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Syncronicart-4
Quarta edizione della biennale d’arte contemporanea del Salento
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ritorna Syncronicart (vernissage domenica 16 dicembre 2018 alle ore 19,30), la rassegna biennale di arte
contemporanea giunta alla quarta edizione. Quest'anno si terrà nella splendida cornice del Palazzo
Baronale Pignatelli-Gallone di Nociglia (LE), dopo che le prime tre, come ricorderemo, furono ospitate
con successo di critica e pubblico a Martano (LE) in luoghi istituzionali altrettanto prestigiosi (Castello
Aragonese, Urban Center e Palazzo Ducale).
L'evento, a cura di Raffaele Gemma, si può dire oramai consolidato nel panorama dell'arte
contemporanea sia per continuità che per contenuti programmatici ed è organizzato dall'Amministrazione
Comunale di Nociglia, in particolare dall'Assessorato alla Cultura rappresentato dal Consigliere con
Delega Sergio Puce in collaborazione ovviamente con l'Associazione Culturale Progetto-Artec di
Martano, che ha portato avanti l'iniziativa sin dal suo esordio.
Spiega il curatore: “ Bisogna riconoscere che il Sindaco di Nociglia Massimo Martella, assieme al
Consigliere Sergio Puce, vero appassionato della materia, si stanno rivelando molto sensibili alla cultura
in senso generale. Grazie al loro impegno costante il Palazzo Baronale di Nociglia, importante
contenitore culturale recentemente restaurato, è tornato a vivere con un susseguirsi di eventi tutti di
rilievo. Per quanto riguarda l'arte contemporanea, il successo delle mostre personali di Polimeno, Sanapo
e Caliendo tenutesi in sequenza presso la location storica parla da solo. Ma al di là delle mostre anche
altri eventi riproposti con regolarità a Nociglia, come ad esempio il Festival Nucijazz, stanno a dimostrare
che anche le piccole cittadine possono rendersi particolarmente vitali e capaci di catalizzare l'interesse dei
turisti, dei giovani, del mondo della cultura.
Se delle ragioni impreviste, anche di ordine burocratico, hanno condotto Syncronicart ad una svolta di
sede, tuttavia non è detto che questo non si riveli in prospettiva una carta vincente, facendo sì che la
manifestazione artistica ruoti tra quelle cittadine del Salento che si rivelino pronte a cogliere la valenza
del messaggio originario, coinvolgendo gli artisti più intraprendenti del proprio circondario e dando loro
occasione di visibilità. L'obbiettivo di un interessamento maggiore di tutto il territorio salentino appare
infatti oggi sempre più auspicabile. Con il Settore Cultura di Nociglia stiamo lavorando in questo senso e
non è un caso se nella corrente edizione saranno coinvolti ben 16 artisti, con 8 nuove presenze e se
consideriamo che 24 erano state le partecipazioni nelle passate sessioni, si arriva ad oltre trenta artisti che
in qualche modo gravitano attorno a questa rassegna, una delle poche capace di riproporsi e rispettare i
programmi.
Entrando più esplicitamente nel campo tecnico-artistico elenchiamo le nuove presenze in Syncronicart-4.
Iniziamo da due scultori che lavorano con maestria il metallo. Giovanni Gravante, già presente alla 54.a
Biennale di Venezia del 2011 Sezione Puglia, per la verità sin dall'epoca giovanile ha scolpito anche la
pietra arenaria ed il marmo, passando dall'attenzione iniziale verso le figure antropomorfe ad
un'inclinazione più geometrica ed astratta, con esplorazioni re-iterative. In questo caso è la fisica ad
interessarlo con il fascino del moto ondulatorio, che egli cerca di bloccare nelle sue sculture, siano esse di
lamiera o pietra, o al contrario di indirizzare al fine di conferire nuove opportunità dinamiche ad un
mondo, quale quello della scultura, statico per definizione. Luca Palma si muove con estro creativo tra
design e arte, tra scultura e pittura, in quest'ultimo caso anche con opere che risentono dell'influenza
moderna dell'urban art. Artista salentino, molto conosciuto nel Nord Europa, sta richiamando l'attenzione
della critica grazie alle sue sculture metalliche, in ferro battuto, originali e scenografiche. Interessante è
proprio questo legame tra arte-design che in lui si concretizza perfettamente e lo proietta con veemenza
nel campo dell'arredo urbano, non solo in quello abitativo privato. Antonio Pede è più propriamente un
pittore, votato all'astrattismo, con interesse verso le note cromatiche forti. Interessanti i suo studi con
l'applicazione di carta d'imballaggio che grazie alla densa applicazione del colore acquisisce uno spessore
materico particolare. Egli lavora anche la pietra ed infatti in questa edizione presenta un'originale
scultura-omaggio a Basquiat fatta di assemblaggi. Gli altri nuovi ingressi sono prettamente pittori: Andrea
Merico porta avanti da anni con coerenza il suo linguaggio legato all'interesse per la materia ed il colore,
dove il campo pittorico fatto da colori tenui, quasi pastello è un pretesto per esaltare la linea, a volte
scavata, incisa ed evidenziata dal colore rosso, a lasciare ventagli di interpretazioni metaforiche, (il
sangue che scorre nelle vene della terra) o forse semplicemente a sotto-lineare per l'appunto il valore
dell'essenzialità. Ezio Sanapo recupera in chiave più esplicitamente figurativa le poetiche della gente
salentina oramai dimenticate, con coraggio, senza il timore dell'anacronismo che il mondo odierno, dove
non sembra esserci più spazio per la poesia, la letteratura e la lettura, potrebbe sollecitare. L'artista per
contro si dimostra capace di ritagliarsi questo spazio ed a trasmettere a colpi di spatola lo smalto dei
propri ricordi e delle proprie emozioni. L'artista di origine polacca Eva Orszagh, aperta
all'internazionalità, genera una pittura fatta da immagini “forti”, soprattutto se si considerano i suoi
collage, dove il teschio polarizza l'attenzione e richiama alla drammaticità dei messaggi sociali. Ma dalla
distruttività può emergere la positività, con il mistero ambivalente della donna, il cui volto appare
circondato sia dalle sottili geometrie insidiose del ragno che dagli esagrammi più rassicuranti dell'alveare
delle api. Esplorano le potenzialità dell'iperrealismo l'artista campana Ginella Orlando e Lucio De
Salvatore, con attenzione particolare verso il mondo animale e la loro intrinseca espressività. La
riscoperta di questa tendenza pittorica si è accentuata nell'ultimo decennio tra gli artisti, che in questo
settore trovano modo di dimostrare i loro virtuosismi. Se la prima rimane agganciata alla trasmissione
fedele del messaggio e dell'immagine, entrando in competizione con il mezzo fotografico in maniera pura
e senza vincoli estetico-speculativi, l'ultimo per la verità dimostra un interesse per la metafisica, rivisitata
certamente in chiave ironica, ma capace di stupire sia per la scelta dei soggetti che per gli atteggiamenti
umanoidi dei suoi “protagonisti” e le ambientazioni create attorno ad essi. Un po' come il siciliano
Antonio Sciacca, anche lui maestro internazionale dell'iperrealismo e del “Metropolismo”, già caro a
Vittorio Sgarbi, presente qui come nella passata edizione, anche se questo maestro della “simulazione”
esplora ben altre dimensioni del mondo della simbologia. Le altre sono presenze più consolidate in
Syncronicart. Lo scultore della pietra leccese Stefano Garrisi ha modo oggi di dimostrare tutto il suo
virtuosismo grazie alla pietrificazione estetica apprezzabile nei suoi ulivi. Il parallelismo, di origine
provocatoria ma quanto mai attuale per la terra di Puglia, con un altro tipo di pietrificazione, o meglio
“scheletrificazione”, quella che oggi sta subendo l'ulivo del Salento, non è poi così forzato: domani
potremo godere della bellezza dell'albero di ulivo solo attraverso la visione mediata dall'arte o sarà ancora
possibile soffermarsi di fronte ad un paesaggio naturale senza sgomento? Antonio Giaccari, essenziale e
sintetico, modella la pietra leccese seguendo l'interesse per le forme plastiche piene, lisce e levigate, ma
non disdegna il fascino della sperimentazione, aprendosi all'accostamento di materiali molto diversi tra
loro assemblati insieme ad alimentare la sua “torcia della vita”. L'artista si dimostra sempre molto
sensibile alle energie primarie ed ancestrali della natura, della terra, dell'universo e stimola riflessioni
profonde in questo caso sui passaggi evolutivi della vita dell'individuo. Singolare anche la coesistenza
modulare di materiali naturali e artificiali in apparente contrasto tra di loro. Teresa Vella è unica
nell'estrapolazione ed elevazione del vetro di Murano dalla dimensione artigianale a quella artistica. Le
sue “poesie sottovetro” rappresentano sempre delle ricerche altamente interessanti sotto il profilo estetico
e della ricerca nell'ambito della “nuova scrittura”, dove cristallizzazione e gelificazione del messaggio
sono le note più immediate e superficiali, mentre più indirette e profonde sono quelle alternative, ossia
valorizzazione, esaltazione e trasparenza. Andrea De Simeis, cartaio ed incisore, costantemente presente
nelle varie biennali internazionali d'incisione, è artista versatile nell'uso delle varie tecniche e dei
supporti, dando vita ad esaltazioni mitologiche di personaggi d'altri tempi e rievocazioni storiche di
luoghi ed accadimenti. Da sottolineare la profonda sua conoscenza dei pigmenti, nonché la sua
inclinazione verso i materiali ad estrazione naturale, il che rivela peraltro una certa sensibilità ecologista
altamente interessante. Ricordiamo ad esempio l'impiego ricorrente nella sua arte del bitume della
Palestina, quasi come il materiale trattenesse in sé parte della memoria dei luoghi originari. Antonio
Luceri, artista d'esperienza presente anche lui alla 54.a Biennale di Venezia del 2011 Sezione Puglia,
rielabora con tecnica personale il décollage di Hains, Rotella e Villeglé, dando però rilevanza alle
impressioni attuali, al vissuto e ai ricordi. Per finire due seguaci del “Marginalismo”: Lorenzo Polimeno,
peraltro fondatore del movimento artistico-letterario, vera corrente di pensiero capace di ispirare opere ed
ingenerare interessanti dibattiti, come l'artista sembra ribadirci nella serie ormai consacrata degli “Scudi”
che lo sta proiettando in quel di Bologna in uno spazio di particolare prestigio. L'altra marginalista, Maria
Luce Musca, indagatrice della molteplicità dei dinamismi espressionistici di volti e paesaggi, si rivolge
ora alle periferie urbane, viste in una chiave sempre più stilizzata rispetto al passato ma con analoga
attenzione verso la cromia vivace ed i concetti di scorrimento d'immagine”.
Tutti artisti di qualità quindi in Syncronicart-4, la cui presenza non fa che confermare l'interesse costante
e crescente per la rassegna, cogliendo certamente lo spirito che l'anima sin dalla prima edizione.
Conclude a tal proposito Gemma: “In Syncronicart la tematica del tempo e della sincronia è più che un
pretesto, utile senza dubbio per la selezione delle opere da parte del sottoscritto, che in tal modo ha modo
di fondarsi anche sullo storico della produzione individuale, tentando di farlo riemergere, magari assieme
a quella più recente, dimostrando in tal modo che uno degli obbiettivi più ambiti per ogni artista è
certamente, tra le altre cose, l'atemporalità e l'attualità del messaggio”.
SYNCRONICART-4 - BIENNALE DI ARTE CONTEMPORANEA – COLLETTIVA.
NOCIGLIA, PALAZZO BARONALE GALLONE-PIGNATELLI, VIA ROMA
La mostra sarà visitabile dal 16 dicembre 2018 al 16 gennaio 2019, tutti i giorni lunedì escluso dalle 19
alle 21.
Organizzazione: Comune di Nociglia, Associazione Culturale Progetto-Artec
info: progetto.artec@yahoo.it mob.338.3495574
Assessorato alla cultura Comune di Nociglia , mob. 345.3994298
contemporanea giunta alla quarta edizione. Quest'anno si terrà nella splendida cornice del Palazzo
Baronale Pignatelli-Gallone di Nociglia (LE), dopo che le prime tre, come ricorderemo, furono ospitate
con successo di critica e pubblico a Martano (LE) in luoghi istituzionali altrettanto prestigiosi (Castello
Aragonese, Urban Center e Palazzo Ducale).
L'evento, a cura di Raffaele Gemma, si può dire oramai consolidato nel panorama dell'arte
contemporanea sia per continuità che per contenuti programmatici ed è organizzato dall'Amministrazione
Comunale di Nociglia, in particolare dall'Assessorato alla Cultura rappresentato dal Consigliere con
Delega Sergio Puce in collaborazione ovviamente con l'Associazione Culturale Progetto-Artec di
Martano, che ha portato avanti l'iniziativa sin dal suo esordio.
Spiega il curatore: “ Bisogna riconoscere che il Sindaco di Nociglia Massimo Martella, assieme al
Consigliere Sergio Puce, vero appassionato della materia, si stanno rivelando molto sensibili alla cultura
in senso generale. Grazie al loro impegno costante il Palazzo Baronale di Nociglia, importante
contenitore culturale recentemente restaurato, è tornato a vivere con un susseguirsi di eventi tutti di
rilievo. Per quanto riguarda l'arte contemporanea, il successo delle mostre personali di Polimeno, Sanapo
e Caliendo tenutesi in sequenza presso la location storica parla da solo. Ma al di là delle mostre anche
altri eventi riproposti con regolarità a Nociglia, come ad esempio il Festival Nucijazz, stanno a dimostrare
che anche le piccole cittadine possono rendersi particolarmente vitali e capaci di catalizzare l'interesse dei
turisti, dei giovani, del mondo della cultura.
Se delle ragioni impreviste, anche di ordine burocratico, hanno condotto Syncronicart ad una svolta di
sede, tuttavia non è detto che questo non si riveli in prospettiva una carta vincente, facendo sì che la
manifestazione artistica ruoti tra quelle cittadine del Salento che si rivelino pronte a cogliere la valenza
del messaggio originario, coinvolgendo gli artisti più intraprendenti del proprio circondario e dando loro
occasione di visibilità. L'obbiettivo di un interessamento maggiore di tutto il territorio salentino appare
infatti oggi sempre più auspicabile. Con il Settore Cultura di Nociglia stiamo lavorando in questo senso e
non è un caso se nella corrente edizione saranno coinvolti ben 16 artisti, con 8 nuove presenze e se
consideriamo che 24 erano state le partecipazioni nelle passate sessioni, si arriva ad oltre trenta artisti che
in qualche modo gravitano attorno a questa rassegna, una delle poche capace di riproporsi e rispettare i
programmi.
Entrando più esplicitamente nel campo tecnico-artistico elenchiamo le nuove presenze in Syncronicart-4.
Iniziamo da due scultori che lavorano con maestria il metallo. Giovanni Gravante, già presente alla 54.a
Biennale di Venezia del 2011 Sezione Puglia, per la verità sin dall'epoca giovanile ha scolpito anche la
pietra arenaria ed il marmo, passando dall'attenzione iniziale verso le figure antropomorfe ad
un'inclinazione più geometrica ed astratta, con esplorazioni re-iterative. In questo caso è la fisica ad
interessarlo con il fascino del moto ondulatorio, che egli cerca di bloccare nelle sue sculture, siano esse di
lamiera o pietra, o al contrario di indirizzare al fine di conferire nuove opportunità dinamiche ad un
mondo, quale quello della scultura, statico per definizione. Luca Palma si muove con estro creativo tra
design e arte, tra scultura e pittura, in quest'ultimo caso anche con opere che risentono dell'influenza
moderna dell'urban art. Artista salentino, molto conosciuto nel Nord Europa, sta richiamando l'attenzione
della critica grazie alle sue sculture metalliche, in ferro battuto, originali e scenografiche. Interessante è
proprio questo legame tra arte-design che in lui si concretizza perfettamente e lo proietta con veemenza
nel campo dell'arredo urbano, non solo in quello abitativo privato. Antonio Pede è più propriamente un
pittore, votato all'astrattismo, con interesse verso le note cromatiche forti. Interessanti i suo studi con
l'applicazione di carta d'imballaggio che grazie alla densa applicazione del colore acquisisce uno spessore
materico particolare. Egli lavora anche la pietra ed infatti in questa edizione presenta un'originale
scultura-omaggio a Basquiat fatta di assemblaggi. Gli altri nuovi ingressi sono prettamente pittori: Andrea
Merico porta avanti da anni con coerenza il suo linguaggio legato all'interesse per la materia ed il colore,
dove il campo pittorico fatto da colori tenui, quasi pastello è un pretesto per esaltare la linea, a volte
scavata, incisa ed evidenziata dal colore rosso, a lasciare ventagli di interpretazioni metaforiche, (il
sangue che scorre nelle vene della terra) o forse semplicemente a sotto-lineare per l'appunto il valore
dell'essenzialità. Ezio Sanapo recupera in chiave più esplicitamente figurativa le poetiche della gente
salentina oramai dimenticate, con coraggio, senza il timore dell'anacronismo che il mondo odierno, dove
non sembra esserci più spazio per la poesia, la letteratura e la lettura, potrebbe sollecitare. L'artista per
contro si dimostra capace di ritagliarsi questo spazio ed a trasmettere a colpi di spatola lo smalto dei
propri ricordi e delle proprie emozioni. L'artista di origine polacca Eva Orszagh, aperta
all'internazionalità, genera una pittura fatta da immagini “forti”, soprattutto se si considerano i suoi
collage, dove il teschio polarizza l'attenzione e richiama alla drammaticità dei messaggi sociali. Ma dalla
distruttività può emergere la positività, con il mistero ambivalente della donna, il cui volto appare
circondato sia dalle sottili geometrie insidiose del ragno che dagli esagrammi più rassicuranti dell'alveare
delle api. Esplorano le potenzialità dell'iperrealismo l'artista campana Ginella Orlando e Lucio De
Salvatore, con attenzione particolare verso il mondo animale e la loro intrinseca espressività. La
riscoperta di questa tendenza pittorica si è accentuata nell'ultimo decennio tra gli artisti, che in questo
settore trovano modo di dimostrare i loro virtuosismi. Se la prima rimane agganciata alla trasmissione
fedele del messaggio e dell'immagine, entrando in competizione con il mezzo fotografico in maniera pura
e senza vincoli estetico-speculativi, l'ultimo per la verità dimostra un interesse per la metafisica, rivisitata
certamente in chiave ironica, ma capace di stupire sia per la scelta dei soggetti che per gli atteggiamenti
umanoidi dei suoi “protagonisti” e le ambientazioni create attorno ad essi. Un po' come il siciliano
Antonio Sciacca, anche lui maestro internazionale dell'iperrealismo e del “Metropolismo”, già caro a
Vittorio Sgarbi, presente qui come nella passata edizione, anche se questo maestro della “simulazione”
esplora ben altre dimensioni del mondo della simbologia. Le altre sono presenze più consolidate in
Syncronicart. Lo scultore della pietra leccese Stefano Garrisi ha modo oggi di dimostrare tutto il suo
virtuosismo grazie alla pietrificazione estetica apprezzabile nei suoi ulivi. Il parallelismo, di origine
provocatoria ma quanto mai attuale per la terra di Puglia, con un altro tipo di pietrificazione, o meglio
“scheletrificazione”, quella che oggi sta subendo l'ulivo del Salento, non è poi così forzato: domani
potremo godere della bellezza dell'albero di ulivo solo attraverso la visione mediata dall'arte o sarà ancora
possibile soffermarsi di fronte ad un paesaggio naturale senza sgomento? Antonio Giaccari, essenziale e
sintetico, modella la pietra leccese seguendo l'interesse per le forme plastiche piene, lisce e levigate, ma
non disdegna il fascino della sperimentazione, aprendosi all'accostamento di materiali molto diversi tra
loro assemblati insieme ad alimentare la sua “torcia della vita”. L'artista si dimostra sempre molto
sensibile alle energie primarie ed ancestrali della natura, della terra, dell'universo e stimola riflessioni
profonde in questo caso sui passaggi evolutivi della vita dell'individuo. Singolare anche la coesistenza
modulare di materiali naturali e artificiali in apparente contrasto tra di loro. Teresa Vella è unica
nell'estrapolazione ed elevazione del vetro di Murano dalla dimensione artigianale a quella artistica. Le
sue “poesie sottovetro” rappresentano sempre delle ricerche altamente interessanti sotto il profilo estetico
e della ricerca nell'ambito della “nuova scrittura”, dove cristallizzazione e gelificazione del messaggio
sono le note più immediate e superficiali, mentre più indirette e profonde sono quelle alternative, ossia
valorizzazione, esaltazione e trasparenza. Andrea De Simeis, cartaio ed incisore, costantemente presente
nelle varie biennali internazionali d'incisione, è artista versatile nell'uso delle varie tecniche e dei
supporti, dando vita ad esaltazioni mitologiche di personaggi d'altri tempi e rievocazioni storiche di
luoghi ed accadimenti. Da sottolineare la profonda sua conoscenza dei pigmenti, nonché la sua
inclinazione verso i materiali ad estrazione naturale, il che rivela peraltro una certa sensibilità ecologista
altamente interessante. Ricordiamo ad esempio l'impiego ricorrente nella sua arte del bitume della
Palestina, quasi come il materiale trattenesse in sé parte della memoria dei luoghi originari. Antonio
Luceri, artista d'esperienza presente anche lui alla 54.a Biennale di Venezia del 2011 Sezione Puglia,
rielabora con tecnica personale il décollage di Hains, Rotella e Villeglé, dando però rilevanza alle
impressioni attuali, al vissuto e ai ricordi. Per finire due seguaci del “Marginalismo”: Lorenzo Polimeno,
peraltro fondatore del movimento artistico-letterario, vera corrente di pensiero capace di ispirare opere ed
ingenerare interessanti dibattiti, come l'artista sembra ribadirci nella serie ormai consacrata degli “Scudi”
che lo sta proiettando in quel di Bologna in uno spazio di particolare prestigio. L'altra marginalista, Maria
Luce Musca, indagatrice della molteplicità dei dinamismi espressionistici di volti e paesaggi, si rivolge
ora alle periferie urbane, viste in una chiave sempre più stilizzata rispetto al passato ma con analoga
attenzione verso la cromia vivace ed i concetti di scorrimento d'immagine”.
Tutti artisti di qualità quindi in Syncronicart-4, la cui presenza non fa che confermare l'interesse costante
e crescente per la rassegna, cogliendo certamente lo spirito che l'anima sin dalla prima edizione.
Conclude a tal proposito Gemma: “In Syncronicart la tematica del tempo e della sincronia è più che un
pretesto, utile senza dubbio per la selezione delle opere da parte del sottoscritto, che in tal modo ha modo
di fondarsi anche sullo storico della produzione individuale, tentando di farlo riemergere, magari assieme
a quella più recente, dimostrando in tal modo che uno degli obbiettivi più ambiti per ogni artista è
certamente, tra le altre cose, l'atemporalità e l'attualità del messaggio”.
SYNCRONICART-4 - BIENNALE DI ARTE CONTEMPORANEA – COLLETTIVA.
NOCIGLIA, PALAZZO BARONALE GALLONE-PIGNATELLI, VIA ROMA
La mostra sarà visitabile dal 16 dicembre 2018 al 16 gennaio 2019, tutti i giorni lunedì escluso dalle 19
alle 21.
Organizzazione: Comune di Nociglia, Associazione Culturale Progetto-Artec
info: progetto.artec@yahoo.it mob.338.3495574
Assessorato alla cultura Comune di Nociglia , mob. 345.3994298
16
dicembre 2018
Syncronicart-4
Dal 16 dicembre 2018 al 16 gennaio 2019
arte contemporanea
Location
PALAZZO BARONALE
Nociglia, Via Roma, (Lecce)
Nociglia, Via Roma, (Lecce)
Orario di apertura
tutti i giorni (lunedi escluso) ore 19.00-21.00
Vernissage
16 Dicembre 2018, ore 19.30
Autore
Curatore