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Superhuman performance. L’evoluzione del tessuto per lo sport
“Campioni” e “Performance” sono le due parole chiave della mostra organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato e presenterà al pubblico l’evoluzione dell’abbigliamento sportivo nelle principali discipline agonistiche giocando sull’idea che i moderni campioni dello sport possono diventare dei ‘supereroi’ grazie allo sviluppo della tecnologia tessile
Comunicato stampa
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Prato, 19 giugno 2008. "Campioni" e "Performance" sono le due parole chiave della mostra organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato che aprirà i battenti venerdì 20 giugno, e presentata oggi dal Presidente della Fondazione Museo del Tessuto, Andrea Cavicchi; Patricia Kinsella, curatrice della Mostra e il Direttore del Museo del Tessuto, Filippo Guarini.
Superhuman Performance. L'evoluzione del tessuto per lo sport presenterà al pubblico l'evoluzione dell'abbigliamento sportivo nelle principali discipline agonistiche giocando sull'idea che i moderni campioni dello sport possono diventare dei 'supereroi' grazie allo sviluppo della tecnologia tessile.
Sci, con i completi di Celina Seghi, Gustavo Thoeni, Alberto Tomba; ciclismo, con la maglia gialla di Gino Bartali del Tour de France del 1948 e la tenuta del campione del mondo Paolo Bettini; tennis, con le tenute di Panatta, Borg, Beker e Seles; atletica, con il completo di Sara Simeoni indossato per vincere la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Los Angeles dell'84 e quello di Fiona May con cui vinse l'oro ai Campionati Mondiali del 2001; la scherma con la tenuta di Valentina Vezzali; la vela, con le tenute Coppa America 2007 di Luna Rossa e Alinghi; il motociclismo, con la tuta di Valentino Rossi indossata nel campionato MotoGP 2007; la Formula1, con la tuta Ferrari di Kimmi Raikkonen vincitrice del campionato 2007; la maglia della Nazionale Italiana di Calcio vincitrice dei Mondiali 2006; e poi ancora i capi indossati da Reinhold Messner, Domenico Fioravanti, Carolina Kostner, Giovanni Soldini, Yuri Chechi, Ole Einar Bjoerndalen.
Questi alcuni dei capi esposti nella prima sezione della mostra in cui, in un confronto ideale tra passato e presente, i grandi campioni dello sport vengono messi a confronto per illustrare come, nell'arco dell'ultimo secolo, fogge e tessuti nelle diverse discipline siano "evoluti" nel tempo.
La seconda sezione illustra invece le più recenti innovazioni tecnologiche nel settore dello sportswear per sottolineare come la continua ricerca su fibre e tessuti favorisca la realizzazione di indumenti in grado di stimolare se non addirittura amplificare le prestazioni dei campioni.
Capi di abbigliamento disegnati sul corpo degli atleti e che grazie alla tecnologia bodymapping sono strutturati anatomicamente in modo da regolare la temperatura corporea nella diverse aree; applicazioni di "membrane a memoria di forma" che si plasmano seguendo i movimenti dello sportivo garantendo massima libertà e protezione; materiali "a memoria di fase" capaci di regolare automaticamente la temperatura; tessuti brevettati con tecnologie e materiali impiegati nelle industrie militari o aerospaziali; indumenti ionizzati che aumentano l'afflusso sanguigno.
Sono solo alcuni esempi degli avveniristici indumenti elaborati per gli sportivi contemporanei che la mostra del Museo del tessuto presenta al pubblico.
Uno spazio ad hoc è dedicato ai tessuti - principali artefici delle qualità funzionali degli indumenti sportivi - per illustrare le caratteristiche dei prodotti più all'avanguardia.
Qui emerge il contributo delle aziende del distretto pratese che da anni sono impegnate nella ricerca di prodotti tecnici per lo sport e che oggi collaborano con i principali brand internazionali del settore.
Importante sponsor della mostra è infatti l'azienda pratese Pontetorto, leader nel settore tessile che con la sportsystem collection concentra l'attenzione su tessuti ad alto tasso di ricerca tecnica garantendo prodotti molto performanti.
Pontetorto e altre aziende pratesi quali Lenzi Egisto, Furpile Idea, Figli di Michelangelo Calamai, presenti in mostra con i loro tessuti, rappresentano un'interessante realtà produttiva all'interno del distretto tessile pratese che nel corso degli anni si è specializzata sempre più nella produzione di tessuti ad alto contenuto tecnico in grado di soddisfare le richieste più esigenti di alcuni dei più importanti marchi del settore sportivo.
Il binomio distretto pratese/sport lega anche il Gruppo Sartoriale International che con il suo brand Montezemolo fornirà le divise ufficiali di Russia ed Ucraina per le prossime Olimpiadi, esposte in anteprima al museo.
Altra eccellenza la presenza sul territorio di Rifinizione Nuove Fibre che, grazie a macchinari di grande innovazione e know how di ricerca ed esperienza, si colloca tra le prime industrie di finissaggio e tintoria del polo pratese.
DICHIARAZIONE DI ANDREA CAVICCHI, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE MUSEO DEL TESSUTO
«Dopo un mese e mezzo di chiusura al pubblico, dovuta all'istallazione del condizionamento al primo piano da parte dell'Amministrazione Comunale, il Museo del Tessuto riapre al pubblico con un'iniziativa che - sono sicuro - incontrerà l'interesse di molti cittadini del territorio ed attrarrà persone anche dalla Toscana e dal resto d'Italia.
Dopo il successo della mostra di Thayaht - che, al di là di tutte le più rosee previsioni ha fatto registrare circa 8.000 visitatori in poco meno di 100 giorni di apertura - ci apprestiamo a celebrare le Olimpiadi di Pechino con un'esposizione temporanea che racconta lo sport attraverso il nostro punto di vista, quello del tessile e della moda.
"Superhuman Performance. L'evoluzione del tessuto per lo sport" ripercorre infatti le profonde trasformazioni che in questo ultimo secolo hanno interessato le tenute degli atleti, divenute oggi espressione della più avanzata innovazione tecnologica quanto a materiali e tecniche di confezione.
Sarà una mostra molto interessante sopratutto per i giovani e per tutti gli appassionati di sport, che avranno la possibilità di vedere con quale abbigliamento correva ad esempio il mitico Gino Bartali o il campione del mondo Paolo Bettini; come era la tuta da corsa di Tazio Nuvolari al confronto con quella di Raikkonen e di Valentino Rossi.
Importanti marchi della moda e dell'abbigliamento per lo sport ci hanno aperto i loro archivi e questo ci ha permesso di esporre al pubblico materiali mai visti prima, indossati da grandi atleti del panorama italiano ed internazionale.
Molto interessanti saranno inoltre le sezioni dedicate all'innovazione dei materiali, in cui emerge il ruolo del distretto tessile pratese rappresentato in mostra da alcune qualificate aziende che negli anni si sono specializzate nella produzione di tessuti tecnici ed in particolare di quelli per lo sport, divenendo ancora una volta leader internazionali nel settore».
INTRODUZIONE AL CATALOGO
di Filippo Guarini, Direttore del Museo
Nell'anno delle Olimpiadi di Pechino la Fondazione Museo del Tessuto ha deciso di dedicare al tema dello sport il principale evento espositivo dell'anno.
Superhuman Performance. L'evoluzione del tessuto per lo sport illustra l'evoluzione dell'abbigliamento sportivo nelle principali discipline agonistiche e, con un filo di ironia, gioca sull'idea che i moderni campioni dello sport possano diventare dei veri e propri 'supereroi' anche grazie allo sviluppo della tecnologia tessile. La scelta del giusto tessuto e della giusta forma infatti non incidono soltanto sul look degli sportivi ma, cosa ben più importante, sulle loro performance, rendendo indispensabile la ricerca di capi con un alto valore aggiunto tecnologico.
'Campioni' e 'performance' sono dunque le parole chiave della mostra, che espone oltre ottanta oggetti tra capi di abbigliamento, divise, tenute sportive e complementi provenienti da musei - il Museo di Storia Naturale ed il Museo del Calcio di Firenze, il Museo Tazio Nuvolari ed il Museo Learco Guerra di Mantova - archivi - Emilio Pucci e Fila - e da oltre cinquanta aziende italiane e internazionali tra le più importanti del settore. Tra queste emergono anche molte qualificate aziende del distretto pratese che da anni si sono specializzate nella produzione di tessuti tecnici per lo sport diventandone leader.
Nella prima sezione grandi campioni del passato come Tazio Nuvolari, Gino Bartali, Celina Seghi, si confrontano con gli sportivi del presente - Valentino Rossi, Carolina Kostner, Fiona May e molti altri - e ogni abito evoca un talento, un sistema di valori, una storia di successi e di sconfitte.
Attraverso questi confronti, il percorso documenta l'evoluzione di molte fogge e tessuti nei diversi sport - sci, ciclismo, calcio, nuoto, tennis, atletica, automobilismo, motociclismo ed altri - e allo stesso tempo dimostra la persistenza del valore iconico di alcuni capi storici, primo fra tutti la celebre 'maglia rosa', esempio assoluto di un indumento sportivo che riassume in sé il simbolo della vittoria.
La seconda sezione della mostra è proiettata verso il futuro ed illustra le più recenti innovazioni tecnologiche nel settore dello sportswear. L'obiettivo è mostrare come la ricerca sulle fibre e sui tessuti porti sempre più alla realizzazione di indumenti in grado di stimolare se non addirittura amplificare le prestazioni dei campioni come se fossero dotati, a fianco di un innato talento, anche di incredibili 'superpoteri'.
L'esposizione include materiali, progetti e capi d'abbigliamento capaci di garantire tre tipi di funzionalità: 'performance' - ad esempio aerodinamicità e acquadinamicità - 'protezione' - termoregolazione caldo/freddo e sicurezza contro gli impatti violenti - 'intelligenza' - materiali ingegnerizzati e smart fabrics che integrano la ricerca tessile con quella elettronica.
Giacche protettive con airbags intergrati, costumi che sfidano l'attrito con l'acqua, maglie con biosensori che monitorizzano i parametri fisiologici, indumenti ionizzati che aumentano il flusso sanguigno, body 'mappati' disegnati sul corpo degli sportivi, questi e molti altri sono gli avveniristici indumenti elaborati per gli sportivi contemporanei.
Tali materiali sono stati individuati grazie alla collaborazione di aziende leader del settore sia italiane che internazionali, che con grande spirito di partecipazione hanno messo a disposizione non solo i propri prodotti ma anche il know-how necessario per supportare i contenuti della mostra.
Ai tessuti, principali artefici delle qualità funzionali degli indumenti sportivi, è dedicato uno spazio ad hoc. E' qui che emerge il contributo delle aziende pratesi che operano in questo ambito e che da anni collaborano con i principali brand internazionali trainando l'innovazione di settore.
Il presente catalogo approfondisce i contenuti della mostra grazie a contributi di esperti e ad una serie di schede dettagliate che descrivono una selezione degli oggetti esposti. Le due principali sezioni tematiche sono ripercorse nei saggi di Aurora Fiorentini e di Patricia Kinsella, il primo dedicato alle storiche trasformazioni dell'abbigliamento sportivo dai primi del Novecento, il secondo incentrato sulle evoluzioni più recenti dell'industria dello sportswear. A questi si aggiungono due focus su casi d'eccellenza: quello a cura di Alessandra Arezzi Boza, sul contributo di Emilio Pucci all'abbigliamento per lo sport e quello di Laura Fiesoli sullo sviluppo dei tessili sportivi nel distretto di Prato.
Superhuman Performance. L'evoluzione del tessuto per lo sport presenterà al pubblico l'evoluzione dell'abbigliamento sportivo nelle principali discipline agonistiche giocando sull'idea che i moderni campioni dello sport possono diventare dei 'supereroi' grazie allo sviluppo della tecnologia tessile.
Sci, con i completi di Celina Seghi, Gustavo Thoeni, Alberto Tomba; ciclismo, con la maglia gialla di Gino Bartali del Tour de France del 1948 e la tenuta del campione del mondo Paolo Bettini; tennis, con le tenute di Panatta, Borg, Beker e Seles; atletica, con il completo di Sara Simeoni indossato per vincere la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Los Angeles dell'84 e quello di Fiona May con cui vinse l'oro ai Campionati Mondiali del 2001; la scherma con la tenuta di Valentina Vezzali; la vela, con le tenute Coppa America 2007 di Luna Rossa e Alinghi; il motociclismo, con la tuta di Valentino Rossi indossata nel campionato MotoGP 2007; la Formula1, con la tuta Ferrari di Kimmi Raikkonen vincitrice del campionato 2007; la maglia della Nazionale Italiana di Calcio vincitrice dei Mondiali 2006; e poi ancora i capi indossati da Reinhold Messner, Domenico Fioravanti, Carolina Kostner, Giovanni Soldini, Yuri Chechi, Ole Einar Bjoerndalen.
Questi alcuni dei capi esposti nella prima sezione della mostra in cui, in un confronto ideale tra passato e presente, i grandi campioni dello sport vengono messi a confronto per illustrare come, nell'arco dell'ultimo secolo, fogge e tessuti nelle diverse discipline siano "evoluti" nel tempo.
La seconda sezione illustra invece le più recenti innovazioni tecnologiche nel settore dello sportswear per sottolineare come la continua ricerca su fibre e tessuti favorisca la realizzazione di indumenti in grado di stimolare se non addirittura amplificare le prestazioni dei campioni.
Capi di abbigliamento disegnati sul corpo degli atleti e che grazie alla tecnologia bodymapping sono strutturati anatomicamente in modo da regolare la temperatura corporea nella diverse aree; applicazioni di "membrane a memoria di forma" che si plasmano seguendo i movimenti dello sportivo garantendo massima libertà e protezione; materiali "a memoria di fase" capaci di regolare automaticamente la temperatura; tessuti brevettati con tecnologie e materiali impiegati nelle industrie militari o aerospaziali; indumenti ionizzati che aumentano l'afflusso sanguigno.
Sono solo alcuni esempi degli avveniristici indumenti elaborati per gli sportivi contemporanei che la mostra del Museo del tessuto presenta al pubblico.
Uno spazio ad hoc è dedicato ai tessuti - principali artefici delle qualità funzionali degli indumenti sportivi - per illustrare le caratteristiche dei prodotti più all'avanguardia.
Qui emerge il contributo delle aziende del distretto pratese che da anni sono impegnate nella ricerca di prodotti tecnici per lo sport e che oggi collaborano con i principali brand internazionali del settore.
Importante sponsor della mostra è infatti l'azienda pratese Pontetorto, leader nel settore tessile che con la sportsystem collection concentra l'attenzione su tessuti ad alto tasso di ricerca tecnica garantendo prodotti molto performanti.
Pontetorto e altre aziende pratesi quali Lenzi Egisto, Furpile Idea, Figli di Michelangelo Calamai, presenti in mostra con i loro tessuti, rappresentano un'interessante realtà produttiva all'interno del distretto tessile pratese che nel corso degli anni si è specializzata sempre più nella produzione di tessuti ad alto contenuto tecnico in grado di soddisfare le richieste più esigenti di alcuni dei più importanti marchi del settore sportivo.
Il binomio distretto pratese/sport lega anche il Gruppo Sartoriale International che con il suo brand Montezemolo fornirà le divise ufficiali di Russia ed Ucraina per le prossime Olimpiadi, esposte in anteprima al museo.
Altra eccellenza la presenza sul territorio di Rifinizione Nuove Fibre che, grazie a macchinari di grande innovazione e know how di ricerca ed esperienza, si colloca tra le prime industrie di finissaggio e tintoria del polo pratese.
DICHIARAZIONE DI ANDREA CAVICCHI, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE MUSEO DEL TESSUTO
«Dopo un mese e mezzo di chiusura al pubblico, dovuta all'istallazione del condizionamento al primo piano da parte dell'Amministrazione Comunale, il Museo del Tessuto riapre al pubblico con un'iniziativa che - sono sicuro - incontrerà l'interesse di molti cittadini del territorio ed attrarrà persone anche dalla Toscana e dal resto d'Italia.
Dopo il successo della mostra di Thayaht - che, al di là di tutte le più rosee previsioni ha fatto registrare circa 8.000 visitatori in poco meno di 100 giorni di apertura - ci apprestiamo a celebrare le Olimpiadi di Pechino con un'esposizione temporanea che racconta lo sport attraverso il nostro punto di vista, quello del tessile e della moda.
"Superhuman Performance. L'evoluzione del tessuto per lo sport" ripercorre infatti le profonde trasformazioni che in questo ultimo secolo hanno interessato le tenute degli atleti, divenute oggi espressione della più avanzata innovazione tecnologica quanto a materiali e tecniche di confezione.
Sarà una mostra molto interessante sopratutto per i giovani e per tutti gli appassionati di sport, che avranno la possibilità di vedere con quale abbigliamento correva ad esempio il mitico Gino Bartali o il campione del mondo Paolo Bettini; come era la tuta da corsa di Tazio Nuvolari al confronto con quella di Raikkonen e di Valentino Rossi.
Importanti marchi della moda e dell'abbigliamento per lo sport ci hanno aperto i loro archivi e questo ci ha permesso di esporre al pubblico materiali mai visti prima, indossati da grandi atleti del panorama italiano ed internazionale.
Molto interessanti saranno inoltre le sezioni dedicate all'innovazione dei materiali, in cui emerge il ruolo del distretto tessile pratese rappresentato in mostra da alcune qualificate aziende che negli anni si sono specializzate nella produzione di tessuti tecnici ed in particolare di quelli per lo sport, divenendo ancora una volta leader internazionali nel settore».
INTRODUZIONE AL CATALOGO
di Filippo Guarini, Direttore del Museo
Nell'anno delle Olimpiadi di Pechino la Fondazione Museo del Tessuto ha deciso di dedicare al tema dello sport il principale evento espositivo dell'anno.
Superhuman Performance. L'evoluzione del tessuto per lo sport illustra l'evoluzione dell'abbigliamento sportivo nelle principali discipline agonistiche e, con un filo di ironia, gioca sull'idea che i moderni campioni dello sport possano diventare dei veri e propri 'supereroi' anche grazie allo sviluppo della tecnologia tessile. La scelta del giusto tessuto e della giusta forma infatti non incidono soltanto sul look degli sportivi ma, cosa ben più importante, sulle loro performance, rendendo indispensabile la ricerca di capi con un alto valore aggiunto tecnologico.
'Campioni' e 'performance' sono dunque le parole chiave della mostra, che espone oltre ottanta oggetti tra capi di abbigliamento, divise, tenute sportive e complementi provenienti da musei - il Museo di Storia Naturale ed il Museo del Calcio di Firenze, il Museo Tazio Nuvolari ed il Museo Learco Guerra di Mantova - archivi - Emilio Pucci e Fila - e da oltre cinquanta aziende italiane e internazionali tra le più importanti del settore. Tra queste emergono anche molte qualificate aziende del distretto pratese che da anni si sono specializzate nella produzione di tessuti tecnici per lo sport diventandone leader.
Nella prima sezione grandi campioni del passato come Tazio Nuvolari, Gino Bartali, Celina Seghi, si confrontano con gli sportivi del presente - Valentino Rossi, Carolina Kostner, Fiona May e molti altri - e ogni abito evoca un talento, un sistema di valori, una storia di successi e di sconfitte.
Attraverso questi confronti, il percorso documenta l'evoluzione di molte fogge e tessuti nei diversi sport - sci, ciclismo, calcio, nuoto, tennis, atletica, automobilismo, motociclismo ed altri - e allo stesso tempo dimostra la persistenza del valore iconico di alcuni capi storici, primo fra tutti la celebre 'maglia rosa', esempio assoluto di un indumento sportivo che riassume in sé il simbolo della vittoria.
La seconda sezione della mostra è proiettata verso il futuro ed illustra le più recenti innovazioni tecnologiche nel settore dello sportswear. L'obiettivo è mostrare come la ricerca sulle fibre e sui tessuti porti sempre più alla realizzazione di indumenti in grado di stimolare se non addirittura amplificare le prestazioni dei campioni come se fossero dotati, a fianco di un innato talento, anche di incredibili 'superpoteri'.
L'esposizione include materiali, progetti e capi d'abbigliamento capaci di garantire tre tipi di funzionalità: 'performance' - ad esempio aerodinamicità e acquadinamicità - 'protezione' - termoregolazione caldo/freddo e sicurezza contro gli impatti violenti - 'intelligenza' - materiali ingegnerizzati e smart fabrics che integrano la ricerca tessile con quella elettronica.
Giacche protettive con airbags intergrati, costumi che sfidano l'attrito con l'acqua, maglie con biosensori che monitorizzano i parametri fisiologici, indumenti ionizzati che aumentano il flusso sanguigno, body 'mappati' disegnati sul corpo degli sportivi, questi e molti altri sono gli avveniristici indumenti elaborati per gli sportivi contemporanei.
Tali materiali sono stati individuati grazie alla collaborazione di aziende leader del settore sia italiane che internazionali, che con grande spirito di partecipazione hanno messo a disposizione non solo i propri prodotti ma anche il know-how necessario per supportare i contenuti della mostra.
Ai tessuti, principali artefici delle qualità funzionali degli indumenti sportivi, è dedicato uno spazio ad hoc. E' qui che emerge il contributo delle aziende pratesi che operano in questo ambito e che da anni collaborano con i principali brand internazionali trainando l'innovazione di settore.
Il presente catalogo approfondisce i contenuti della mostra grazie a contributi di esperti e ad una serie di schede dettagliate che descrivono una selezione degli oggetti esposti. Le due principali sezioni tematiche sono ripercorse nei saggi di Aurora Fiorentini e di Patricia Kinsella, il primo dedicato alle storiche trasformazioni dell'abbigliamento sportivo dai primi del Novecento, il secondo incentrato sulle evoluzioni più recenti dell'industria dello sportswear. A questi si aggiungono due focus su casi d'eccellenza: quello a cura di Alessandra Arezzi Boza, sul contributo di Emilio Pucci all'abbigliamento per lo sport e quello di Laura Fiesoli sullo sviluppo dei tessili sportivi nel distretto di Prato.
20
giugno 2008
Superhuman performance. L’evoluzione del tessuto per lo sport
Dal 20 giugno al 30 novembre 2008
arti decorative e industriali
Location
MUSEO DEL TESSUTO – EX FABBRICA CAMPOLMI
Prato, Via Puccetti, 3, (Prato)
Prato, Via Puccetti, 3, (Prato)
Biglietti
euro 6, ridotto euro 3, gruppi euro 4
Orario di apertura
10-18, sabato 10-14; dom 16-19. Martedì chiuso
Ufficio stampa
STUDIO TORRICELLI
Curatore