Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Sveva Taverna – Radici 2.0. Evoluzione di un progetto sulla Sardegna
La mostra Radici di Sveva Taverna, presentata per la prima volta nell’ambito di FotoGrafia Festival Internazionale di Roma, ed aggiornata di nuove foto e di nuove angolazioni interpretative, racconta il mistero di un piccolo mondo antico che sta scomparendo, attraverso i volti e i corpi di donne dell’entroterra sardo, assorte nella propria dimensione quotidiana, che paiono esser giunte sino a noi dopo aver attraversato i secoli. Immagini in bianco e nero, che portano il segno della poetica pasoliniana e dello stile granitico di Salvatore Niffoi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Secondo appuntamento della stagione espositiva del 2010 INSIDE ART a cura di Christian Omodeo per NUfactory www.nufactory.it
La mostra Radici di Sveva Taverna, presentata per la prima volta nell’ambito di FotoGrafia Festival Internazionale di Roma, ed aggiornata di nuove foto e di nuove angolazioni interpretative, racconta il mistero di un piccolo mondo antico che sta scomparendo, attraverso i volti e i corpi di donne dell’entroterra sardo, assorte nella propria dimensione quotidiana, che paiono esser giunte sino a noi dopo aver attraversato i secoli. Immagini in bianco e nero, che portano il segno della poetica pasoliniana e dello stile granitico di Salvatore Niffoi.
"A me la gente piace guardarla in faccia, entrargli dentro come un fulmine a bocca aperta."
Salvatore Niffoi, “La vedova scalza”.
Esiste una normalità che sta scomparendo.
È la normalità di un mondo contadino, arcaico, ancestrale, per il quale si è battuto strenuamente il nostro ‘vate di carne’ del Novecento, Pier Paolo Pasolini, e che ancora sopravvive, nonostante le violente maree di un tempo in ebollizione.
La mostra vuole essere il racconto delle potenzialità umane che questo universo ha saputo esprimere e fa parte di un progetto di ampio respiro teso a documentare le ultime tracce dei popoli ‘vinti’ dalla Storia.
Terra di elezione: la Sardegna aspra e selvaggia dell’entroterra, ritratta attraverso i volti e i corpi delle sue donne, assorte nella propria dimensione quotidiana, che paiono esser giunte sino a noi dopo aver attraversato i secoli.
Susan Sontag ha illuminato il senso della fotografia come arte in grado di dar voce a questa realtà affermando:
“Ogni fotografia è un memento mori. Fare una fotografia significa partecipare della mortalità, della vulnerabilità e della mutabilità di un’altra persona.”
Le immagini scelte aspirano a rendere visibili frammenti di verità che attraversano i nostri giorni come lampi improvvisi e che, senza la fotografia, si perderebbero nel nulla.
BIO ARTISTA
Sveva Taverna ha 29 anni, è romana, si è laureata con lode in Lettere, indirizzo Storia dell’arte moderna (vecchio ordinamento) all’Università RomaTre con una tesi su Pasolini: Tra sacro e profano: Pier Paolo Pasolini e le arti figurative.
Ha collaborato ai Toscana Photographic Workshop come assistente di fotografi di fama internazionale tra i quali Michael Ackerman (Vu), David Alan Harvey (Magnum) e Michael Yamashita (National Geographic).
Ha lavorato come fotografa di scena per il Teatro Palladium e le sue foto sono state pubblicate dall’Università RomeTre. Suoi lavori fotografici sono apparsi sui mensili “Archeo” e “PrimaFila”.
Ha partecipato alla mostra itinerante e collettiva: "Sardegna. Un altro pianeta" con Franco Fontana e Paolo Bianchi, a cura di Cristiana Collu (Direttore del MaN, Museo d'arte di Nuoro), sponsorizzata dalla Regione Sardegna (2008-2009).
Già inserita in FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma, la mostra Radici curata da Arturo Mazzarella, (Presidente del DAMS RomaTre) è stata recensita da Cecilia Cirenei (La Repubblica), Renato Minore (Il Messaggero), Rossana Calbi (MarteLive).
NUfactory è un’associazione culturale nata nel 2006 con l’intento di valorizzare i fermenti artistici presenti sul territorio cittadino attraverso una formula innovativa e in continua evoluzione, lontano da schemi di proposta culturale convenzionali, ma cercando nuove proposte rivolte ad un target, giovane, interessato e che non ama sentirsi catalogato.
Nel corso dei suoi due anni NUfactory ha portato i suoi format in alcuni dei centri aggregativi più significativi della scena romana: Angelo Mai, Brancaleone, Crudo Roma, Hotel Boscolo Borromini, Rialtosantambrogio, Spazio Novecento, Teatro Palladium.
La stagione espositiva dell’anno 2009/2010 è intitolata INSIDE ART e si svolgerà tra il foyer del Teatro Palladium, gli spazi espositivi del Brancaleone e la galleria RGB46 di Testaccio.
La mostra Radici di Sveva Taverna, presentata per la prima volta nell’ambito di FotoGrafia Festival Internazionale di Roma, ed aggiornata di nuove foto e di nuove angolazioni interpretative, racconta il mistero di un piccolo mondo antico che sta scomparendo, attraverso i volti e i corpi di donne dell’entroterra sardo, assorte nella propria dimensione quotidiana, che paiono esser giunte sino a noi dopo aver attraversato i secoli. Immagini in bianco e nero, che portano il segno della poetica pasoliniana e dello stile granitico di Salvatore Niffoi.
"A me la gente piace guardarla in faccia, entrargli dentro come un fulmine a bocca aperta."
Salvatore Niffoi, “La vedova scalza”.
Esiste una normalità che sta scomparendo.
È la normalità di un mondo contadino, arcaico, ancestrale, per il quale si è battuto strenuamente il nostro ‘vate di carne’ del Novecento, Pier Paolo Pasolini, e che ancora sopravvive, nonostante le violente maree di un tempo in ebollizione.
La mostra vuole essere il racconto delle potenzialità umane che questo universo ha saputo esprimere e fa parte di un progetto di ampio respiro teso a documentare le ultime tracce dei popoli ‘vinti’ dalla Storia.
Terra di elezione: la Sardegna aspra e selvaggia dell’entroterra, ritratta attraverso i volti e i corpi delle sue donne, assorte nella propria dimensione quotidiana, che paiono esser giunte sino a noi dopo aver attraversato i secoli.
Susan Sontag ha illuminato il senso della fotografia come arte in grado di dar voce a questa realtà affermando:
“Ogni fotografia è un memento mori. Fare una fotografia significa partecipare della mortalità, della vulnerabilità e della mutabilità di un’altra persona.”
Le immagini scelte aspirano a rendere visibili frammenti di verità che attraversano i nostri giorni come lampi improvvisi e che, senza la fotografia, si perderebbero nel nulla.
BIO ARTISTA
Sveva Taverna ha 29 anni, è romana, si è laureata con lode in Lettere, indirizzo Storia dell’arte moderna (vecchio ordinamento) all’Università RomaTre con una tesi su Pasolini: Tra sacro e profano: Pier Paolo Pasolini e le arti figurative.
Ha collaborato ai Toscana Photographic Workshop come assistente di fotografi di fama internazionale tra i quali Michael Ackerman (Vu), David Alan Harvey (Magnum) e Michael Yamashita (National Geographic).
Ha lavorato come fotografa di scena per il Teatro Palladium e le sue foto sono state pubblicate dall’Università RomeTre. Suoi lavori fotografici sono apparsi sui mensili “Archeo” e “PrimaFila”.
Ha partecipato alla mostra itinerante e collettiva: "Sardegna. Un altro pianeta" con Franco Fontana e Paolo Bianchi, a cura di Cristiana Collu (Direttore del MaN, Museo d'arte di Nuoro), sponsorizzata dalla Regione Sardegna (2008-2009).
Già inserita in FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma, la mostra Radici curata da Arturo Mazzarella, (Presidente del DAMS RomaTre) è stata recensita da Cecilia Cirenei (La Repubblica), Renato Minore (Il Messaggero), Rossana Calbi (MarteLive).
NUfactory è un’associazione culturale nata nel 2006 con l’intento di valorizzare i fermenti artistici presenti sul territorio cittadino attraverso una formula innovativa e in continua evoluzione, lontano da schemi di proposta culturale convenzionali, ma cercando nuove proposte rivolte ad un target, giovane, interessato e che non ama sentirsi catalogato.
Nel corso dei suoi due anni NUfactory ha portato i suoi format in alcuni dei centri aggregativi più significativi della scena romana: Angelo Mai, Brancaleone, Crudo Roma, Hotel Boscolo Borromini, Rialtosantambrogio, Spazio Novecento, Teatro Palladium.
La stagione espositiva dell’anno 2009/2010 è intitolata INSIDE ART e si svolgerà tra il foyer del Teatro Palladium, gli spazi espositivi del Brancaleone e la galleria RGB46 di Testaccio.
22
febbraio 2010
Sveva Taverna – Radici 2.0. Evoluzione di un progetto sulla Sardegna
Dal 22 febbraio al 15 marzo 2010
fotografia
Location
TEATRO PALLADIUM
Roma, Piazza Bartolomeo Romano, 8, (Roma)
Roma, Piazza Bartolomeo Romano, 8, (Roma)
Biglietti
su prenotazione
Vernissage
22 Febbraio 2010, ore 18
Sito web
www.nufactory.it
Autore
Curatore