ho voluti riproporre così, con una metafora, che trasmetta l’unica cosa che la guerra ti lascia.
Un racconto diverso per provare a capire.
Una mostra unica,
un linguaggio intriso,
un’emozione incancellabile
18
luglio 2015
Strefano Zardini – I volti della guerra
Dal 18 luglio al 20 settembre 2015
fotografia
Location
IKONOS ART GALLERY
Cortina D'ampezzo, Via Del Mercato, 1, (Belluno)
Cortina D'ampezzo, Via Del Mercato, 1, (Belluno)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 11-13 e 17-20
11.00 – 13.00
17.00 – 20.00
Vernissage
18 Luglio 2015, ore 18.30
Autore