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Stupinigi tempo primo. Tesori ritrovati
Riapre al pubblico la Palazzina di Caccia di Stupinigi, capolavoro barocco concepito da Filippo Juvarra, gemma mauriziana della Corona Delitiae di Torino e del Circuito delle Residenze Sabaude in Piemonte, proclamato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Comunicato stampa
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Riapre al pubblico la Palazzina di Caccia di Stupinigi, capolavoro barocco concepito da Filippo Juvarra, gemma mauriziana della Corona Delitiae di Torino e del Circuito delle Residenze Sabaude in Piemonte, proclamato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. La costruzione, con gli interventi circostanti sui percorsi di caccia, venne iniziata nel 1729 per volontà di Vittorio Amedeo II, re di Sardegna e Gran Maestro dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, sul vasto comparto agricolo assegnato nel 1573 dall’avo fondatore, Emanuele Filiberto, per sopperire ai fabbisogni dell’Ordine con le rendite delle terre. ll progetto, improntato sulla geniale connessione tra gli edifici e il disegno del paesaggio lungo l'asse portante che collega alla Citta', fu ampliato nel corso di tutto il Settecento nell'abbraccio dell'edificio, arricchito da magnifici decori e arredi interni. La Palazzina venne costantemente prediletta come luogo di soggiorno di Corte. Vi abitarono, durante l’occupazione francese, Napoleone Bonaparte, Camillo e Paolina Borghese. La Regina Margherita di Savoia la elesse a residenza. Adibita a Museo di Storia, di Arte e di Ammobiliamento alle soglie del secolo scorso, secondo un percorso poi rimodellato per le Celebrazioni di Italia 1961, è rimasta chiusa al pubblico per consentire importanti e indispensabili lavori di restauro, oggi in parte completati grazie al prezioso contributo degli sponsor pubblici e privati: Fondazione CRT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale, Regione Piemonte, Fiat, Compagnia di San Paolo, Consulta per la valorizzazione beni artistici e culturali di Torino, Parco Naturale Stupinigi.
Il percorso di visita prende avvio dalla Corte d’onore dove sono stati ripristinati i parterres verdi tracciati sugli assi delle Rotte di Caccia. Nell’atrio si propone la storia mauriziana del luogo. Si prosegue nella Scuderia juvarriana, con il Cervo del Ladatte, ornamento originale della cupola, e, alle pareti, i 12 Medaglioni lignei con effigi tratte dalla Genealogia Sabauda. Di qui, nella Biblioteca alfieriana con primi arredi, nella Galleria di Levante con i Trofei del Collino, nella Sala degli Scudieri con le Cacce di Corte del Cignaroli. Si fa ingresso cosi' nel Salone centrale, affrescato dai fratelli Valeriani sul tema delle Storie di Diana, dea della caccia, con le splendide appliques, i paracamini e il monumentale lampadario: fulcro dell'edificio, dal quale si diparte l'intera sistemazione architettonica del territorio. La visita si completa nell'Appartamento di Levante, detto dei Duchi di Chiablese, secondo un percorso cerimoniale che parte dall’Atrio e dalla Camera di Parata, attraverso salotti, camere da letto e studioli, per finire nella Camera da Gioco. Tutte le sale, interamente restaurate nelle splendenti decorazioni ad affresco, con stucchi, tappezzerie originali in seta e in carta dipinta, espongono gli arredi e i mobili preziosissimi, opera dei grandi ebanisti piemontesi quali Piffetti e Bonzanigo.
Intervengono:
Giovanni Zanetti, Commissario Fondazione Ordine Mauriziano
Cristiana Maccagno, Vice-commissario Fondazione Ordine Mauriziano
Michele Coppola, Assessore alla Cultura Regione Piemonte
Roberto Saini, Commissario Parco Naturale Stupinigi
Edith Gabrielli, Soprintendente beni storici, artistici del Piemonte
Luisa Papotti, Soprintendente beni architettonici, paesaggistici del Piemonte
Carla Enrica Spantigati, ex-Soprintendente beni storici, artistici del Piemonte
Mario Verdun, Comitato Scientifico Fondazione Ordine Mauriziano
Andrea Comba, Presidente Fondazione CRT
Piero Gastaldo, Segretario Generale Compagnia di San Paolo
Il percorso di visita prende avvio dalla Corte d’onore dove sono stati ripristinati i parterres verdi tracciati sugli assi delle Rotte di Caccia. Nell’atrio si propone la storia mauriziana del luogo. Si prosegue nella Scuderia juvarriana, con il Cervo del Ladatte, ornamento originale della cupola, e, alle pareti, i 12 Medaglioni lignei con effigi tratte dalla Genealogia Sabauda. Di qui, nella Biblioteca alfieriana con primi arredi, nella Galleria di Levante con i Trofei del Collino, nella Sala degli Scudieri con le Cacce di Corte del Cignaroli. Si fa ingresso cosi' nel Salone centrale, affrescato dai fratelli Valeriani sul tema delle Storie di Diana, dea della caccia, con le splendide appliques, i paracamini e il monumentale lampadario: fulcro dell'edificio, dal quale si diparte l'intera sistemazione architettonica del territorio. La visita si completa nell'Appartamento di Levante, detto dei Duchi di Chiablese, secondo un percorso cerimoniale che parte dall’Atrio e dalla Camera di Parata, attraverso salotti, camere da letto e studioli, per finire nella Camera da Gioco. Tutte le sale, interamente restaurate nelle splendenti decorazioni ad affresco, con stucchi, tappezzerie originali in seta e in carta dipinta, espongono gli arredi e i mobili preziosissimi, opera dei grandi ebanisti piemontesi quali Piffetti e Bonzanigo.
Intervengono:
Giovanni Zanetti, Commissario Fondazione Ordine Mauriziano
Cristiana Maccagno, Vice-commissario Fondazione Ordine Mauriziano
Michele Coppola, Assessore alla Cultura Regione Piemonte
Roberto Saini, Commissario Parco Naturale Stupinigi
Edith Gabrielli, Soprintendente beni storici, artistici del Piemonte
Luisa Papotti, Soprintendente beni architettonici, paesaggistici del Piemonte
Carla Enrica Spantigati, ex-Soprintendente beni storici, artistici del Piemonte
Mario Verdun, Comitato Scientifico Fondazione Ordine Mauriziano
Andrea Comba, Presidente Fondazione CRT
Piero Gastaldo, Segretario Generale Compagnia di San Paolo
18
novembre 2011
Stupinigi tempo primo. Tesori ritrovati
18 novembre 2011
incontro - conferenza
Location
PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI
Nichelino, Piazza Principe Amedeo, 7, (Torino)
Nichelino, Piazza Principe Amedeo, 7, (Torino)
Vernissage
18 Novembre 2011, ore 12.00