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Studiovisit
Nuova edizione di Studiovisit il progetto dedicato all’arte emergente italiana. Un doppio appuntamento dedicato ai nuovi protagonisti Rachele Maistrello e Giulio Saverio Rossi e una collettiva che ricorda tutti gli artisti invitati.
Comunicato stampa
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Nel corso degli ultimi quattro anni Studiovisit ha formulato una mappa temporanea e parziale della scena dell’arte emergente in Italia, con una attenzione specifica verso artiste e artisti che ispirano la propria ricerca a una dimensione relazionale, politica, sociale.
Nel 2019 viene rinnovato l’appuntamento invitando due autori, Rachele Maistrello e Giulio Saverio Rossi, a presentare il proprio lavoro in un formato non canonico. Il dispositivo della mostra si apre in una declinazione che include anche il lavoro, le incertezze, le indagini che si trovano alle spalle dell’opera. Un passaggio intermedio tra l’intimità dello studio e una presentazione pubblica che permette di avvicinarsi, da una prospettiva inedita, alla pratica artistica. Nel giorno dell’inaugurazione infatti i due artisti dialogheranno con i curatori e con il pubblico per dilatare ulteriormente questa dimensione di confronto sui processi e sulla forma dell’arte. Un continuo interscambio tra interno ed esterno che coinvolge gli spazi fisici e il ruolo sociale dell’artista nella società contemporanea.
Parallelamente Casa Mannozzi ospita anche Studiovisit rewind, una esposizione che raccoglie opere di tutti gli undici artisti che hanno animato il progetto nelle scorse edizioni: Marina Arienzale, Mohsen Baghernejad M., Matteo Coluccia, Stefano Giuri, Federica Glauso, Lori Lako, Marco Paganini, Francesco Nordio, Jacopo Rinaldi, Caterina Shanta, Luca Staccioli.
Un’occasione più formale e tradizionale rispetto al formato di Studiovisit che permette di tracciare nuove correlazioni tra i protagonisti dei precedenti incontri e anche di trarre considerazioni sul procedere delle nuove generazioni di artisti che hanno scelto di dedicare il loro sguardo al reale attraverso una lente politica e sociale.
Rassegna realizzata nell’ambito del progetto di iniziativa regionale Toscanincontemporanea2019
La pratica di Rachele Maistrello (Vittorio Veneto, 1986) è principalmente incentrata sulla decostruzione dei luoghi comuni attraverso un’attitudine basata su rapporti privati in ambienti suburbani, nei quali il medium fotografico è usato come uno strumento sociale di straniamento. Nella sua ricerca la sontuosità del kitsch, la contraddizione del tautologico e dell'iconologia del periferico sono il risultato di un continuo tentativo di avvicinarsi alle persone e al loro eroismo privato. Maistrello spesso unisce performance e fotografia, ma il suo amore per Internet, i paesaggi e le deviazioni spesso la portano a improbabili ibridi. Dalla sua ricca lista di appunti visuali emergono immagini che oscillano tra l’ordine del vero, dell’incerto e del falso. Per comprendere la loro natura, siamo obbligati a studiare, con un occhio semiotico, il taglio dell’immagine, l’origine della fonte luminosa e la possibile presenza di riflessi.
Il suo lavoro è stato presentato BYOB, 54° Biennale di Venezia (2011); Museo di Fotografia Contemporanea di Milano (2012); MSUM, Ljubljana (2013), Unseen Fair, Amsterdam (2017); PhotoEspana, Madrid (2018), La Triennale, Milano (2018).
Giulio Saverio Rossi (Massa, 1988). Diplomato in Pittura all'Accademia di Venezia e all'Accademia Albertina di Torino.
La sua pratica artistica si sviluppa come riflessione critica sul ruolo e le possibilità dei medium tradizionali e come riconsiderazione dello statuto delle immagini oggi. I suoi lavori più recenti sono focalizzati sulla riconversione da immagine digitale a immagine analogica tramite la pittura.
Fra le sue mostre personali Chiasmo, GRGLT Alley (Torino 2019), Ogni cosa rappresa, CAR DRDE (Bologna 2018), Bordi/Borders/Bords #1, a cura di Davide La Montagna e Katiuscia Pompili, progetto K+D (Torino 2018), No Subject, a cura di Carolina Gestri, LOCALEDUE (Bologna 2017) e THAUMÀZEIN, con Jacopo Pagin, a cura di Alessandra Franetovich, Castello Malaspina di Massa (Massa 2015).
Ha esposto presso centri di ricerca del contemporaneo fra cui Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci (Prato 2019, 2015), PAV Parco Arte Vivente, (Torino 2017) e il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea (Rivoli 2008).
È stato selezionato per partecipare a diversi programmi di residenza fra cui Open Call artista in residenza in Cina promosso da Le Murate PAC di Firenze presso Accademia di Belle Arti di Sichuan, (Cina 2019), Open Works: a focus on painting, Senza Bagno (Pescara 2018), Landina (C.V.O. 2018) VIR Viafarini-in-Residence (Milano 2017), Mediterranean Landscapes, promosso da BJCEM e presentato a Mediterranea 18 Biennale dei giovani artisti del Mediterraneo (Tirana 2017), Cartografia sensibile, C.A.R.S. (Omegna 2017) e SAC Fondazione Museo Pino Pascali (Polignano a Mare 2015).
Nel 2019 viene rinnovato l’appuntamento invitando due autori, Rachele Maistrello e Giulio Saverio Rossi, a presentare il proprio lavoro in un formato non canonico. Il dispositivo della mostra si apre in una declinazione che include anche il lavoro, le incertezze, le indagini che si trovano alle spalle dell’opera. Un passaggio intermedio tra l’intimità dello studio e una presentazione pubblica che permette di avvicinarsi, da una prospettiva inedita, alla pratica artistica. Nel giorno dell’inaugurazione infatti i due artisti dialogheranno con i curatori e con il pubblico per dilatare ulteriormente questa dimensione di confronto sui processi e sulla forma dell’arte. Un continuo interscambio tra interno ed esterno che coinvolge gli spazi fisici e il ruolo sociale dell’artista nella società contemporanea.
Parallelamente Casa Mannozzi ospita anche Studiovisit rewind, una esposizione che raccoglie opere di tutti gli undici artisti che hanno animato il progetto nelle scorse edizioni: Marina Arienzale, Mohsen Baghernejad M., Matteo Coluccia, Stefano Giuri, Federica Glauso, Lori Lako, Marco Paganini, Francesco Nordio, Jacopo Rinaldi, Caterina Shanta, Luca Staccioli.
Un’occasione più formale e tradizionale rispetto al formato di Studiovisit che permette di tracciare nuove correlazioni tra i protagonisti dei precedenti incontri e anche di trarre considerazioni sul procedere delle nuove generazioni di artisti che hanno scelto di dedicare il loro sguardo al reale attraverso una lente politica e sociale.
Rassegna realizzata nell’ambito del progetto di iniziativa regionale Toscanincontemporanea2019
La pratica di Rachele Maistrello (Vittorio Veneto, 1986) è principalmente incentrata sulla decostruzione dei luoghi comuni attraverso un’attitudine basata su rapporti privati in ambienti suburbani, nei quali il medium fotografico è usato come uno strumento sociale di straniamento. Nella sua ricerca la sontuosità del kitsch, la contraddizione del tautologico e dell'iconologia del periferico sono il risultato di un continuo tentativo di avvicinarsi alle persone e al loro eroismo privato. Maistrello spesso unisce performance e fotografia, ma il suo amore per Internet, i paesaggi e le deviazioni spesso la portano a improbabili ibridi. Dalla sua ricca lista di appunti visuali emergono immagini che oscillano tra l’ordine del vero, dell’incerto e del falso. Per comprendere la loro natura, siamo obbligati a studiare, con un occhio semiotico, il taglio dell’immagine, l’origine della fonte luminosa e la possibile presenza di riflessi.
Il suo lavoro è stato presentato BYOB, 54° Biennale di Venezia (2011); Museo di Fotografia Contemporanea di Milano (2012); MSUM, Ljubljana (2013), Unseen Fair, Amsterdam (2017); PhotoEspana, Madrid (2018), La Triennale, Milano (2018).
Giulio Saverio Rossi (Massa, 1988). Diplomato in Pittura all'Accademia di Venezia e all'Accademia Albertina di Torino.
La sua pratica artistica si sviluppa come riflessione critica sul ruolo e le possibilità dei medium tradizionali e come riconsiderazione dello statuto delle immagini oggi. I suoi lavori più recenti sono focalizzati sulla riconversione da immagine digitale a immagine analogica tramite la pittura.
Fra le sue mostre personali Chiasmo, GRGLT Alley (Torino 2019), Ogni cosa rappresa, CAR DRDE (Bologna 2018), Bordi/Borders/Bords #1, a cura di Davide La Montagna e Katiuscia Pompili, progetto K+D (Torino 2018), No Subject, a cura di Carolina Gestri, LOCALEDUE (Bologna 2017) e THAUMÀZEIN, con Jacopo Pagin, a cura di Alessandra Franetovich, Castello Malaspina di Massa (Massa 2015).
Ha esposto presso centri di ricerca del contemporaneo fra cui Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci (Prato 2019, 2015), PAV Parco Arte Vivente, (Torino 2017) e il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea (Rivoli 2008).
È stato selezionato per partecipare a diversi programmi di residenza fra cui Open Call artista in residenza in Cina promosso da Le Murate PAC di Firenze presso Accademia di Belle Arti di Sichuan, (Cina 2019), Open Works: a focus on painting, Senza Bagno (Pescara 2018), Landina (C.V.O. 2018) VIR Viafarini-in-Residence (Milano 2017), Mediterranean Landscapes, promosso da BJCEM e presentato a Mediterranea 18 Biennale dei giovani artisti del Mediterraneo (Tirana 2017), Cartografia sensibile, C.A.R.S. (Omegna 2017) e SAC Fondazione Museo Pino Pascali (Polignano a Mare 2015).
16
novembre 2019
Studiovisit
Dal 16 novembre all'otto dicembre 2019
arte contemporanea
Location
CASA GIOVANNI MANNOZZI
San Giovanni Valdarno, Corso Italia, 105, (Arezzo)
San Giovanni Valdarno, Corso Italia, 105, (Arezzo)
Orario di apertura
feriali 15-19
festivi 10-12; 15-19
Vernissage
16 Novembre 2019, ore 18:00
Autore
Curatore
Patrocini