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Studio visit
Attraverso l’indagine delle modalità processuali che contribuiscono alla costituzione dell’opera, la rassegna Studio visit permette al visitatore di introdursi nell’universo emotivo degli autori.
Comunicato stampa
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STUDIO VISIT
Artisti in mostra: Milijana Babić, Marco Belfiore, Riccardo Beretta, Francesco Bertelé, Tomaso De Luca, Andrea De Stefani, Cleo Fariselli, Igor Grubić, Alessandra Mancini, Diego Marcon, Dario Pecoraro, Nada Prlja, Davide Savorani, SKART, Giulio Squillacciotti, Alice Tomaselli
a cura di Andrea Bruciati, Stefano Coletto, Nemanja Cvijanovic´, Marco Tagliafierro
22.5 > 21.6.2009
Marino Sponza Alisei e ritagli di luce
a cura di Eva Comuzzi
22.5 > 21.6.2009
Inaugurazione delle mostre
venerdì 22 maggio 2009 ore 18.30
Durante l’inaugurazione
Ghenadje Rotari, musicista 17nne moldavo
presenterà un programma musicale di Tangos di Astor Piazzolla
Studio Visit presenta le opere di secici giovani artisti selezionati da quattro curatori, Andrea Bruciati, Stefano Coletto, Nemanja Cvijanovic´, Marco Tagliaferro. Milijana Babić, Marco Belfiore, Riccardo Beretta, Francesco Bertelé, Tomaso De Luca, Andrea De Stefani, Cleo Fariselli, Igor Grubić, Alessandra Mancini, Diego Marcon, Dario Pecoraro, Nada Prlja, Davide Savorani, SKART, Giulio Squillacciotti, Alice Tomaselli.
Attraverso l’indagine delle modalità processuali che contribuiscono alla costituzione dell’opera, la rassegna STUDIO VISIT permette al visitatore di introdursi nell’universo emotivo degli autori: addentrarsi nello studio dei giovani artisti, interrogare i procedimenti artistici e cercare di carpirne i segreti. Invece di prendere la scorciatoia osservando direttamente l’opera, lo spettatore è invitato a percorrere la strada più lunga, che coincide con il percorso progettuale dell’artista. In questo modo si crea una particolare sinergia tra il visitatore e l’artista stesso, il quale apre le porte della propria intimità permettendoci di esplorare ciò che di solito rimane celato. Proprio per la rivalutazione di tutte le tappe della creazione e per farle conoscere al pubblico di neofiti, la GC. AC di Monfalcone espone i processi creativi, le idee e i lavori dei giovani che si affacciano al mondo dell’arte contemporanea.
Nella mostra STUDIO VISIT si evidenzia pertanto il work in progress dell’artista - performance, installazione, quadro, scultura che sia - partendo dalla costruzione dell’idea per finire al suo inserimento in un contesto spaziale. Grazie ad una lettura trasversale diviene possibile per il visitatore ampliare il proprio raggio di percezione dell’opera, coglierne le diverse sfaccettature e i lati altrimenti in ombra. Opere degli artisti ma, soprattutto, materiale documentativo, foto, testi, incontri con i protagonisti metteranno a confronto il ruolo dell’autore con quello dello spazio fisico di accoglienza e di deposito del museo. La GC. AC ancora una volta conferma l’impegno fin qui dimostrato nella ricerca tra i rivoli del contemporaneo, senza dimenticare di gettare sguardi a ritroso, alla ricerca delle radici ultime della contemporaneità.
La personale di Marino Sponza, Alisei e ritagli di luce, presenta l’ultimo decennio della produzione dell’artista.
Sponza inizia a sperimentare verso la fine degli anni Novanta un processo di astrazione, l’interesse verso questa personalissima tecnica inizia già in giovane età quando la sua pittura è ancora legata al figurativo ed in particolar modo all’Impressionismo ed al Postimpressionismo. Alla base di queste realizzazioni vi è il fascino e la curiosità che ha sempre suscitato nell’artista l’effetto provocato dalla caduta di una goccia di benzina all’interno di una pozzanghera d’acqua, il suo galleggiare in un continuo mutamento di forme e di colori cangianti, la sua sospensione e densità.
Per poter trasporre questo effetto in pittura Sponza utilizza delle lamine trasparenti di acrilico e polipropilene in modo tale da far scivolare velocemente il colore sul supporto.
Colore che viene steso, compresso, plasmato e rimodellato fino ad ottenere l’effetto desiderato, fino a creare dei paesaggi, dei microcosmi.
Paesaggi che sono reminiscenza di viaggi, ricordi della memoria, mai trasposizioni del vero. Sono i luoghi che Marino Sponza ha visitato nelle sue lunghe traversate, i paesaggi trasformati dagli agenti atmosferici, con similitudini riscontrabili nelle erosioni tipiche della Turchia ed in particolar modo della Cappadoccia, che assumono con il tempo e a seconda di chi le osserva delle forme sempre diverse.
Lo stesso accade nei suoi dipinti il cui aspetto non è mai lo stesso, ma muta a seconda della luce, della collocazione, del colore e degli elementi che compaiono sullo sfondo.
Marino Sponza nasce a Rovigno d’Istria nel 1944, ma si trasferisce ben presto con la famiglia a Monfalcone, dove ancora oggi vive e lavora.
Artisti in mostra: Milijana Babić, Marco Belfiore, Riccardo Beretta, Francesco Bertelé, Tomaso De Luca, Andrea De Stefani, Cleo Fariselli, Igor Grubić, Alessandra Mancini, Diego Marcon, Dario Pecoraro, Nada Prlja, Davide Savorani, SKART, Giulio Squillacciotti, Alice Tomaselli
a cura di Andrea Bruciati, Stefano Coletto, Nemanja Cvijanovic´, Marco Tagliafierro
22.5 > 21.6.2009
Marino Sponza Alisei e ritagli di luce
a cura di Eva Comuzzi
22.5 > 21.6.2009
Inaugurazione delle mostre
venerdì 22 maggio 2009 ore 18.30
Durante l’inaugurazione
Ghenadje Rotari, musicista 17nne moldavo
presenterà un programma musicale di Tangos di Astor Piazzolla
Studio Visit presenta le opere di secici giovani artisti selezionati da quattro curatori, Andrea Bruciati, Stefano Coletto, Nemanja Cvijanovic´, Marco Tagliaferro. Milijana Babić, Marco Belfiore, Riccardo Beretta, Francesco Bertelé, Tomaso De Luca, Andrea De Stefani, Cleo Fariselli, Igor Grubić, Alessandra Mancini, Diego Marcon, Dario Pecoraro, Nada Prlja, Davide Savorani, SKART, Giulio Squillacciotti, Alice Tomaselli.
Attraverso l’indagine delle modalità processuali che contribuiscono alla costituzione dell’opera, la rassegna STUDIO VISIT permette al visitatore di introdursi nell’universo emotivo degli autori: addentrarsi nello studio dei giovani artisti, interrogare i procedimenti artistici e cercare di carpirne i segreti. Invece di prendere la scorciatoia osservando direttamente l’opera, lo spettatore è invitato a percorrere la strada più lunga, che coincide con il percorso progettuale dell’artista. In questo modo si crea una particolare sinergia tra il visitatore e l’artista stesso, il quale apre le porte della propria intimità permettendoci di esplorare ciò che di solito rimane celato. Proprio per la rivalutazione di tutte le tappe della creazione e per farle conoscere al pubblico di neofiti, la GC. AC di Monfalcone espone i processi creativi, le idee e i lavori dei giovani che si affacciano al mondo dell’arte contemporanea.
Nella mostra STUDIO VISIT si evidenzia pertanto il work in progress dell’artista - performance, installazione, quadro, scultura che sia - partendo dalla costruzione dell’idea per finire al suo inserimento in un contesto spaziale. Grazie ad una lettura trasversale diviene possibile per il visitatore ampliare il proprio raggio di percezione dell’opera, coglierne le diverse sfaccettature e i lati altrimenti in ombra. Opere degli artisti ma, soprattutto, materiale documentativo, foto, testi, incontri con i protagonisti metteranno a confronto il ruolo dell’autore con quello dello spazio fisico di accoglienza e di deposito del museo. La GC. AC ancora una volta conferma l’impegno fin qui dimostrato nella ricerca tra i rivoli del contemporaneo, senza dimenticare di gettare sguardi a ritroso, alla ricerca delle radici ultime della contemporaneità.
La personale di Marino Sponza, Alisei e ritagli di luce, presenta l’ultimo decennio della produzione dell’artista.
Sponza inizia a sperimentare verso la fine degli anni Novanta un processo di astrazione, l’interesse verso questa personalissima tecnica inizia già in giovane età quando la sua pittura è ancora legata al figurativo ed in particolar modo all’Impressionismo ed al Postimpressionismo. Alla base di queste realizzazioni vi è il fascino e la curiosità che ha sempre suscitato nell’artista l’effetto provocato dalla caduta di una goccia di benzina all’interno di una pozzanghera d’acqua, il suo galleggiare in un continuo mutamento di forme e di colori cangianti, la sua sospensione e densità.
Per poter trasporre questo effetto in pittura Sponza utilizza delle lamine trasparenti di acrilico e polipropilene in modo tale da far scivolare velocemente il colore sul supporto.
Colore che viene steso, compresso, plasmato e rimodellato fino ad ottenere l’effetto desiderato, fino a creare dei paesaggi, dei microcosmi.
Paesaggi che sono reminiscenza di viaggi, ricordi della memoria, mai trasposizioni del vero. Sono i luoghi che Marino Sponza ha visitato nelle sue lunghe traversate, i paesaggi trasformati dagli agenti atmosferici, con similitudini riscontrabili nelle erosioni tipiche della Turchia ed in particolar modo della Cappadoccia, che assumono con il tempo e a seconda di chi le osserva delle forme sempre diverse.
Lo stesso accade nei suoi dipinti il cui aspetto non è mai lo stesso, ma muta a seconda della luce, della collocazione, del colore e degli elementi che compaiono sullo sfondo.
Marino Sponza nasce a Rovigno d’Istria nel 1944, ma si trasferisce ben presto con la famiglia a Monfalcone, dove ancora oggi vive e lavora.
22
maggio 2009
Studio visit
Dal 22 maggio al 21 giugno 2009
arte contemporanea
Location
GC.AC – GALLERIA COMUNALE D’ARTE CONTEMPORANEA
Monfalcone, Piazza Camillo Benso Conte Di Cavour, 44, (Gorizia)
Monfalcone, Piazza Camillo Benso Conte Di Cavour, 44, (Gorizia)
Vernissage
22 Maggio 2009, ore 18.30 Ghenadje Rotari, musicista 17nne moldavo presenterà un programma musicale di Tangos di Astor Piazzolla
Autore
Curatore