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Surrealismo Svizzera
La mostra indaga sia l’influenza che il movimento ha avuto sulla produzione artistica elvetica, sia il contributo degli artisti svizzeri nel definire lo stesso. Tra questi Hans Arp, Alberto Giacometti, Paul Klee, Meret Oppenheim
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 10 febbraio al 16 giugno 2019 il Museo d’arte della Svizzera italiana presenta una
grande retrospettiva sul Surrealimo svizzero, organizzata in collaborazione con l’Aargauer
Kunsthaus. Intitolata Surrealismo Svizzera, la mostra indaga sia l’influenza che il movimento
ha avuto sulla produzione artistica elvetica, sia il contributo degli artisti svizzeri nel definire
lo stesso. Tra questi Hans Arp, Alberto Giacometti, Paul Klee, Meret Oppenheim.
Muovendo dalla domanda “esiste un Surrealismo svizzero?” il Museo d’arte della Svizzera italiana
(MASI) e l’Aargauer Kunsthaus si confrontano in modo approfondito con il tema del Surrealismo in
Svizzera, un capitolo importante della storia dell’arte nazionale. Le due sedi espositive presentano
una nuova grande retrospettiva, declinata in due allestimenti differenti. Il primo, ad Aarau dal 1.
settembre 2018 al 2 gennaio 2019, si concentra non solo sul Surrealismo storico ma presenta
anche l’influenza che esso ha avuto sull’arte contemporanea. Il secondo, al MASI dal 10 febbraio al
16 giugno 2019, si focalizza unicamente sulle manifestazioni storiche del Surrealismo fino alla fine
degli anni ’50 ed è curato dal direttore del museo Tobia Bezzola con Francesca Benini, collaboratrice
scientifica MASI.
Il percorso espositivo proposto al MASI si compone di un centinaio di opere e si apre con uno
sguardo generale al contesto e allo sviluppo del movimento surrealista attraverso una significativa
scelta di documenti e disegni. L’esposizione presenta al pubblico i più importanti rappresentanti
svizzeri del Surrealismo, cominciando dai due imprescindibili precursori, Hans Arp e Paul Klee;
ospita poi tutti i principali artisti svizzeri che hanno influenzato il Surrealismo, sia come membri
effettivi del movimento parigino – Alberto Giacometti, Serge Brignoni, Gérard Vulliamy, Kurt
Seligmann e Meret Oppenheim – sia come portavoce della nuova arte in Svizzera, come ad
esempio Otto Abt, Max von Moos, Walter Johannes Moeschlin, Werner Schaad, Otto Tschumi,
Walter Kurt Wiemken. Proprio il legame tra gli artisti svizzeri a Parigi e quelli attivi in patria favorisce
la diffusione e lo sviluppo delle idee surrealiste anche in Svizzera e promuove la creazione di gruppi
progressisti, come Gruppe 33, del quale erano membri, tra gli altri, Otto Abt, Walter Bodmer, Walter
Kurt Wiemken e Meret Oppenheim; o Allianz. Vereinigung moderner Schweizer Künstler (1937), al
quale aderirono anche Ernst Maass, Leo Leuppi e Hans Erni.
2/10
Il Surrealismo nasce a Parigi a metà degli anni venti attorno alla figura di André Breton e in Svizzera
ha un interessante sviluppo autonomo. Durante gli anni tra le Guerre mondiali, caratterizzati ovunque
in Europa da un contesto politico e sociale conservatore, il movimento diventa un rifugio per gli artisti
progressisti. A differenza di altri ismi del XX secolo, come ad esempio il Cubismo o l’Espressionismo,
il Surrealismo non si distingue attraverso determinate caratteristiche formali e stilistiche ma piuttosto
per un’attitudine, un approccio alla vita e all’arte che accomuna i suoi interpreti. Nel clima razionale
degli anni tra le due Guerre, i surrealisti s’interessano all’universo interiore dell’uomo, all’inconscio e
al caso, incentrando la loro ricerca su tematiche quali il sogno, le angosce, le fantasie, le ossessioni,
la sessualità, giungendo a forme e creazioni del tutto nuove.
Surrealismo Svizzera è stata resa possibile grazie alla collaborazione dei principali musei svizzeri, tra
cui il Kunsthaus di Zurigo, il Zentrum Paul Klee, il Kunstmuseum di Basilea, il Kunstmuseum di Berna
e molti altri, e al sostegno di importanti collezionisti privati in Svizzera e all’estero.
Artisti in mostra
Abt, Otto Hans (1903–1982)/ Arp, Hans (1886–1966)/ Ballmer, Karl (1891–1958)/ Bodmer,
Walter (1903–1973)/ Brignoni, Serge (1903–2002)/ Erni, Hans (1909–2015)/ Giacometti,
Alberto (1901–1966)/ Grindat, Henriette (1923–1986)/ Klee, Paul (1879–1940)/ Le Corbusier
(1887–1965)/ Leuppi, Leo (1893–1972)/ Maass, Ernst (1904–1971)/ Moeschlin, Walter Johann
(1902–1961)/ Moos, Max von (1903–1979)/ Oppenheim, Meret Elisabeth (1913–1985)/ Ricco
(Erich Wassmer) (1915–1972)/ Schaad, Werner (1905–1979)/ Schiess, Hans Rudolf (1904–
1978)/ Sekula, Sonja (1918–1963)/ Seligmann, Kurt (1900–1962)/ Spinelli, Anita (1908–2010)/
Thomkins, André (1930–1985)/ Tschumi, Otto (1904–1985)/ Viollier, Jean-Pierre (1896–1985)/
Vulliamy, Gérard (1909–2005)/ Wiemken, Walter Kurt (1907–1941).
La pubblicazione scientifica
Una pubblicazione riccamente illustrata accompagna il progetto espositivo, oltre a fungere da
catalogo, rivendica a ragione il diritto di essere considerato il manuale del Surrealismo svizzero per
eccellenza. Il volume, edito da Snoeck in italiano e in tedesco, comprende infatti importanti contributi
degli storici dell’arte Peter Fischer, Stephan E. Hauser, Julia Schallberger e Hans-Peter Wittwer e
raccoglie le biografie di tutti gli artisti in mostra.
La mediazione culturale
Oltre alle consuete visite guidate gratuite che si svolgono ogni domenica alle 13:00, sono previste
per tutta la durata della mostra numerose attività di mediazione culturale volte a favorire la fruizione
da parte del pubblico e a trasformare la visita in un’esperienza arricchente ed emozionante.
Il programma è disponibile sul sito www.edu.luganolac.ch.
Programma espositivo
Nel 2019 il MASI sarà impegnato in importanti progetti con Musei e artisti svizzeri e internazionali.
A fianco della mostra Surrealismo Svizzera, il Museo presenta assieme al Museo nazionale di Zurigo
una mostra dedicata ai capolavori della Fondazione Gottfried Keller, la grande collezione nazionale
gestita dall’Ufficio federale della cultura (dal 24 marzo al 28 luglio 2019). Alla mostra fa seguito
Sublime (dal 25 agosto al 10 novembre 2019), un progetto espositivo che prende spunto
dall’eccezionale presenza del trittico La Natura, La Vita, La Morte di Giovanni Segantini e lo metterà in
relazione con una selezione di opere della Collezione del MASI. Il Museo ospiterà poi l’artista svizzero
Franz Gertsch, con un suo stesso progetto curatoriale (dal 12 maggio al 22 settembre 2019), e il
fotografo americano William Wegman, del quale ospita la prima tappa europea del suo ultimo
progetto Being Human (dall’8 settembre 2019 al 5 gennaio 2020).
3/10
MASI Lugano
Il Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano rappresenta il punto di arrivo di una profonda revisione
delle politiche culturali che ha portato all’unificazione del Museo Cantonale d’Arte e del Museo d’Arte
di Lugano in una sola istituzione. Il museo ha due sedi: al LAC sono proposti diversi allestimenti volti
ad approfondire l’arte del Novecento e contemporanea e le sue collezioni, a Palazzo Reali
(temporaneamente chiuso per lavori di ristrutturazione) l’attività si concentra sulla storia dell’arte del
territorio e sulla valorizzazione di nuclei specifici delle collezioni. Partner principale del MASI Lugano
è Credit Suisse, che conferma il suo storico impegno in favore dell’arte a Lugano.
Prossime esposizioni
Hodler – Segantini – Giacometti
Capolavori della Fondazione Gottfried Keller
LAC, dal 24.03 al 28.07.2019
Gertsch – Gauguin - Munch
LAC, dal 12.05 al 22.09.2019
Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini
LAC, dal 25.08 al 10.11.2019
William Wegman: Being Human
LAC, dal 08.09.2019 al 05.01.2020
grande retrospettiva sul Surrealimo svizzero, organizzata in collaborazione con l’Aargauer
Kunsthaus. Intitolata Surrealismo Svizzera, la mostra indaga sia l’influenza che il movimento
ha avuto sulla produzione artistica elvetica, sia il contributo degli artisti svizzeri nel definire
lo stesso. Tra questi Hans Arp, Alberto Giacometti, Paul Klee, Meret Oppenheim.
Muovendo dalla domanda “esiste un Surrealismo svizzero?” il Museo d’arte della Svizzera italiana
(MASI) e l’Aargauer Kunsthaus si confrontano in modo approfondito con il tema del Surrealismo in
Svizzera, un capitolo importante della storia dell’arte nazionale. Le due sedi espositive presentano
una nuova grande retrospettiva, declinata in due allestimenti differenti. Il primo, ad Aarau dal 1.
settembre 2018 al 2 gennaio 2019, si concentra non solo sul Surrealismo storico ma presenta
anche l’influenza che esso ha avuto sull’arte contemporanea. Il secondo, al MASI dal 10 febbraio al
16 giugno 2019, si focalizza unicamente sulle manifestazioni storiche del Surrealismo fino alla fine
degli anni ’50 ed è curato dal direttore del museo Tobia Bezzola con Francesca Benini, collaboratrice
scientifica MASI.
Il percorso espositivo proposto al MASI si compone di un centinaio di opere e si apre con uno
sguardo generale al contesto e allo sviluppo del movimento surrealista attraverso una significativa
scelta di documenti e disegni. L’esposizione presenta al pubblico i più importanti rappresentanti
svizzeri del Surrealismo, cominciando dai due imprescindibili precursori, Hans Arp e Paul Klee;
ospita poi tutti i principali artisti svizzeri che hanno influenzato il Surrealismo, sia come membri
effettivi del movimento parigino – Alberto Giacometti, Serge Brignoni, Gérard Vulliamy, Kurt
Seligmann e Meret Oppenheim – sia come portavoce della nuova arte in Svizzera, come ad
esempio Otto Abt, Max von Moos, Walter Johannes Moeschlin, Werner Schaad, Otto Tschumi,
Walter Kurt Wiemken. Proprio il legame tra gli artisti svizzeri a Parigi e quelli attivi in patria favorisce
la diffusione e lo sviluppo delle idee surrealiste anche in Svizzera e promuove la creazione di gruppi
progressisti, come Gruppe 33, del quale erano membri, tra gli altri, Otto Abt, Walter Bodmer, Walter
Kurt Wiemken e Meret Oppenheim; o Allianz. Vereinigung moderner Schweizer Künstler (1937), al
quale aderirono anche Ernst Maass, Leo Leuppi e Hans Erni.
2/10
Il Surrealismo nasce a Parigi a metà degli anni venti attorno alla figura di André Breton e in Svizzera
ha un interessante sviluppo autonomo. Durante gli anni tra le Guerre mondiali, caratterizzati ovunque
in Europa da un contesto politico e sociale conservatore, il movimento diventa un rifugio per gli artisti
progressisti. A differenza di altri ismi del XX secolo, come ad esempio il Cubismo o l’Espressionismo,
il Surrealismo non si distingue attraverso determinate caratteristiche formali e stilistiche ma piuttosto
per un’attitudine, un approccio alla vita e all’arte che accomuna i suoi interpreti. Nel clima razionale
degli anni tra le due Guerre, i surrealisti s’interessano all’universo interiore dell’uomo, all’inconscio e
al caso, incentrando la loro ricerca su tematiche quali il sogno, le angosce, le fantasie, le ossessioni,
la sessualità, giungendo a forme e creazioni del tutto nuove.
Surrealismo Svizzera è stata resa possibile grazie alla collaborazione dei principali musei svizzeri, tra
cui il Kunsthaus di Zurigo, il Zentrum Paul Klee, il Kunstmuseum di Basilea, il Kunstmuseum di Berna
e molti altri, e al sostegno di importanti collezionisti privati in Svizzera e all’estero.
Artisti in mostra
Abt, Otto Hans (1903–1982)/ Arp, Hans (1886–1966)/ Ballmer, Karl (1891–1958)/ Bodmer,
Walter (1903–1973)/ Brignoni, Serge (1903–2002)/ Erni, Hans (1909–2015)/ Giacometti,
Alberto (1901–1966)/ Grindat, Henriette (1923–1986)/ Klee, Paul (1879–1940)/ Le Corbusier
(1887–1965)/ Leuppi, Leo (1893–1972)/ Maass, Ernst (1904–1971)/ Moeschlin, Walter Johann
(1902–1961)/ Moos, Max von (1903–1979)/ Oppenheim, Meret Elisabeth (1913–1985)/ Ricco
(Erich Wassmer) (1915–1972)/ Schaad, Werner (1905–1979)/ Schiess, Hans Rudolf (1904–
1978)/ Sekula, Sonja (1918–1963)/ Seligmann, Kurt (1900–1962)/ Spinelli, Anita (1908–2010)/
Thomkins, André (1930–1985)/ Tschumi, Otto (1904–1985)/ Viollier, Jean-Pierre (1896–1985)/
Vulliamy, Gérard (1909–2005)/ Wiemken, Walter Kurt (1907–1941).
La pubblicazione scientifica
Una pubblicazione riccamente illustrata accompagna il progetto espositivo, oltre a fungere da
catalogo, rivendica a ragione il diritto di essere considerato il manuale del Surrealismo svizzero per
eccellenza. Il volume, edito da Snoeck in italiano e in tedesco, comprende infatti importanti contributi
degli storici dell’arte Peter Fischer, Stephan E. Hauser, Julia Schallberger e Hans-Peter Wittwer e
raccoglie le biografie di tutti gli artisti in mostra.
La mediazione culturale
Oltre alle consuete visite guidate gratuite che si svolgono ogni domenica alle 13:00, sono previste
per tutta la durata della mostra numerose attività di mediazione culturale volte a favorire la fruizione
da parte del pubblico e a trasformare la visita in un’esperienza arricchente ed emozionante.
Il programma è disponibile sul sito www.edu.luganolac.ch.
Programma espositivo
Nel 2019 il MASI sarà impegnato in importanti progetti con Musei e artisti svizzeri e internazionali.
A fianco della mostra Surrealismo Svizzera, il Museo presenta assieme al Museo nazionale di Zurigo
una mostra dedicata ai capolavori della Fondazione Gottfried Keller, la grande collezione nazionale
gestita dall’Ufficio federale della cultura (dal 24 marzo al 28 luglio 2019). Alla mostra fa seguito
Sublime (dal 25 agosto al 10 novembre 2019), un progetto espositivo che prende spunto
dall’eccezionale presenza del trittico La Natura, La Vita, La Morte di Giovanni Segantini e lo metterà in
relazione con una selezione di opere della Collezione del MASI. Il Museo ospiterà poi l’artista svizzero
Franz Gertsch, con un suo stesso progetto curatoriale (dal 12 maggio al 22 settembre 2019), e il
fotografo americano William Wegman, del quale ospita la prima tappa europea del suo ultimo
progetto Being Human (dall’8 settembre 2019 al 5 gennaio 2020).
3/10
MASI Lugano
Il Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano rappresenta il punto di arrivo di una profonda revisione
delle politiche culturali che ha portato all’unificazione del Museo Cantonale d’Arte e del Museo d’Arte
di Lugano in una sola istituzione. Il museo ha due sedi: al LAC sono proposti diversi allestimenti volti
ad approfondire l’arte del Novecento e contemporanea e le sue collezioni, a Palazzo Reali
(temporaneamente chiuso per lavori di ristrutturazione) l’attività si concentra sulla storia dell’arte del
territorio e sulla valorizzazione di nuclei specifici delle collezioni. Partner principale del MASI Lugano
è Credit Suisse, che conferma il suo storico impegno in favore dell’arte a Lugano.
Prossime esposizioni
Hodler – Segantini – Giacometti
Capolavori della Fondazione Gottfried Keller
LAC, dal 24.03 al 28.07.2019
Gertsch – Gauguin - Munch
LAC, dal 12.05 al 22.09.2019
Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini
LAC, dal 25.08 al 10.11.2019
William Wegman: Being Human
LAC, dal 08.09.2019 al 05.01.2020
09
febbraio 2019
Surrealismo Svizzera
Dal 09 febbraio al 16 giugno 2019
arte moderna
Location
MASI LUGANO
Lugano, Piazza Bernardino Luini, 6, (Lugano)
Lugano, Piazza Bernardino Luini, 6, (Lugano)
Orario di apertura
Martedì - domenica: 10:00 – 18:00
Giovedì aperto fino alle 20:00
Lunedì chiuso
Vernissage
9 Febbraio 2019, h 18
Curatore