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Sveva Angeletti – Self Portrait
Sveva Angeletti, giovane artista (1991) laureanda alla Rufa (Rome University of Fine Arts), sembra già avere le idee chiare sul suo lavoro. Scienza tecnologica, innovazione; la cultura visiva ha aperto strade nuove nel linguaggio espressivo e Sveva corre su questo filo della creatività che si inoltra nel profondo della verità. Le immagini aiutano a riflettere sul tempo, ad osservare in maniera più intensa “emozionando” anche il corpo, il respiro, il battito che si trasformano in colore, luce e suono
Comunicato stampa
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"Fare video è come dipingere, fermiamo immagini in movimento. L’artista, che usi i pennelli o la tecnologia, è per me uno sciamano, un mago. Cattura l’energia e riesce a comunicarla in una sorta di neoumanesimo.... si sta ricreando l’umanesimo non solo nell’arte, ma nel mondo."
Cito Bill Viola, perché oltre ad essere uno dei più grandi (indiscutibile) artisti al mondo, sintetizza esattamente la videoart. In una quarantina di anni (pochi per l’intera storia dell’arte), questa modalità espressiva, ha cambiato i confini della creazione contemporanea, e con il digitale si è modificata la percezione del vero o verosimile fra reale e artificiale. In libera e costante evoluzione ed in sincronia con le nuove scoperte tecnologiche, ha allargato l'orizzonte del visibile e ridefinito i rapporti tra il pubblico ed il sistema dell'arte.
Sveva Angeletti giovane artista (1991) laureanda alla Rufa (Rome University of Fine Arts), sembra già avere le idee chiare sul suo lavoro. Scienza tecnologica, innovazione; la cultura visiva ha aperto strade nuove nel linguaggio espressivo e Sveva corre su questo filo della creatività che si inoltra nel profondo della verità. Le immagini aiutano a riflettere sul tempo, ad osservare in maniera più intensa 'emozionando' anche il corpo, il respiro, il battito che si trasformano in colore, luce e suono.
Questa per ora la sua ricerca, il messaggio, se proprio ci deve essere, arriva attraverso uno
strumento che l’aiuta nella conoscenza della materia, della carne, della pelle; corporeità
tradotta in figurazioni, diagrammi e toni.
Un pensiero visuale il suo, perfettamente in linea con il Festival che la ospita, Medioera e la cultura digitale.
Serena Achilli
Cito Bill Viola, perché oltre ad essere uno dei più grandi (indiscutibile) artisti al mondo, sintetizza esattamente la videoart. In una quarantina di anni (pochi per l’intera storia dell’arte), questa modalità espressiva, ha cambiato i confini della creazione contemporanea, e con il digitale si è modificata la percezione del vero o verosimile fra reale e artificiale. In libera e costante evoluzione ed in sincronia con le nuove scoperte tecnologiche, ha allargato l'orizzonte del visibile e ridefinito i rapporti tra il pubblico ed il sistema dell'arte.
Sveva Angeletti giovane artista (1991) laureanda alla Rufa (Rome University of Fine Arts), sembra già avere le idee chiare sul suo lavoro. Scienza tecnologica, innovazione; la cultura visiva ha aperto strade nuove nel linguaggio espressivo e Sveva corre su questo filo della creatività che si inoltra nel profondo della verità. Le immagini aiutano a riflettere sul tempo, ad osservare in maniera più intensa 'emozionando' anche il corpo, il respiro, il battito che si trasformano in colore, luce e suono.
Questa per ora la sua ricerca, il messaggio, se proprio ci deve essere, arriva attraverso uno
strumento che l’aiuta nella conoscenza della materia, della carne, della pelle; corporeità
tradotta in figurazioni, diagrammi e toni.
Un pensiero visuale il suo, perfettamente in linea con il Festival che la ospita, Medioera e la cultura digitale.
Serena Achilli
30
aprile 2014
Sveva Angeletti – Self Portrait
Dal 30 aprile al 04 maggio 2014
arte contemporanea
Location
PALAZZO DEI PRIORI
Viterbo, Piazza Plebiscito, (Viterbo)
Viterbo, Piazza Plebiscito, (Viterbo)
Vernissage
30 Aprile 2014, h 16
Sito web
www.medioera.it
Autore
Curatore