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SurReale, l’altra faccia dell’immaginario
Mostra che esplora il surreale, in aspetti non indagati dalla consuetudine della corrente artistica, che è invece caratterizzata e marcata più dagli aspetti fatalistici-onirici
Comunicato stampa
Segnala l'evento
E’ in mostra il surreale alla “Casa del Combattente”, nella visione della fantasia, ironia, gentilezza e suggestione.
Martedì 16 settembre si è aperto ufficialmente il vernissage, con la presentazione di Sandro d’Onofrio, presidente del Circolo “Terra di mezzo”, nonché curatore della mostra e l’intervento del presidente Luigi Casalvieri.
In mostra le opere degli artisti: Pina Carloni, Omar Ghirotto, Pamela Saralli e Tomasz Smiechowski.
Mostra che esplora il surreale, in aspetti non indagati dalla consuetudine della corrente artistica, che è invece caratterizzata e marcata più dagli aspetti fatalistici-onirici.
La carezza gentile dei quadri di Pina Carloni è indirizzata su una pittura astratta, nella quale viene espressa una ricerca interiore: la solitudine.
Questa tuttavia non è un istante di inerzia o malinconia, ma è un’ occasione di forza, che viene mossa da dentro. Uno spazio dell’essere, dove rischiara la luce, come un fiore che è nutrito dal sole, delicato e sottile.
I suoi colori belli, gli spazi vuoti, la luminosità e il protrarsi verso essa, sono racchiusi in un momento silenzioso. Un’ arte raggiunta dalla femminilità e “raffinatezza”.
Troviamo invece aspetti ironici, nelle fotografie di Omar Ghirotto, che appaiono come appunti, note di un viaggio, di un incamminarsi.
Incontri spesso casuali, fatti di attese non ripensate, che lasciano esterrefatti, se ci si lascia avvicinare dal tocco.
Lasciandosi trasportare da una linea non percepita, che si affaccia puntualmente ad ogni alchimia del mondo. Un artista che si vuole far scoprire piano, come i luoghi da cui viene abitato.
Pamela Saralli interpreta come un cantastorie il paesaggio infantile, fatto di lune, animali e innocenza.
Illustrazioni che nascono da uno studio sull’estetica, ma anche da una spontaneità, fatta di piccole cose.
Le atmosfere sono sospese e allegre, come i colori che ispirano musicalità e guizzano in giochi divertenti. Nelle immagini vivaci e leggere, appare una parte del mondo del bambino e di chi ne rimane tale.
In Tomasz Smiechowski percorriamo il “mutamento”, nella vita dell’uomo.
In un punto di partenza la sua pittura colorata, viene raffigurata da scacchiere, pedoni, alfieri, re che indicano una visione costruita del mondo, dominata da regole, ma anche scorcio teatrale del vivere. Questi racchiudono in sé il mistero spirituale della vita.
Successivamente però, queste sembianze si scuriscono, facendo scomparire le regole, trovando così il mutamento: un luogo alterato, dove l’uomo nel mistero, scopre la sua “libertà”. Uno spazio dove il libero arbitrio umano è l’uomo stesso.
Martedì 16 settembre si è aperto ufficialmente il vernissage, con la presentazione di Sandro d’Onofrio, presidente del Circolo “Terra di mezzo”, nonché curatore della mostra e l’intervento del presidente Luigi Casalvieri.
In mostra le opere degli artisti: Pina Carloni, Omar Ghirotto, Pamela Saralli e Tomasz Smiechowski.
Mostra che esplora il surreale, in aspetti non indagati dalla consuetudine della corrente artistica, che è invece caratterizzata e marcata più dagli aspetti fatalistici-onirici.
La carezza gentile dei quadri di Pina Carloni è indirizzata su una pittura astratta, nella quale viene espressa una ricerca interiore: la solitudine.
Questa tuttavia non è un istante di inerzia o malinconia, ma è un’ occasione di forza, che viene mossa da dentro. Uno spazio dell’essere, dove rischiara la luce, come un fiore che è nutrito dal sole, delicato e sottile.
I suoi colori belli, gli spazi vuoti, la luminosità e il protrarsi verso essa, sono racchiusi in un momento silenzioso. Un’ arte raggiunta dalla femminilità e “raffinatezza”.
Troviamo invece aspetti ironici, nelle fotografie di Omar Ghirotto, che appaiono come appunti, note di un viaggio, di un incamminarsi.
Incontri spesso casuali, fatti di attese non ripensate, che lasciano esterrefatti, se ci si lascia avvicinare dal tocco.
Lasciandosi trasportare da una linea non percepita, che si affaccia puntualmente ad ogni alchimia del mondo. Un artista che si vuole far scoprire piano, come i luoghi da cui viene abitato.
Pamela Saralli interpreta come un cantastorie il paesaggio infantile, fatto di lune, animali e innocenza.
Illustrazioni che nascono da uno studio sull’estetica, ma anche da una spontaneità, fatta di piccole cose.
Le atmosfere sono sospese e allegre, come i colori che ispirano musicalità e guizzano in giochi divertenti. Nelle immagini vivaci e leggere, appare una parte del mondo del bambino e di chi ne rimane tale.
In Tomasz Smiechowski percorriamo il “mutamento”, nella vita dell’uomo.
In un punto di partenza la sua pittura colorata, viene raffigurata da scacchiere, pedoni, alfieri, re che indicano una visione costruita del mondo, dominata da regole, ma anche scorcio teatrale del vivere. Questi racchiudono in sé il mistero spirituale della vita.
Successivamente però, queste sembianze si scuriscono, facendo scomparire le regole, trovando così il mutamento: un luogo alterato, dove l’uomo nel mistero, scopre la sua “libertà”. Uno spazio dove il libero arbitrio umano è l’uomo stesso.
16
settembre 2008
SurReale, l’altra faccia dell’immaginario
Dal 16 al 28 settembre 2008
arte contemporanea
Location
CASA DEL COMBATTENTE
Latina, Piazza San Marco, 4, (Latina)
Latina, Piazza San Marco, 4, (Latina)
Orario di apertura
dalle 16:00 alle 20:00
Autore
Curatore