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Sylvester Ambroziak
per la prima volta in Italia allo spazio espositivo CARGO20 di Verona, una personale dello scultore polacco Sylvester Ambroziak a pieno titolo uno dei rappresentanti più autorevoli dell’arte contemporanea polacca.
Comunicato stampa
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La mostra è promossa dall’associazione culturale A2 ed ospitata allo spazio espositivo Cargo20.
Cargo20 è uno “spazio” in via Venti Settembre n. 27, per la vendita di mobili, luci, tappeti e oggetti di modernariato, con particolare riferimento agli anni ’60 e ’70. Cargo20 è inoltre una galleria d’arte.
Il giorno sabato giovedì 10 giugno 2010 alle ore 19:00 si terrà l’inaugurazione della personale della scultore polacco Sylvester Ambroziak.
Sylwester Ambroziak, classe 1964, è a pieno titolo uno degli artisti più noti e rappresentativi dell’arte contemporanea polacca. È sempre più raro vedere un artista in grado di cimentarsi sapientemente con vari materiali: legno, bronzo, plastica e gesso. Ambroziak ha iniziato a lavorare negli anni Ottanta, in un momento molto critico per la Polonia in cui le arti visive erano considerate meno nobili della letteratura, del teatro e della poesia. La religione, durante gli anni della cortina di ferro, ha continuato a svolgere un ruolo essenziale nonostante i limiti imposti dall’ateo regime comunista; fungeva da collante identitario e, proprio perché ostacolata, portava con sé una carica rivoluzionaria che ha dato al popolo polacco la forza di reagire e continuare a ritrovarsi clandestinamente nei luoghi religiosi e in occasione di feste abolite dal calendario di regime. L’arte di Ambroziak è figlia di questo complesso contesto storico e non è un caso se, soprattutto all’inizio della sua carriera, l’aspetto religioso ricorre frequentemente nella scelta dei soggetti. Ma nonostante l’artista tragga ispirazione da racconti biblici e vicende sacre, il modus operandi e gli esiti si distaccano fortemente dalla tradizione, incorrendo più volte nella censura. Nel 1989, in occasione della mostra organizzata dall’Accademia delle Belle Arti di Varsavia per gli studenti iscritti all’ultimo anno, venne ordinato di far sparire la scultura di Ambroziak “Le tentazioni di Sant’Antonio”, perché poco gradita al corpo docente. È evidente che i tempi non erano ancora maturi per accogliere l’originalità e le arditezze dell’artista. Analogamente “Adamo ed Eva” e “Il sacrificio di Isacco”, scolpiti nello stesso anno, rifuggendo il bigottismo e rintanandosi nell’atavico, vennero ritenute da alcuni al limite del blasfemo. La motivazioni di questa “condanna” sono molte e inequivocabili: Le sue sono sculture monumentali, dalla presenza ingombrante per dimensioni e pathos: soggetti macrocefali, fisionomie negroidi, nudità esplicite, falli prominenti, pose poco ortodosse, reminiscenze di maschere africane e sculture polinesiane. In alcune è ritracciabile la teatralità delle pose della Guernica di Picasso – riferimento che diviene citazione nella “Pietà” scolpita dall’artista polacco nel 1993. L’immaginario di Sylvester Ambroziak è popolato da figure ancestrali che pur sconvolgendo la nostra quiete riescono a non risultare mostruose. Le sue sculture possiedono una forza misteriosa in grado di dialogare con le nostre pulsioni più primitive riportando alla luce lembi di memoria che credevamo sepolti con le civiltà del passato.
La mostra avrà luogo in Verona, via Venti Settembre n.27 presso lo spazio espositivo CARGO20 dal 10giugno 2010 al 30 giugno 2010.
Cargo20 è uno “spazio” in via Venti Settembre n. 27, per la vendita di mobili, luci, tappeti e oggetti di modernariato, con particolare riferimento agli anni ’60 e ’70. Cargo20 è inoltre una galleria d’arte.
Il giorno sabato giovedì 10 giugno 2010 alle ore 19:00 si terrà l’inaugurazione della personale della scultore polacco Sylvester Ambroziak.
Sylwester Ambroziak, classe 1964, è a pieno titolo uno degli artisti più noti e rappresentativi dell’arte contemporanea polacca. È sempre più raro vedere un artista in grado di cimentarsi sapientemente con vari materiali: legno, bronzo, plastica e gesso. Ambroziak ha iniziato a lavorare negli anni Ottanta, in un momento molto critico per la Polonia in cui le arti visive erano considerate meno nobili della letteratura, del teatro e della poesia. La religione, durante gli anni della cortina di ferro, ha continuato a svolgere un ruolo essenziale nonostante i limiti imposti dall’ateo regime comunista; fungeva da collante identitario e, proprio perché ostacolata, portava con sé una carica rivoluzionaria che ha dato al popolo polacco la forza di reagire e continuare a ritrovarsi clandestinamente nei luoghi religiosi e in occasione di feste abolite dal calendario di regime. L’arte di Ambroziak è figlia di questo complesso contesto storico e non è un caso se, soprattutto all’inizio della sua carriera, l’aspetto religioso ricorre frequentemente nella scelta dei soggetti. Ma nonostante l’artista tragga ispirazione da racconti biblici e vicende sacre, il modus operandi e gli esiti si distaccano fortemente dalla tradizione, incorrendo più volte nella censura. Nel 1989, in occasione della mostra organizzata dall’Accademia delle Belle Arti di Varsavia per gli studenti iscritti all’ultimo anno, venne ordinato di far sparire la scultura di Ambroziak “Le tentazioni di Sant’Antonio”, perché poco gradita al corpo docente. È evidente che i tempi non erano ancora maturi per accogliere l’originalità e le arditezze dell’artista. Analogamente “Adamo ed Eva” e “Il sacrificio di Isacco”, scolpiti nello stesso anno, rifuggendo il bigottismo e rintanandosi nell’atavico, vennero ritenute da alcuni al limite del blasfemo. La motivazioni di questa “condanna” sono molte e inequivocabili: Le sue sono sculture monumentali, dalla presenza ingombrante per dimensioni e pathos: soggetti macrocefali, fisionomie negroidi, nudità esplicite, falli prominenti, pose poco ortodosse, reminiscenze di maschere africane e sculture polinesiane. In alcune è ritracciabile la teatralità delle pose della Guernica di Picasso – riferimento che diviene citazione nella “Pietà” scolpita dall’artista polacco nel 1993. L’immaginario di Sylvester Ambroziak è popolato da figure ancestrali che pur sconvolgendo la nostra quiete riescono a non risultare mostruose. Le sue sculture possiedono una forza misteriosa in grado di dialogare con le nostre pulsioni più primitive riportando alla luce lembi di memoria che credevamo sepolti con le civiltà del passato.
La mostra avrà luogo in Verona, via Venti Settembre n.27 presso lo spazio espositivo CARGO20 dal 10giugno 2010 al 30 giugno 2010.
10
giugno 2010
Sylvester Ambroziak
Dal 10 al 30 giugno 2010
arte contemporanea
Location
CARGO20
Verona, Via Xx Settembre, 27, (Verona)
Verona, Via Xx Settembre, 27, (Verona)
Orario di apertura
martedì – venerdì 16:00 – 19:30 e sabato 10:00 – 12:00 16:00 – 19:30
Vernissage
10 Giugno 2010, ore 19:00
Autore
Curatore