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Susanna Debernardi – Un mezzo elastico per potersi propagare
Susanna Debernardi, alla sua prima personale presso la galleria Magrorocca, espone il suo ultimo ciclo di opere, dove il tema dell’acqua fa da filo conduttore.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
« 1450: i metri al secondo che percorre il suono in un mezzo elastico come l¹acqua.
1450: le piastrelle (10x10) di una stanza da bagno.
La relazione é flebile, ma si incide profonda e precisa, come il solco che definisce il contorno netto di una piastrella 10x10, un¹ossessione che si ripete 1450 volte invariata e bianca.»
S.D.
Susanna Debernardi, alla sua prima personale presso la galleria Magrorocca, espone il suo ultimo ciclo di opere, dove il tema dell¹acqua fa da filo conduttore.
Si tratta di una serie di tavole, realizzate a grafite e tempera, e di un¹installazione dove fotografie e disegni si alternano a ricoprire una parete.
L¹acqua entra in questione non tanto come elemento naturale quanto come sostanza, mezzo, soluzione in cui le particelle, i frammenti di un¹esistenza si trovano in sospensione. Particelle che si identificano con gli indefiniti campi bianchi delle piastrelle 10x10, caselle vuote che delimitano la superficie interna del volume di una stanza da bagno.
Le figure che compaiono nelle tavole di Susanna Debernardi sono colte in questo momento di sospensione, nell¹estraneità al mondo esterno, che é propria dell¹intimità di una vasca da bagno, piuttosto che delle acquee estranee di una piscina.
In questo mezzo il suono della vita é paradossalmente assente in quanto accelerato al massimo. La condensazione, il collasso delle emozioni: la catarsi.
Tutto nell¹acqua é denso e diluito allo stesso tempo.
1450: le piastrelle (10x10) di una stanza da bagno.
La relazione é flebile, ma si incide profonda e precisa, come il solco che definisce il contorno netto di una piastrella 10x10, un¹ossessione che si ripete 1450 volte invariata e bianca.»
S.D.
Susanna Debernardi, alla sua prima personale presso la galleria Magrorocca, espone il suo ultimo ciclo di opere, dove il tema dell¹acqua fa da filo conduttore.
Si tratta di una serie di tavole, realizzate a grafite e tempera, e di un¹installazione dove fotografie e disegni si alternano a ricoprire una parete.
L¹acqua entra in questione non tanto come elemento naturale quanto come sostanza, mezzo, soluzione in cui le particelle, i frammenti di un¹esistenza si trovano in sospensione. Particelle che si identificano con gli indefiniti campi bianchi delle piastrelle 10x10, caselle vuote che delimitano la superficie interna del volume di una stanza da bagno.
Le figure che compaiono nelle tavole di Susanna Debernardi sono colte in questo momento di sospensione, nell¹estraneità al mondo esterno, che é propria dell¹intimità di una vasca da bagno, piuttosto che delle acquee estranee di una piscina.
In questo mezzo il suono della vita é paradossalmente assente in quanto accelerato al massimo. La condensazione, il collasso delle emozioni: la catarsi.
Tutto nell¹acqua é denso e diluito allo stesso tempo.
16
marzo 2004
Susanna Debernardi – Un mezzo elastico per potersi propagare
Dal 16 marzo al 24 aprile 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA MAGROROCCA
Milano, Largo Fra' Paolo Bellintani, 2, (Milano)
Milano, Largo Fra' Paolo Bellintani, 2, (Milano)
Orario di apertura
10.00/12.30 - 15.30/19.30
lunedì e festivi chiuso
Vernissage
16 Marzo 2004, ore 18.30