Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Strumenti-Spazio-Mente
La rassegna intende ripercorrere e sottolineare il rapporto che abbiamo noi come materia nella materia, il cui teatro è lo spazio e la mente ne è la cosapevolezza attravero gli strumenti che possediamo naturalmente o quelli che costruiamo con la tecnologia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Strumenti-Spazio-Mente
Mostra collettiva di pittura, fotografia e scultura.
Il giorno Giovedì 24 Gennaio, si inaugura a Milano presso lo Studio Raffaello Giolli arte contemporanea, vicolo Lavandai 4, la mostra "Strumenti-Spazio-Mente" a cura di Lucio Forte.
Vengono presentati giovani e meno giovani, emergenti e non, artisti, tra pittori, disegnatori, scultori e fotografi, di qualità tecnica e con capacità ed indole sperimentali, selezionati attraverso un mirato lavoro di scouting.
Per gli artisti Mauro Poretti, Elena Menga, Scimon, Nicola Bertoglio, Nazareno Biondo, Vittoria Nidasio, Luca Fiore, Walter Passarella, Lucio Forte e Domenico Lombardo principale comune denominatore è il talento.
La rassegna dal titolo "Strumenti-Spazio-Mente" intende ripercorrere e sottolineare il rapporto che abbiamo noi come materia nella materia, il cui teatro è lo spazio e la mente ne è la cosapevolezza attravero gli strumenti che possediamo naturalmente o quelli che costruiamo con la tecnologia.
La rassegna si svolge nello storico Vicolo Lavandai, luogo fertile e tradizionalmente cuore della Milano artistica dei Navigli grazie alla presenza di numerosi e storici atelier di pittori, aquerellisti, scultori ed altro ancora.
L'inaugurazione è il giorno 24 Gennaio 2013 ore 18:30.
La mostra si protrarrà fino al giorno 4 Febbraio.
Ingresso libero
Dal Lunedì al Venerdì ore 15:30-19:00 o su appuntamento.
Testo Critico
Partire per un viaggio, un progetto. Andare a cercare un mistero in uno spazio indeterminato.
Un capitano dal ponte di comando controlla la propria nave, il mare, l'oceano, il viaggio e l'avventura, attraverso gli strumenti modifica la condizione naturale delle cose. Con questi strumenti può aprire il mare, la nave stessa è uno strumento, la nave che solca l'acqua.
Addentrarsi nel mistero necessita di un'adeguata strumentazione.
Immaginiamo, però, di azzerare le nostre conoscenze e trovarci in un luogo con il quale le nostre leggi fisiche sono incompatibili, un luogo dove la concezione del mondo è ribaltata, sconquassata, resettata, un luogo dove solcare un mare, significa innescare trasformazioni nello spazio attraverso input e sollecitazioni sulla realtà con conseguenti risposte sconosciute ed imprevedibili.
Una situazione in cui per controllare la realtà e modificare l'intima composizione della materia esistono strumenti nanotecnologici intelligenti altamente complessi e sofisticati.
Un viaggio per dare una specificità ad un vuoto. Sistemi di specificità e controllo: costruzione, progettazione nel nulla, lo spazio.
Raggiungere il senso infinito dello spazio profondo.
Ovvero svuotare la mente per produrre, realizzare idee che rappresentano poi un viaggio veloce, senza fiato.
Per abbandonarsi alla smaterializzazione nella velocità del nostro corpo, proiettato in un' onda, un' ombra, un frammento.
Dentro, dentro in fondo a questo mistero sperduto nel forziere della conoscenza sensibile.
Dietro un angolo di universo.
Nel sottoscala di un film di fantascienza degli anni '30.
In uno scomparto squadrato, ritagliato, dimenticato e vuoto, che poi è un'angolo incastrato del cervello. Un tassello nascosto, ma sempre presente, che ci ricorda che la profondità non è la ricerca di qualcosa che si trova lontano ed esterno a noi, ma il rispolveramento, la riattivazione di un incastro, un meccanismo, un interruttore complesso, insito, inscindibile e difatti compositivo di noi stessi.
in quel sottoscala, quel mondo nascosto, quel varco, per respirare, per accedere all'infinita indeterminazione del vuoto non relazionabile a nulla, non pensabile in quanto priva di un rapporto con un oggetto pensato, la cosa in sé per noi vuota e inesistente ma immaginabie metafisicamente. Oltrepassare quel varco significa tutto questo, disintegrare il mondo pensato e viverlo non come uomini ma come universo.
Lucio Forte 2012
Mostra collettiva di pittura, fotografia e scultura.
Il giorno Giovedì 24 Gennaio, si inaugura a Milano presso lo Studio Raffaello Giolli arte contemporanea, vicolo Lavandai 4, la mostra "Strumenti-Spazio-Mente" a cura di Lucio Forte.
Vengono presentati giovani e meno giovani, emergenti e non, artisti, tra pittori, disegnatori, scultori e fotografi, di qualità tecnica e con capacità ed indole sperimentali, selezionati attraverso un mirato lavoro di scouting.
Per gli artisti Mauro Poretti, Elena Menga, Scimon, Nicola Bertoglio, Nazareno Biondo, Vittoria Nidasio, Luca Fiore, Walter Passarella, Lucio Forte e Domenico Lombardo principale comune denominatore è il talento.
La rassegna dal titolo "Strumenti-Spazio-Mente" intende ripercorrere e sottolineare il rapporto che abbiamo noi come materia nella materia, il cui teatro è lo spazio e la mente ne è la cosapevolezza attravero gli strumenti che possediamo naturalmente o quelli che costruiamo con la tecnologia.
La rassegna si svolge nello storico Vicolo Lavandai, luogo fertile e tradizionalmente cuore della Milano artistica dei Navigli grazie alla presenza di numerosi e storici atelier di pittori, aquerellisti, scultori ed altro ancora.
L'inaugurazione è il giorno 24 Gennaio 2013 ore 18:30.
La mostra si protrarrà fino al giorno 4 Febbraio.
Ingresso libero
Dal Lunedì al Venerdì ore 15:30-19:00 o su appuntamento.
Testo Critico
Partire per un viaggio, un progetto. Andare a cercare un mistero in uno spazio indeterminato.
Un capitano dal ponte di comando controlla la propria nave, il mare, l'oceano, il viaggio e l'avventura, attraverso gli strumenti modifica la condizione naturale delle cose. Con questi strumenti può aprire il mare, la nave stessa è uno strumento, la nave che solca l'acqua.
Addentrarsi nel mistero necessita di un'adeguata strumentazione.
Immaginiamo, però, di azzerare le nostre conoscenze e trovarci in un luogo con il quale le nostre leggi fisiche sono incompatibili, un luogo dove la concezione del mondo è ribaltata, sconquassata, resettata, un luogo dove solcare un mare, significa innescare trasformazioni nello spazio attraverso input e sollecitazioni sulla realtà con conseguenti risposte sconosciute ed imprevedibili.
Una situazione in cui per controllare la realtà e modificare l'intima composizione della materia esistono strumenti nanotecnologici intelligenti altamente complessi e sofisticati.
Un viaggio per dare una specificità ad un vuoto. Sistemi di specificità e controllo: costruzione, progettazione nel nulla, lo spazio.
Raggiungere il senso infinito dello spazio profondo.
Ovvero svuotare la mente per produrre, realizzare idee che rappresentano poi un viaggio veloce, senza fiato.
Per abbandonarsi alla smaterializzazione nella velocità del nostro corpo, proiettato in un' onda, un' ombra, un frammento.
Dentro, dentro in fondo a questo mistero sperduto nel forziere della conoscenza sensibile.
Dietro un angolo di universo.
Nel sottoscala di un film di fantascienza degli anni '30.
In uno scomparto squadrato, ritagliato, dimenticato e vuoto, che poi è un'angolo incastrato del cervello. Un tassello nascosto, ma sempre presente, che ci ricorda che la profondità non è la ricerca di qualcosa che si trova lontano ed esterno a noi, ma il rispolveramento, la riattivazione di un incastro, un meccanismo, un interruttore complesso, insito, inscindibile e difatti compositivo di noi stessi.
in quel sottoscala, quel mondo nascosto, quel varco, per respirare, per accedere all'infinita indeterminazione del vuoto non relazionabile a nulla, non pensabile in quanto priva di un rapporto con un oggetto pensato, la cosa in sé per noi vuota e inesistente ma immaginabie metafisicamente. Oltrepassare quel varco significa tutto questo, disintegrare il mondo pensato e viverlo non come uomini ma come universo.
Lucio Forte 2012
24
gennaio 2013
Strumenti-Spazio-Mente
Dal 24 gennaio al 04 febbraio 2013
fotografia
arte contemporanea
disegno e grafica
arte contemporanea
disegno e grafica
Location
STUDIO RAFFAELLO GIOLLI
Milano, Vicolo Lavandai, 4, (Milano)
Milano, Vicolo Lavandai, 4, (Milano)
Orario di apertura
Dal Lunedì al Venerdì ore 15:30-19:00 o su appuntamento
Vernissage
24 Gennaio 2013, h 18.30
Autore
Curatore