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Svegliati
L’artista spagnola Yolanda Domínguez presenta per la prima volta in Italia una selezione dei suoi più riusciti progetti e una speciale performance appositamente ideata per l’occasione
Comunicato stampa
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Nata a Madrid nel 1977, è conosciuta, a livello internazionale (il video della performance "Poses" è stato cliccato su Youtube più di 700.000 volte!) per le sue polemiche e sorprendenti azioni che si sviluppano nello spazio pubblico e che hanno sempre come obiettivo dichiarato quello di suscitare una critica sociale.
Yolanda ricrea delle situazioni - altamente sarcastiche ed ironiche - in cui lo spettatore si trova, suo malgrado, coinvolto e ne diventa così protagonista. Si tratta di progetti che non possono lasciare emotivamente indifferenti, tanto più che affrontando tematiche estremamente attuali come il conflitto di genere o il ruolo delle donna nella società contemporanea. Rivolte sia a uomini che a donne, incitano al dibattito e al confronto e, trascendono l'ambito delle galleria e dei musei, hanno generato accese discussioni in diversi mezzi di comunicazione come la rete, la televisione, la radio e i giornali. In questo senso, resta emblematica l'azione sviluppata a Madrid nel 2010 quando, con una telecamera, l’artista riprese la reazione della gente davanti a un'attrice che - interamente vestita con prodotti e accessori Louis Vuitton - chiedeva l'elemosina per poter comprare un vestito Chanel proprio sulla porta di una boutique della marca stessa.
Altrettando paradigmatico è il progetto del “Poses” (2011) che Michele Smargiassi - giornalista e fine intenditore di fotografia per La Repubblica – definisce, nel suo articolo intitolato “Le Belle Statuine si Ribellano”, come “una critica diretta beffarda e performativa dell’assurdità dei modelli glamour” e che così perfettamente sintetizza: ”Yolanda è andata in giro per le strade di Madrid chiedendo alle passanti di farsi fotografare, in mezzo alla strada, nelle stesse pose delle modelle neo-languide delle riviste di moda. L’effetto è una strepitosa, esilarante valanga di sarcasmo. Le belle statuine si ribellano, fanno il verso alle fatine seducenti e grottesche, si riprendono la bellezza e la levità dei loro corpi ordinari, del loro star bene nei propri panni non taglia 48”. Le fotografie di Yolanda in questo senso offrono una riflessione sulla fotografia stessa, trasformandosi in una sorta di antidoto alla fotografia.
Ciuco Gutiérrez, artista, curatore e direttore del Master in Fotografia Concettuale e Artistica dell’EFTI di Madrid dichiara: “L'analisi che propone Yolanda è, per certi versi, sconvolgente: o prendiamo davvero coscienza della direzione verso cui ci stiamo incamminando come esseri umani o finiremo per trasformarci in mere e patetiche caricature di quello che invece dovremmo essere”.
Yolanda ricrea delle situazioni - altamente sarcastiche ed ironiche - in cui lo spettatore si trova, suo malgrado, coinvolto e ne diventa così protagonista. Si tratta di progetti che non possono lasciare emotivamente indifferenti, tanto più che affrontando tematiche estremamente attuali come il conflitto di genere o il ruolo delle donna nella società contemporanea. Rivolte sia a uomini che a donne, incitano al dibattito e al confronto e, trascendono l'ambito delle galleria e dei musei, hanno generato accese discussioni in diversi mezzi di comunicazione come la rete, la televisione, la radio e i giornali. In questo senso, resta emblematica l'azione sviluppata a Madrid nel 2010 quando, con una telecamera, l’artista riprese la reazione della gente davanti a un'attrice che - interamente vestita con prodotti e accessori Louis Vuitton - chiedeva l'elemosina per poter comprare un vestito Chanel proprio sulla porta di una boutique della marca stessa.
Altrettando paradigmatico è il progetto del “Poses” (2011) che Michele Smargiassi - giornalista e fine intenditore di fotografia per La Repubblica – definisce, nel suo articolo intitolato “Le Belle Statuine si Ribellano”, come “una critica diretta beffarda e performativa dell’assurdità dei modelli glamour” e che così perfettamente sintetizza: ”Yolanda è andata in giro per le strade di Madrid chiedendo alle passanti di farsi fotografare, in mezzo alla strada, nelle stesse pose delle modelle neo-languide delle riviste di moda. L’effetto è una strepitosa, esilarante valanga di sarcasmo. Le belle statuine si ribellano, fanno il verso alle fatine seducenti e grottesche, si riprendono la bellezza e la levità dei loro corpi ordinari, del loro star bene nei propri panni non taglia 48”. Le fotografie di Yolanda in questo senso offrono una riflessione sulla fotografia stessa, trasformandosi in una sorta di antidoto alla fotografia.
Ciuco Gutiérrez, artista, curatore e direttore del Master in Fotografia Concettuale e Artistica dell’EFTI di Madrid dichiara: “L'analisi che propone Yolanda è, per certi versi, sconvolgente: o prendiamo davvero coscienza della direzione verso cui ci stiamo incamminando come esseri umani o finiremo per trasformarci in mere e patetiche caricature di quello che invece dovremmo essere”.
04
ottobre 2012
Svegliati
Dal 04 ottobre al 15 novembre 2012
fotografia
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
ROJO ARTSPACE
Milano, Via Giovanni Battista Piranesi, 12, (Milano)
Milano, Via Giovanni Battista Piranesi, 12, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 9.30-12.30 e 14.00-18.00
Vernissage
4 Ottobre 2012, ore 18.30
Autore
Curatore