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Sul disegnare
Il progetto “Sul disegnare”, dialogo tra giovani artisti dell’accademia di Firenze e le opere degli artisti presentati al ciclo di mostre “La distanza è una finzione”, a cura di Lorenzo Bruni, si svolge all’interno del programma Start Point 2010 dell’Accademia di Firenze.
Comunicato stampa
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Il progetto “Sul disegnare”, dialogo tra giovani artisti dell’accademia di Firenze e le opere degli artisti presentati al ciclo di mostre “La distanza è una finzione”, a cura di Lorenzo Bruni, si svolge all’interno del programma Start Point 2010 dell’Accademia di Firenze.
Le opere in mostra sono accomunate da un uso particolare del disegno. La pratica del disegnare in questo caso, sperimentata nelle se diverse accezioni, diviene il mezzo per prendere analizzare i diversi luoghi comuni che anima il “quotidiano” facendo particolare attenzione alla relazione tra molti e singolo, tra memoria personale e livellamento dei ricordi collettivi. Sarah Grasso presenta la sua “biografia sintetica” in cui in una maquette di cartone è rappresentata la sua attività parallela “di creatrice di panini”. L’altra opera consiste in una valigia stracolma di appunti e disegni che lo spettatore può “leggere” come un vero e proprio romanzo. Gaetano Cunsolo presenta un tubo di cartone. Non è una scultura minimalista, ma un contenitore di una sorta di giornale privato composto solo di immagini di un fatto pubblico, quello dello sgombero di una baraccopoli nella periferia di Firenze. L’idea del disegnare qua è legato al ridare una composizione unitaria di prodotto pre-stampa industriale a immagini rubate di un momento insolito. Lisa Batacchi presenta una serie di disegni dell’immaginario collettivo, come uomini a cavallo, case in aperta campagna, due amanti che si baciano, all’interno di un lavoro sulla ricerca della materia dei supporti e del colore ad acquerello. Il suo relazionare immagini figurative a immagini di macchie è un modo per cercare di dare “un’identità ai colori delle persone”. Isabella Nazzarri con un segno rubato agli street artist realizza disegni di fanciulle ancora pure prese a districarsi con le paure collettive come la perdita dell’identità per colpa della troppa informazione. Questi disegni posti ai margini dello spazio dialogano direttamente con il contesto architettonico stimolando la percezione e la curiosità dello spettatore. Le opere del progetto “sul disegnare” risultano essere il mezzo per creare nello spazio un forte senso di intimità da parte dello spettatore e suggerirgli che le opere non sono tanto delle forme fini a sé stesse, ma un processo di appropriazione e interpretazione della realtà e un tentativo di interagire con essa.
I quattro giovani artisti dell’Accademia di Firenze si confrontano così con lo spazio fisico di VIANUOVA arte contemporanea in Borgo Ognisanti e con le opere degli artisti che hanno partecipato al progetto internazionale del ciclo di mostre “La distanza è una finzione, 2005/2009” a cura di Lorenzo Bruni. VIANUOVA arte contemporanea, fondato da Fabrizio Guidi Bruscoli e da Roberto Gazulli e con la direzione artistica di Lorenzo Bruni, ha invitato artisti internazionali di differenti generazioni e nazionalità a riflettere in sette mostre collettive sul concetto di eredità del modernismo e su cosa intendiamo adesso per “rappresentazione” con opere che chiamavano sempre in causa lo spettatore. Gli artisti coinvolti in tre anni vanno da Nedko Solakov a Iann Kiaer, da Martin Creed a Mark Manders, da Paolo Parisi a Dmitry Gutov, da Marco Raparelli a Koo Jeong-a, da Rossella Biscotti a Carsten Nicolai, da Pawel Althamer a Mario Airo, da Marinella Senatore a Jason Dodge.
Le opere in mostra sono accomunate da un uso particolare del disegno. La pratica del disegnare in questo caso, sperimentata nelle se diverse accezioni, diviene il mezzo per prendere analizzare i diversi luoghi comuni che anima il “quotidiano” facendo particolare attenzione alla relazione tra molti e singolo, tra memoria personale e livellamento dei ricordi collettivi. Sarah Grasso presenta la sua “biografia sintetica” in cui in una maquette di cartone è rappresentata la sua attività parallela “di creatrice di panini”. L’altra opera consiste in una valigia stracolma di appunti e disegni che lo spettatore può “leggere” come un vero e proprio romanzo. Gaetano Cunsolo presenta un tubo di cartone. Non è una scultura minimalista, ma un contenitore di una sorta di giornale privato composto solo di immagini di un fatto pubblico, quello dello sgombero di una baraccopoli nella periferia di Firenze. L’idea del disegnare qua è legato al ridare una composizione unitaria di prodotto pre-stampa industriale a immagini rubate di un momento insolito. Lisa Batacchi presenta una serie di disegni dell’immaginario collettivo, come uomini a cavallo, case in aperta campagna, due amanti che si baciano, all’interno di un lavoro sulla ricerca della materia dei supporti e del colore ad acquerello. Il suo relazionare immagini figurative a immagini di macchie è un modo per cercare di dare “un’identità ai colori delle persone”. Isabella Nazzarri con un segno rubato agli street artist realizza disegni di fanciulle ancora pure prese a districarsi con le paure collettive come la perdita dell’identità per colpa della troppa informazione. Questi disegni posti ai margini dello spazio dialogano direttamente con il contesto architettonico stimolando la percezione e la curiosità dello spettatore. Le opere del progetto “sul disegnare” risultano essere il mezzo per creare nello spazio un forte senso di intimità da parte dello spettatore e suggerirgli che le opere non sono tanto delle forme fini a sé stesse, ma un processo di appropriazione e interpretazione della realtà e un tentativo di interagire con essa.
I quattro giovani artisti dell’Accademia di Firenze si confrontano così con lo spazio fisico di VIANUOVA arte contemporanea in Borgo Ognisanti e con le opere degli artisti che hanno partecipato al progetto internazionale del ciclo di mostre “La distanza è una finzione, 2005/2009” a cura di Lorenzo Bruni. VIANUOVA arte contemporanea, fondato da Fabrizio Guidi Bruscoli e da Roberto Gazulli e con la direzione artistica di Lorenzo Bruni, ha invitato artisti internazionali di differenti generazioni e nazionalità a riflettere in sette mostre collettive sul concetto di eredità del modernismo e su cosa intendiamo adesso per “rappresentazione” con opere che chiamavano sempre in causa lo spettatore. Gli artisti coinvolti in tre anni vanno da Nedko Solakov a Iann Kiaer, da Martin Creed a Mark Manders, da Paolo Parisi a Dmitry Gutov, da Marco Raparelli a Koo Jeong-a, da Rossella Biscotti a Carsten Nicolai, da Pawel Althamer a Mario Airo, da Marinella Senatore a Jason Dodge.
28
maggio 2010
Sul disegnare
Dal 28 maggio al 28 giugno 2010
arte contemporanea
Location
VIANUOVA ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Via Del Porcellana, 1r, (Firenze)
Firenze, Via Del Porcellana, 1r, (Firenze)
Orario di apertura
ore 16-20 o su appuntamento
Vernissage
28 Maggio 2010, ore 18
Autore
Curatore