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Sylvio Giardina – Crochet de Luneville
AltaRoma chiude la sua settimana di moda ed eventi con una serata all’insegna dell’arte contemporanea: il progetto inedito e appositamente realizzato da Sylvio Giardina, in collaborazione con Stato di Famiglia, a cura di Emanuela Nobile Mino.
Comunicato stampa
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Evento di chiusura di AltaRomAltaModa
CROCHET DE LUNÈVILLE
STUDIO IN FUGATO PER OTTO RICAMATRICI E TELAIO AMPLIFICATO
un progetto di SYLVIO GIARDINA
in collaborazione con STATO DI FAMIGLIA
a cura di Emanuela Nobile Mino
Martedì 1 febbraio 2011 ore 22:00 – 24:00
Palazzo delle Scienze / Museo Pigorini - Roma, Piazza G. Marconi 14 D
Sylvio Giardina e Stato di Famiglia presentano per la prima volta una performance-installazione, negli spazi rarefatti del Palazzo delle Scienze a Roma.
AltaRoma chiude la sua settimana di moda ed eventi con una serata all’insegna dell’arte contemporanea: il progetto inedito e appositamente realizzato da Sylvio Giardina, in collaborazione con Stato di Famiglia, a cura di Emanuela Nobile Mino.
Il progetto è la regia di un’azione, che si rivela efficace al risultato sonoro. È il suono che accoglie per primo, introduce all’opera completa, e ritorna poi fulcro della meditazione.
Otto ricamatrici professioniste siedono intorno a un telaio appositamente costruito, interpretano il loro ruolo di particolare tipologia di attrici che lavorano nell’ombra, delle importanti maison di moda, dei piccoli atelier o dell’intimità domestica. Sono impegnate alla lavorazione di un grande decoro, utilizzando la tecnica a crochet de Lunèville, inventata nel 1865 per rendere più veloce la realizzazione di un ricamo con l’uncinetto. Viene qui esposta l’arte del ricamo come tecnica di ornamento legata all’alta moda, e allo stesso tempo come concetto di manufatto, portavoce di tradizioni, di culture, dalle più lontane nel tempo e nella storia delle civiltà. Una forma d’arte applicata che si tramanda nei secoli facendosi divulgatrice di temi, messaggi e motivi precisi in contesti differenti: laico, religioso, aristocratico, proletario, artistico. È uno svelare una pratica sconosciuta ai più, o dimenticata, o ignorata, rendendola una consistente presenza, amplificata dalla proiezione della gestualità sulle due superfici specchianti alle estremità del telaio, che riflettono l’esecuzione all’infinito. L’ordine di entrata delle ricamatrici, il ritmo ordinato del procedimento, e la percezione dell’uncinetto che buca il tessuto ad ogni passaggio, creano una struttura sonora, una vera e propria composizione (fugato), resa manifesta da un sistema di amplificazione che diffonde la registrazione con elaborazione audio in tempo reale (sound designer: Simone Pappalardo).
Sylvio Giardina (Parigi, 1967) si divide nella sua doppia identità, tra l’ultima veste ricoperta nell’indagine artistica e l’Haute Couture. Dalla quindicennale esperienza nelle griffe di Alta Moda, si vede di recente attivo nel lancio del suo nuovo brand, e contestualmente fa confluire l’esercizio concreto della sua attività nella cifra stilistica della ricerca artistica.
Stato di Famiglia dal 2004 è lo pseudonimo del duo artistico Sylvio Giardina – Raffaele Granato (Nocera Inferiore, 1967 – opera nel campo della comunicazione visiva legata alla multimedialità). Insieme elaborano e sviluppano uno studio incentrato sul valore del doppio, del riflesso, mediante un’osservazione del reale - e della figura umana - portata da prospettive diverse, spesso alterate, utilizzando come medium la forografia, arricchita di elementi che accentuano la stimolazione visiva.
Si sono distinti finalisti nella categoria Megawatt del Premio Terna03, dopo aver iniziato il loro percorso artistico con mostre personali e collettive a Roma e in Italia.
Vivono e lavorano a Roma.
CROCHET DE LUNÈVILLE
STUDIO IN FUGATO PER OTTO RICAMATRICI E TELAIO AMPLIFICATO
un progetto di SYLVIO GIARDINA
in collaborazione con STATO DI FAMIGLIA
a cura di Emanuela Nobile Mino
Martedì 1 febbraio 2011 ore 22:00 – 24:00
Palazzo delle Scienze / Museo Pigorini - Roma, Piazza G. Marconi 14 D
Sylvio Giardina e Stato di Famiglia presentano per la prima volta una performance-installazione, negli spazi rarefatti del Palazzo delle Scienze a Roma.
AltaRoma chiude la sua settimana di moda ed eventi con una serata all’insegna dell’arte contemporanea: il progetto inedito e appositamente realizzato da Sylvio Giardina, in collaborazione con Stato di Famiglia, a cura di Emanuela Nobile Mino.
Il progetto è la regia di un’azione, che si rivela efficace al risultato sonoro. È il suono che accoglie per primo, introduce all’opera completa, e ritorna poi fulcro della meditazione.
Otto ricamatrici professioniste siedono intorno a un telaio appositamente costruito, interpretano il loro ruolo di particolare tipologia di attrici che lavorano nell’ombra, delle importanti maison di moda, dei piccoli atelier o dell’intimità domestica. Sono impegnate alla lavorazione di un grande decoro, utilizzando la tecnica a crochet de Lunèville, inventata nel 1865 per rendere più veloce la realizzazione di un ricamo con l’uncinetto. Viene qui esposta l’arte del ricamo come tecnica di ornamento legata all’alta moda, e allo stesso tempo come concetto di manufatto, portavoce di tradizioni, di culture, dalle più lontane nel tempo e nella storia delle civiltà. Una forma d’arte applicata che si tramanda nei secoli facendosi divulgatrice di temi, messaggi e motivi precisi in contesti differenti: laico, religioso, aristocratico, proletario, artistico. È uno svelare una pratica sconosciuta ai più, o dimenticata, o ignorata, rendendola una consistente presenza, amplificata dalla proiezione della gestualità sulle due superfici specchianti alle estremità del telaio, che riflettono l’esecuzione all’infinito. L’ordine di entrata delle ricamatrici, il ritmo ordinato del procedimento, e la percezione dell’uncinetto che buca il tessuto ad ogni passaggio, creano una struttura sonora, una vera e propria composizione (fugato), resa manifesta da un sistema di amplificazione che diffonde la registrazione con elaborazione audio in tempo reale (sound designer: Simone Pappalardo).
Sylvio Giardina (Parigi, 1967) si divide nella sua doppia identità, tra l’ultima veste ricoperta nell’indagine artistica e l’Haute Couture. Dalla quindicennale esperienza nelle griffe di Alta Moda, si vede di recente attivo nel lancio del suo nuovo brand, e contestualmente fa confluire l’esercizio concreto della sua attività nella cifra stilistica della ricerca artistica.
Stato di Famiglia dal 2004 è lo pseudonimo del duo artistico Sylvio Giardina – Raffaele Granato (Nocera Inferiore, 1967 – opera nel campo della comunicazione visiva legata alla multimedialità). Insieme elaborano e sviluppano uno studio incentrato sul valore del doppio, del riflesso, mediante un’osservazione del reale - e della figura umana - portata da prospettive diverse, spesso alterate, utilizzando come medium la forografia, arricchita di elementi che accentuano la stimolazione visiva.
Si sono distinti finalisti nella categoria Megawatt del Premio Terna03, dopo aver iniziato il loro percorso artistico con mostre personali e collettive a Roma e in Italia.
Vivono e lavorano a Roma.
01
febbraio 2011
Sylvio Giardina – Crochet de Luneville
01 febbraio 2011
arte contemporanea
performance - happening
incontro - conferenza
serata - evento
performance - happening
incontro - conferenza
serata - evento
Location
PALAZZO DELLE SCIENZE – MUSEO NAZIONALE PREISTORICO ETNOGRAFICO PIGORINI
Roma, Piazza Guglielmo Marconi, 14, (Roma)
Roma, Piazza Guglielmo Marconi, 14, (Roma)
Vernissage
1 Febbraio 2011, ore 22-24 su invito
Autore
Curatore