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Susan Hiller – Social Facts
Social Facts (Fatti sociali) è il titolo scelto da Susan Hiller per la sua mostra alle OGR. Nasce da un’espressione che l’artista usa spesso per descrivere i materiali su cui basa il proprio lavoro, cioè gli artefatti culturali della nostra società.
Comunicato stampa
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Social Facts (Fatti sociali) è il titolo scelto da Susan Hiller per la sua mostra alle OGR. Nasce da un'espressione che l’artista usa spesso per descrivere i materiali su cui basa il proprio lavoro, cioè gli artefatti culturali della nostra società.
Hiller (nata nel 1940 negli USA, vive e lavora a Londra dagli anni Sessanta) è una delle artiste più influenti della sua generazione.
Con le sue pionieristiche installazioni, videoproiezioni multischermo, opere sonore, “ricerche di gruppo”, fotografie e sculture, progetti interattivi online, scritti e conferenze, Hiller focalizza da quasi cinque decenni la propria attenzione su ciò che è "altro” e spesso relegato ai margini della sfera pubblica. Hiller dice: "Ciò che m’interessa è invisibile. Non in senso letterale, ma perché nessuno vi presta attenzione e di conseguenza non si vede".
Nelle sue esplorazioni del subconscio e dell’inconscio collettivo, ha usato sogni e memorie, telepatia, scritture automatiche, canzoni di protesta, lingue scomparse, esperienze soprannaturali o visionarie, avvistamenti di oggetti volanti non identificati. È affascinata dal modo in cui la tecnologia influenza la nostra percezione del mondo e da quanto Internet sia oggi un gigantesco archivio globale di racconti, storie e confessioni.
Hiller percorre i confini tra ordinario e straordinario, credibile e incredibile, razionale e irrazionale, ma non li traccia mai. È al pubblico che spetta il compito di affrontare le contraddizioni dei nostri sistemi di valori e orientarsi secondo le proprie convinzioni - una condizione contemporanea sempre più frequente, ora che le notizie possono essere "false", i fatti possono essere "alternativi", e la comunicazione viaggia attraverso le “bolle” individuali o collettive dei social media.
Alle OGR, Hiller offre un’esperienza immersiva incentrata su un nuovo lavoro, Illuminazioni (2018, 30 minuti), una videoproiezione che riunisce i racconti orali di alcune esperienze di fenomeni luminosi misteriosi e senza spiegazione.
Hiller ha tenuto mostre personali nei più importanti musei internazionali. Tra le più rilevanti, le antologiche mid career all’ICA di Londra (1986), alla Tate Liverpool (1996) e al Moderna Museet di Stoccolma (2007); le retrospettive al Baltic, Gateshead; Museu Serralves, Porto (2004), alla Kunsthalle Basel (2005) e alla Tate Britain di Londra (2011). Ha partecipato a Documenta 13 (2012) e Documenta 14 (2017), ad Atene e Kassel. In Italia, Hiller ha esposto al Castello di Rivoli (2006, a cura di Carolyn Christov-Bakargiev) e alla Fondazione Antonio Ratti di Como (2011), dove è stata Visiting Professor.
Hiller (nata nel 1940 negli USA, vive e lavora a Londra dagli anni Sessanta) è una delle artiste più influenti della sua generazione.
Con le sue pionieristiche installazioni, videoproiezioni multischermo, opere sonore, “ricerche di gruppo”, fotografie e sculture, progetti interattivi online, scritti e conferenze, Hiller focalizza da quasi cinque decenni la propria attenzione su ciò che è "altro” e spesso relegato ai margini della sfera pubblica. Hiller dice: "Ciò che m’interessa è invisibile. Non in senso letterale, ma perché nessuno vi presta attenzione e di conseguenza non si vede".
Nelle sue esplorazioni del subconscio e dell’inconscio collettivo, ha usato sogni e memorie, telepatia, scritture automatiche, canzoni di protesta, lingue scomparse, esperienze soprannaturali o visionarie, avvistamenti di oggetti volanti non identificati. È affascinata dal modo in cui la tecnologia influenza la nostra percezione del mondo e da quanto Internet sia oggi un gigantesco archivio globale di racconti, storie e confessioni.
Hiller percorre i confini tra ordinario e straordinario, credibile e incredibile, razionale e irrazionale, ma non li traccia mai. È al pubblico che spetta il compito di affrontare le contraddizioni dei nostri sistemi di valori e orientarsi secondo le proprie convinzioni - una condizione contemporanea sempre più frequente, ora che le notizie possono essere "false", i fatti possono essere "alternativi", e la comunicazione viaggia attraverso le “bolle” individuali o collettive dei social media.
Alle OGR, Hiller offre un’esperienza immersiva incentrata su un nuovo lavoro, Illuminazioni (2018, 30 minuti), una videoproiezione che riunisce i racconti orali di alcune esperienze di fenomeni luminosi misteriosi e senza spiegazione.
Hiller ha tenuto mostre personali nei più importanti musei internazionali. Tra le più rilevanti, le antologiche mid career all’ICA di Londra (1986), alla Tate Liverpool (1996) e al Moderna Museet di Stoccolma (2007); le retrospettive al Baltic, Gateshead; Museu Serralves, Porto (2004), alla Kunsthalle Basel (2005) e alla Tate Britain di Londra (2011). Ha partecipato a Documenta 13 (2012) e Documenta 14 (2017), ad Atene e Kassel. In Italia, Hiller ha esposto al Castello di Rivoli (2006, a cura di Carolyn Christov-Bakargiev) e alla Fondazione Antonio Ratti di Como (2011), dove è stata Visiting Professor.
29
marzo 2018
Susan Hiller – Social Facts
Dal 29 marzo al 24 giugno 2018
arte contemporanea
Location
OGR – OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI
Torino, Corso Castelfidardo, 22, (Torino)
Torino, Corso Castelfidardo, 22, (Torino)
Biglietti
8 euro
Orario di apertura
Da giovedì a domenica: 11:00 - 19:00 Venerdì: 11:00 - 20:00
Vernissage
29 Marzo 2018, h 19
Autore
Curatore