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Svoboda
Un tentativo di indagare, attraverso opere site specific di dodici artisti, il concetto di libertà in Russia, inteso nei suoi molteplici aspetti filosofico, etico e spaziale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione del 2011, anno della cultura e della lingua russa in Italia e della cultura e della lingua italiana in Russia,
Spazio Carbonesi presenta Svoboda, mostra collettiva di arte contemporanea russa a cura di Daria Khan dal 28
gennaio al 27 febbraio 2011.
Svoboda significa 'libertà' in russo – ma scritta in caratteri latini perde il compimento del suo significato e diventa
solo una parola. E’ una metafora per la percezione della libertà in Russia, la combinazione di lettere distinte che
trasforma il concetto in astrazione: la parola è ancora lì, ma il suo significato è scivolato via.
In mostra a Bologna, nella cornice dello storico Palazzo Zambeccari, opere site specific di dodici artisti interpreti di
quella generazione che ha vissuto i recenti conflitti tra le élite artistica e la classe dirigente in Russia che hanno
toccato la questione del coinvolgimento politico e religioso degli artisti e della loro responsabilità etica.
L’indagine di Svoboda si concentra sul concetto di liberta spaziale, associata alla possibilità oggettiva di viaggiare ma
soprattutto al superamento virtuale dello spazio, per esplorare l'interazione tra spazio e arte, attraverso un viaggio nel
panorama artistico contemporaneo della Russia, Paese che sempre più appare destinato a irrompere sulla scena
internazionale.
L'incompiutezza del restauro di Spazio Carbonesi aggiunge libertà all'interferenza spaziale e all'esperimento d'arte,
offrendo l'opportunità ad ogni artista di creare un'opera site‐specific ricorrendo, in totale autonomia, a diversi media
espressivi.
Le installazioni di Kirill Ass & Anna Ratafieva, per esempio, nascono da riflessioni sullo spazio: i lavori presentano
luoghi remoti, ormai spopolati e in rovina, che gli artisti vogliono richiamare all’attenzione dello spettatore
ripopolandoli di nuova vita. Yuri Avvakumov lavora già dagli anni ’80 sul tema della “paper architecture”, concetto
che ha personalmente reinterpretato per descrivere i progetti edilizi sovietici che non furono mai realizzati.
Maxim Ksuta, invece, ricorre all’uso di pittura, fotografia e video per cercare di distruggere e ricreare la realtà che
conosciamo svelandone il significato nascosto. Rostan Tavasiev si avvale dell’uso del suo alterego, un pupazzo di
peluche che simboleggia la fanciullezza e la purezza dell’infanzia. Yulia Zastava, invece, lavora prevalentemente con
i colori acrilici, creando figure bellissime e allo stesso tempo inquietanti facendo leva sull’inconscio di ciascuno.
Il metallo, invece, è il materiale prediletto di Anya Zholud che da vita ad installazioni trasparenti ed effimere.
Roman Sakin si interroga sul concetto di bellezza e sulla possibilità di modificare i luoghi in cui viviamo inserendovi
forme ed oggetti inusuali; Alexander Brodsky, si concentra sui confini tra lo spazio e l’architettura; Peter Belyi da
spazio all’imponenza fisica e alla materialità nelle sue opere monumentali; Dmitry Gutov, famoso per le sue idee sul
marxismo, propone fragili costruzioni metafisiche. Irina Korina infine crea installazioni ricche di allusioni che invitano
lo spettatore a differenti percezioni.
A Spazio Carbonesi ogni progetto sarà quindi espressione della percezione di libertà per ogni artista. SVOBODA
ARTIST’S CV
Yuri Avvakumov –
IT architetto, artista, curatore. Nel 1984 - ha riformulato il termine "architettura di carta"per descrivere i progetti architettonici utopici dello stato sovietico negli anni '80 - progetti di costruzione idealistica che non sono mai stati effettivamente costruiti. Dai primi anni '80 Avvakumov ha organizzato mostre di architettura di carta a Mosca. Ha collaborato e collabora attualmente con l'eredità della avanguardia russa. Nel 1996 e nel 2003 Avvakumov ha partecipato alla Biennale di Venezia.
Le sue opere sono nelle collezioni del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, alla State Tretyakov Gallery di Mosca e al Victoria and Albert Museum di Londra.
EN architect, artist, curator. In 1984 – he reframed the term “paper architecture” to describe the utopian architectural projects of the 1980s Soviet state – idealistic building designs that were never actually erected. Since the early 80s Avvakumov has been organizing exhibitions of paper architecture in Moscow. He has worked and currently works with the heritage of the Russian Avant-garde. In 1996 and 2003 Avvakumov participated in the Venice Biennale. His works are in the collections of State Russian Museum, St. Petersburg, State Tretyakov Gallery Moscow and the Victoria and Albert Museum, London.
Kiril Ass + Anna Ratafieva
IT artisti che lavorano in tandem. Lavorano principalmente con le installazioni. Correlate al tema dello spazio, si riferiscono a categorie come la memoria e l'associazione, immergendo lo spettatore in un mondo ricreato che con nostalgia e vagamenete somiglia alla realtà.
Ass + Ratafieva hanno partecipato alla Terza Biennale di Mosca, esposto al Museo di Architettura di Mosca ed hanno avuto una mostra personale presso la Galleria Nina Lumer di Milano nel 2010.
EN artists working in tandem. They work mainly with installations. Concerned with space, they refer to such categories as memory and association, immersing the viewer in a recreated world nostalgic and vaguely resembling reality.
Ass + Ratafieva were participants of the Third Moscow Biennale, exhibited at Moscow Museum of Architecture and had a personal show at the Nina Lumer Gallery in Milan, 2010.
Peter Belyi
IT artista che lavora con materiali poveri: legno, metallo, cemento. Compone le sue installazioni di frammenti di realtà russa degli anni '70-'80 ', dove tutti i materiali diventano una forza generatrice per plasmare lo spazio e creare stati emotivi.
Le sue opere sono nelle collezioni del Museo di Stato Russo, San Pietroburgo, del Victoria and Albert Museum, Londra e della Margulis Collection, Miami.
EN artist working with rough materials: wood, metal, cement. He composes installations out of the fragments of Russian 70-80s’ reality where all the material becomes a generating force for shaping the space and creation of emotional states.
His works are in the collections of State Russian Museum, St. Petersburg, the Victoria and Albert Museum, London and Margulis Collection, Miami.
Alexander Brodsky
IT architetto di fama internazionale e un noto artista. Lavora con installazioni architettoniche, indagando i confini tra arte e spazio. Attualmente partecipa a una mostra di arte contemporanea russa al Louvre.
Le sue opere sono nelle collezioni del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, al Museo Pushkin di Belle Arti, Mosca; e al MOMA di New York.
EN is an architect of international reputation and an artist of note. He works with architectural installations, investigating the boundaries between art and space. Currently he is participating in an exhibition of Russian Contemporary Art in the Louvre.
His works are in the collections of the State Russian Museum St. Petersburg; the Pushkin Museum of Fine Arts, Moscow; MOMA New York.
Dmitry Gutov
IT è un artista, che trae ispirazione dagli stimoli artistici della sinistra internazionale del "breve secolo ventesimo". Lavora principalmente con ferro saldato e la pittura. Gutov ha partecipato a mostre alla State Tretyakov Gallery, di Mosca, alla 52 Biennale di Venezia, Venezia, a Documenta 12, Kassel, e alla Triennale in Giappone. Sue opere sono attualmente in mostra al Louvre per una mostra di arte contemporanea russa.
EN is an artist, continuing to be inspired by artistic stimulus of the international left of the “shorter twentieth century”. He works mainly with iron welding and painting. Gutov participated in the exhibitions at State Tretyakov Gallery, Moscow; 52nd Venice Biennale, Venice; Documenta 12, Kassel; Art Triennial (Japan). Gutov’s work is currently on show in the Louvre at an exhibition of Russian Contemporary Art there.
Ira Korina –
IT artista che lavora con installazioni. Realizza forme solenni con la parvenza di materiali preziosi, utilizzando frammenti di realtà grezza.
Ha partecipato al Padiglione Russo alla Biennale di Venezia Venezia nel 2009 e a Futurologia / Russia utopie al Garage CCC di Mosca nel 2010.
Ha Avuto mostre personali presso il Mosca MOMA (2009); e alla XL Gallery di Mosca (1999, 2000, 2001, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009).
EN artist working with installations. She makes solemn forms with the semblance of precious materials, using snatches of unpolished reality.
Participated in the Venice Biennale Russian Pavillon in 2009 and Futurologia/Russia Utopias in the Garage CCC Moscow in 2010.
Had solo exhibitions at Moscow MOMA (2009); XL Gallery Moscow (1999, 2000, 2001, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009).
Maxim Ksuta –
IT artista, lavora con diversi media: pittura, fotografia, video e testo. Il suo metodo è basato sulla decostruzione e la ricreazione della realtà, che rivelano un immaginario nascosto.
Mostre personali: galleria Aidan di Mosca - 1997: : Dance, Love, Purity; 1999: Cosmoscopia; 2004: Cosmoscopia in azione. Alla Galleria Triumph Mosca - 2007: Out of Eden, 2008 Automatic Letter.
artist, works in diverse medias: painting, photograph, video and text. His artistic method is based on the deconstruction and recreation of reality and revealing a hidden imagery.
Personal exhibitions: At the Aidan Gallery Moscow - 1997: Dance, Love, Purity; 1999: Cosmoscopia; 2004: Cosmoscopia in Action. At the Triumph Gallery Moscow – 2007: Out of Eden; 2008: Automatic Letter.
Misha Most –
IT artista che lavora con la pittura e l'installazione indagando sulle questioni del mondo moderno e della società. Ha un background di artista di graffiti di strada.
Mostre personali: 2007: No Future For… San Pietroburgo Globus Gallery; 2010: Azerbaijan The News a Baku KichikalArt,.
Ha partecipato alla Moscow 2008 Young Art Biennale: Stop! Who’s Coming?
Ha fatto «WC» - progetto non-commerciale all'interno della fiera CosMoscow Art Fair nel 2010.
EN artist working with painting and installation investigating the issues of modern world and society. The artist’s background is street graffiti.
Personal Exhibitions: 2007: No Future For… at the Globus Gallery Saint Petersburg; 2010: The News at the KichikalArt Baku, Azerbaijan.
Most participated in the 2008 Moscow Young Art Biennale: Stop! Who’s Coming?
He made «WC» - non-commercial project inside CosMoscow Art Fair in 2010.
Roman Sakin –
IT artista, realizza con la statica e la cinetica realizzando sculture minimali, la sperimentando interventi con lo spazio. Mette in dubbio l'idea della bellezza e la possibilità di modificare l'ambiente abituale con improvvise forme apparentemente inadatte.
Mostre personali: 2009: :Elementary Particles (performance), Vinzavod Art Centre, Mosca, 2008: Foresta, Mosca MOMA;
Sakin ha partecipato alla Moscow 2008 Young Art Biennale: Stop! Who’s Coming? Nel 2010 Sakin ha preso parte alla Mediations Biennale a Poznan, in Polonia.
EN artist, working with static and kinetic minimal sculpture, experimenting with spatial intervention. He questions the notion of beauty and the possibility to change the habitual environment with sudden seemingly unsuitable forms.
Personal exhibitions: 2009: Elementary Particles (performance), Vinzavod Art Centre, Moscow; 2008: Forest, Moscow MOMA;
Sakin participated in the 2008 Moscow Young Art Biennale: Stop! Who’s Coming? In 2010 Sakin took part in the Mediations Biennale in Poznan, Poland.
Rostan Tavasiev
IT artista, il cui principale e strumento artistico è il peluche che rappresenta l'alter ego dell'artista. Secondo l'artista, la gente preferisce credere a un giocattolo, in quanto incarna l'infanzia con la sua percezione pura e voce sincera.
Mostre personali: alla galleria di Stato Tret'jakov, Mosca - 2005: The Wall; At the Aidan gallery, Moscow – 2006: Poppycock; 2009: Milky Way; at the Rabouan–Moussion gallery, Paris – 2007 New Heroism.
EN – artist, whose main image and artistic instrument is the soft toy which represents the artist’s alter ego. According to the artist, people would rather believe a toy, as it embodies childhood with its pure perception and sincere voice.
Personal exhibitions: At State Tretyakov gallery, Moscow – 2005: The Wall;
At the Aidan gallery, Moscow – 2006: Poppycock; 2009: Milky Way;
at the Rabouan–Moussion gallery, Paris – 2007 New Heroism.
Julia Zastava –
IT artista, lavora principalmente con la pittura e il video. Le sue immagini, con la sua bellezza onirica, affascinano e inquietano, sconfinando in un territorio del subcosciente e di uno stato modificato di mente.
Tra le sue mostre personali: at Paperworks Gallery, Moscow - 2007: Estrangement, 2007: Interrupted evening, 2009: Two Lollipops in the Mouth. At the Globe Gallery, Saint Petersburg - 2008 Dear darkness
En artist, working mainly with painting and video. Her imagery, with its dreamlike beauty, fascinating and disturbing, often enters a territory of the subconscious and modified state of mind.
Zastava had the following personal exhibitions: at Paperworks Gallery, Moscow - 2007: Estrangement, 2007: Interrupted evening, 2009: Two Lollipops in the Mouth. At the Globe Gallery, Saint Petersburg - 2008 Dear darkness.
Anya Zholud –
IT artista, il cui principale media è il metallo. I suoi oggetti nascono dai suoi disegni, creando un effimero mondo nella sua trasparenza e senza compromessi nella precisione dei contorni.
Nel 2009 Zholud ha partecipato alla 53 Biennale di Venezia, Ha tenuto una mostra personale al Museo Russo di San Pietroburgo nel 2008.
EN artist, whose main artistic media is metal. Her metal welding objects, originating from her drawings, form a world ephemeral in its transparency and uncompromising in the precision of the contours.
In 2009 Zholud participated at The Biennale di Venezia, 53rd International Art Exhibition. She had a personal show in The Russian Museum in St. Petersburg in 2008.
Spazio Carbonesi presenta Svoboda, mostra collettiva di arte contemporanea russa a cura di Daria Khan dal 28
gennaio al 27 febbraio 2011.
Svoboda significa 'libertà' in russo – ma scritta in caratteri latini perde il compimento del suo significato e diventa
solo una parola. E’ una metafora per la percezione della libertà in Russia, la combinazione di lettere distinte che
trasforma il concetto in astrazione: la parola è ancora lì, ma il suo significato è scivolato via.
In mostra a Bologna, nella cornice dello storico Palazzo Zambeccari, opere site specific di dodici artisti interpreti di
quella generazione che ha vissuto i recenti conflitti tra le élite artistica e la classe dirigente in Russia che hanno
toccato la questione del coinvolgimento politico e religioso degli artisti e della loro responsabilità etica.
L’indagine di Svoboda si concentra sul concetto di liberta spaziale, associata alla possibilità oggettiva di viaggiare ma
soprattutto al superamento virtuale dello spazio, per esplorare l'interazione tra spazio e arte, attraverso un viaggio nel
panorama artistico contemporaneo della Russia, Paese che sempre più appare destinato a irrompere sulla scena
internazionale.
L'incompiutezza del restauro di Spazio Carbonesi aggiunge libertà all'interferenza spaziale e all'esperimento d'arte,
offrendo l'opportunità ad ogni artista di creare un'opera site‐specific ricorrendo, in totale autonomia, a diversi media
espressivi.
Le installazioni di Kirill Ass & Anna Ratafieva, per esempio, nascono da riflessioni sullo spazio: i lavori presentano
luoghi remoti, ormai spopolati e in rovina, che gli artisti vogliono richiamare all’attenzione dello spettatore
ripopolandoli di nuova vita. Yuri Avvakumov lavora già dagli anni ’80 sul tema della “paper architecture”, concetto
che ha personalmente reinterpretato per descrivere i progetti edilizi sovietici che non furono mai realizzati.
Maxim Ksuta, invece, ricorre all’uso di pittura, fotografia e video per cercare di distruggere e ricreare la realtà che
conosciamo svelandone il significato nascosto. Rostan Tavasiev si avvale dell’uso del suo alterego, un pupazzo di
peluche che simboleggia la fanciullezza e la purezza dell’infanzia. Yulia Zastava, invece, lavora prevalentemente con
i colori acrilici, creando figure bellissime e allo stesso tempo inquietanti facendo leva sull’inconscio di ciascuno.
Il metallo, invece, è il materiale prediletto di Anya Zholud che da vita ad installazioni trasparenti ed effimere.
Roman Sakin si interroga sul concetto di bellezza e sulla possibilità di modificare i luoghi in cui viviamo inserendovi
forme ed oggetti inusuali; Alexander Brodsky, si concentra sui confini tra lo spazio e l’architettura; Peter Belyi da
spazio all’imponenza fisica e alla materialità nelle sue opere monumentali; Dmitry Gutov, famoso per le sue idee sul
marxismo, propone fragili costruzioni metafisiche. Irina Korina infine crea installazioni ricche di allusioni che invitano
lo spettatore a differenti percezioni.
A Spazio Carbonesi ogni progetto sarà quindi espressione della percezione di libertà per ogni artista. SVOBODA
ARTIST’S CV
Yuri Avvakumov –
IT architetto, artista, curatore. Nel 1984 - ha riformulato il termine "architettura di carta"per descrivere i progetti architettonici utopici dello stato sovietico negli anni '80 - progetti di costruzione idealistica che non sono mai stati effettivamente costruiti. Dai primi anni '80 Avvakumov ha organizzato mostre di architettura di carta a Mosca. Ha collaborato e collabora attualmente con l'eredità della avanguardia russa. Nel 1996 e nel 2003 Avvakumov ha partecipato alla Biennale di Venezia.
Le sue opere sono nelle collezioni del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, alla State Tretyakov Gallery di Mosca e al Victoria and Albert Museum di Londra.
EN architect, artist, curator. In 1984 – he reframed the term “paper architecture” to describe the utopian architectural projects of the 1980s Soviet state – idealistic building designs that were never actually erected. Since the early 80s Avvakumov has been organizing exhibitions of paper architecture in Moscow. He has worked and currently works with the heritage of the Russian Avant-garde. In 1996 and 2003 Avvakumov participated in the Venice Biennale. His works are in the collections of State Russian Museum, St. Petersburg, State Tretyakov Gallery Moscow and the Victoria and Albert Museum, London.
Kiril Ass + Anna Ratafieva
IT artisti che lavorano in tandem. Lavorano principalmente con le installazioni. Correlate al tema dello spazio, si riferiscono a categorie come la memoria e l'associazione, immergendo lo spettatore in un mondo ricreato che con nostalgia e vagamenete somiglia alla realtà.
Ass + Ratafieva hanno partecipato alla Terza Biennale di Mosca, esposto al Museo di Architettura di Mosca ed hanno avuto una mostra personale presso la Galleria Nina Lumer di Milano nel 2010.
EN artists working in tandem. They work mainly with installations. Concerned with space, they refer to such categories as memory and association, immersing the viewer in a recreated world nostalgic and vaguely resembling reality.
Ass + Ratafieva were participants of the Third Moscow Biennale, exhibited at Moscow Museum of Architecture and had a personal show at the Nina Lumer Gallery in Milan, 2010.
Peter Belyi
IT artista che lavora con materiali poveri: legno, metallo, cemento. Compone le sue installazioni di frammenti di realtà russa degli anni '70-'80 ', dove tutti i materiali diventano una forza generatrice per plasmare lo spazio e creare stati emotivi.
Le sue opere sono nelle collezioni del Museo di Stato Russo, San Pietroburgo, del Victoria and Albert Museum, Londra e della Margulis Collection, Miami.
EN artist working with rough materials: wood, metal, cement. He composes installations out of the fragments of Russian 70-80s’ reality where all the material becomes a generating force for shaping the space and creation of emotional states.
His works are in the collections of State Russian Museum, St. Petersburg, the Victoria and Albert Museum, London and Margulis Collection, Miami.
Alexander Brodsky
IT architetto di fama internazionale e un noto artista. Lavora con installazioni architettoniche, indagando i confini tra arte e spazio. Attualmente partecipa a una mostra di arte contemporanea russa al Louvre.
Le sue opere sono nelle collezioni del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, al Museo Pushkin di Belle Arti, Mosca; e al MOMA di New York.
EN is an architect of international reputation and an artist of note. He works with architectural installations, investigating the boundaries between art and space. Currently he is participating in an exhibition of Russian Contemporary Art in the Louvre.
His works are in the collections of the State Russian Museum St. Petersburg; the Pushkin Museum of Fine Arts, Moscow; MOMA New York.
Dmitry Gutov
IT è un artista, che trae ispirazione dagli stimoli artistici della sinistra internazionale del "breve secolo ventesimo". Lavora principalmente con ferro saldato e la pittura. Gutov ha partecipato a mostre alla State Tretyakov Gallery, di Mosca, alla 52 Biennale di Venezia, Venezia, a Documenta 12, Kassel, e alla Triennale in Giappone. Sue opere sono attualmente in mostra al Louvre per una mostra di arte contemporanea russa.
EN is an artist, continuing to be inspired by artistic stimulus of the international left of the “shorter twentieth century”. He works mainly with iron welding and painting. Gutov participated in the exhibitions at State Tretyakov Gallery, Moscow; 52nd Venice Biennale, Venice; Documenta 12, Kassel; Art Triennial (Japan). Gutov’s work is currently on show in the Louvre at an exhibition of Russian Contemporary Art there.
Ira Korina –
IT artista che lavora con installazioni. Realizza forme solenni con la parvenza di materiali preziosi, utilizzando frammenti di realtà grezza.
Ha partecipato al Padiglione Russo alla Biennale di Venezia Venezia nel 2009 e a Futurologia / Russia utopie al Garage CCC di Mosca nel 2010.
Ha Avuto mostre personali presso il Mosca MOMA (2009); e alla XL Gallery di Mosca (1999, 2000, 2001, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009).
EN artist working with installations. She makes solemn forms with the semblance of precious materials, using snatches of unpolished reality.
Participated in the Venice Biennale Russian Pavillon in 2009 and Futurologia/Russia Utopias in the Garage CCC Moscow in 2010.
Had solo exhibitions at Moscow MOMA (2009); XL Gallery Moscow (1999, 2000, 2001, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009).
Maxim Ksuta –
IT artista, lavora con diversi media: pittura, fotografia, video e testo. Il suo metodo è basato sulla decostruzione e la ricreazione della realtà, che rivelano un immaginario nascosto.
Mostre personali: galleria Aidan di Mosca - 1997: : Dance, Love, Purity; 1999: Cosmoscopia; 2004: Cosmoscopia in azione. Alla Galleria Triumph Mosca - 2007: Out of Eden, 2008 Automatic Letter.
artist, works in diverse medias: painting, photograph, video and text. His artistic method is based on the deconstruction and recreation of reality and revealing a hidden imagery.
Personal exhibitions: At the Aidan Gallery Moscow - 1997: Dance, Love, Purity; 1999: Cosmoscopia; 2004: Cosmoscopia in Action. At the Triumph Gallery Moscow – 2007: Out of Eden; 2008: Automatic Letter.
Misha Most –
IT artista che lavora con la pittura e l'installazione indagando sulle questioni del mondo moderno e della società. Ha un background di artista di graffiti di strada.
Mostre personali: 2007: No Future For… San Pietroburgo Globus Gallery; 2010: Azerbaijan The News a Baku KichikalArt,.
Ha partecipato alla Moscow 2008 Young Art Biennale: Stop! Who’s Coming?
Ha fatto «WC» - progetto non-commerciale all'interno della fiera CosMoscow Art Fair nel 2010.
EN artist working with painting and installation investigating the issues of modern world and society. The artist’s background is street graffiti.
Personal Exhibitions: 2007: No Future For… at the Globus Gallery Saint Petersburg; 2010: The News at the KichikalArt Baku, Azerbaijan.
Most participated in the 2008 Moscow Young Art Biennale: Stop! Who’s Coming?
He made «WC» - non-commercial project inside CosMoscow Art Fair in 2010.
Roman Sakin –
IT artista, realizza con la statica e la cinetica realizzando sculture minimali, la sperimentando interventi con lo spazio. Mette in dubbio l'idea della bellezza e la possibilità di modificare l'ambiente abituale con improvvise forme apparentemente inadatte.
Mostre personali: 2009: :Elementary Particles (performance), Vinzavod Art Centre, Mosca, 2008: Foresta, Mosca MOMA;
Sakin ha partecipato alla Moscow 2008 Young Art Biennale: Stop! Who’s Coming? Nel 2010 Sakin ha preso parte alla Mediations Biennale a Poznan, in Polonia.
EN artist, working with static and kinetic minimal sculpture, experimenting with spatial intervention. He questions the notion of beauty and the possibility to change the habitual environment with sudden seemingly unsuitable forms.
Personal exhibitions: 2009: Elementary Particles (performance), Vinzavod Art Centre, Moscow; 2008: Forest, Moscow MOMA;
Sakin participated in the 2008 Moscow Young Art Biennale: Stop! Who’s Coming? In 2010 Sakin took part in the Mediations Biennale in Poznan, Poland.
Rostan Tavasiev
IT artista, il cui principale e strumento artistico è il peluche che rappresenta l'alter ego dell'artista. Secondo l'artista, la gente preferisce credere a un giocattolo, in quanto incarna l'infanzia con la sua percezione pura e voce sincera.
Mostre personali: alla galleria di Stato Tret'jakov, Mosca - 2005: The Wall; At the Aidan gallery, Moscow – 2006: Poppycock; 2009: Milky Way; at the Rabouan–Moussion gallery, Paris – 2007 New Heroism.
EN – artist, whose main image and artistic instrument is the soft toy which represents the artist’s alter ego. According to the artist, people would rather believe a toy, as it embodies childhood with its pure perception and sincere voice.
Personal exhibitions: At State Tretyakov gallery, Moscow – 2005: The Wall;
At the Aidan gallery, Moscow – 2006: Poppycock; 2009: Milky Way;
at the Rabouan–Moussion gallery, Paris – 2007 New Heroism.
Julia Zastava –
IT artista, lavora principalmente con la pittura e il video. Le sue immagini, con la sua bellezza onirica, affascinano e inquietano, sconfinando in un territorio del subcosciente e di uno stato modificato di mente.
Tra le sue mostre personali: at Paperworks Gallery, Moscow - 2007: Estrangement, 2007: Interrupted evening, 2009: Two Lollipops in the Mouth. At the Globe Gallery, Saint Petersburg - 2008 Dear darkness
En artist, working mainly with painting and video. Her imagery, with its dreamlike beauty, fascinating and disturbing, often enters a territory of the subconscious and modified state of mind.
Zastava had the following personal exhibitions: at Paperworks Gallery, Moscow - 2007: Estrangement, 2007: Interrupted evening, 2009: Two Lollipops in the Mouth. At the Globe Gallery, Saint Petersburg - 2008 Dear darkness.
Anya Zholud –
IT artista, il cui principale media è il metallo. I suoi oggetti nascono dai suoi disegni, creando un effimero mondo nella sua trasparenza e senza compromessi nella precisione dei contorni.
Nel 2009 Zholud ha partecipato alla 53 Biennale di Venezia, Ha tenuto una mostra personale al Museo Russo di San Pietroburgo nel 2008.
EN artist, whose main artistic media is metal. Her metal welding objects, originating from her drawings, form a world ephemeral in its transparency and uncompromising in the precision of the contours.
In 2009 Zholud participated at The Biennale di Venezia, 53rd International Art Exhibition. She had a personal show in The Russian Museum in St. Petersburg in 2008.
27
gennaio 2011
Svoboda
Dal 27 gennaio al 27 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
SPAZIO CARBONESI
Bologna, Via De' Carbonesi, 11, (Bologna)
Bologna, Via De' Carbonesi, 11, (Bologna)
Orario di apertura
per tutto il mese di febbraio il venerdi e il sabato la mostra Svoboda, a cura di Daria Khan, sara’ aperta al pubblico dalle 15 alle 20. Gli altri giorni la mostra si visita solo su appuntamento
Vernissage
27 Gennaio 2011, solo su invito
Ufficio stampa
SILVIA MACCHETTO
Autore
Curatore