Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
System Error/Errore di sistema
la mostra presenterà le opere di oltre 40 artisti internazionali alle prese con video, musica, fumetti, animazioni in Flash, stampe, scultura, installazione, collage, t-shirts
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Curata da Lorenzo Fusi e dall'artista Naeem Mohaiemen di stanza fra New York e Dhaka, la mostra presenterà le opere di oltre 40 artisti internazionali alle prese con video, musica, fumetti, animazioni in Flash, stampe, scultura, installazione, collage, t-shirts per mostrare quanto l'attuale momento storico sia caratterizzato da un clima costante di guerra "espansa" ed infinita, da conflitti transnazionali e dalla subdola violenza della "sparizione".
La guerra è una forza che dona significato all'umanità? Esiste una dipendenza da uno stato prolungato di guerra? La guerra è diventata una droga da cui ci possiamo disintossicare? Queste ed altre osservazioni sulla natura del conflitto come concetto "morbido", la macabra seduzione di bandiere, inni patriottici e nazionalismi vari e la fascinazione esercitata sulla cultura popolare dalla violenza sanguinaria verranno indagate.
La selezione degli artisti vedrà la generazione di pionieri internazionalmente riconosciuti (Chris Marker, Walid Raad, Lebbeus Woods), accanto ad artisti emergenti (Chris Naka, Rheim AlKadhi, Yara El-Sherbini), ed artisti che non hanno mai esposto prima in contesti museali (Chaleerat Ngamchalee). Verranno inoltre presentati lavori scoperti dai curatori durante manifestazioni di protesta, concerti, navigazioni su YouTube e Flickr. Per la scelta di artisti, media e generi indagati, Errore di sistema-System Error rappresenta uno sguardo al futuro delle arti visive politicamente impegnate, sia che esse provengano da un contesto museale o dalla strada.
Particolare attenzione verrà dedicata ai lavori che utilizzano nuovi media. Animazioni in Flash (Young-Hae Chang), parodie hollywoodiane (Chris Naka, Jackie Salloum, Christopher Moukarbel), satira televisiva (Yara El-Sherbini), guerre via t-shirt (Usman Haque), fumetti (Joe Sacco, Dawolu Jabari Anderson), videogiochi (Jon Haddock), ricostruzione di biblioteche (Tom Nicholson), remix (DJ Spooky), performance di strada (Richard DeDomenici), pirateria radiofonica (Negativland), musical (Damir Niksic).
L'attenzione dei curatori sarà anche focalizzata su singoli avvenimenti dimenticati e su alcuni conflitti considerati "minori" dall'opinione pubblica rispetto ad altri che tendono a monopolizzare l'agenda mediatica globale: la guerra civile in Libano, i campi profughi del Darfur, i voli illegali della CIA, la strage di Beslan, le SOA - School of Americas, la distruzione delle biblioteche di Timor Est, gli archetipi hollywoodiani, l'assassinio di Wael Zaetar come vendetta per gli 11 atleti israeliani uccisi durante le Olimpiadi di Monaco del 1972, il caos irakeno, il conflitto bosniaco fra il '92 e il '95, Birth of a nation di D.W. Griffith, i monaci che si sono dati fuoco nel Vietnam, 9/11 di Oliver Stone, la politica seguita da Jetblue per le magliette, The case of the Grinning Cat a Parigi, la presa dell'Ambasciata Iraniana, gli agguerriti avvocati degli U2, la "rivoluzione delle rose" in Thailandia, i conflitti dei diamanti dell'Africa.
La guerra è una forza che dona significato all'umanità? Esiste una dipendenza da uno stato prolungato di guerra? La guerra è diventata una droga da cui ci possiamo disintossicare? Queste ed altre osservazioni sulla natura del conflitto come concetto "morbido", la macabra seduzione di bandiere, inni patriottici e nazionalismi vari e la fascinazione esercitata sulla cultura popolare dalla violenza sanguinaria verranno indagate.
La selezione degli artisti vedrà la generazione di pionieri internazionalmente riconosciuti (Chris Marker, Walid Raad, Lebbeus Woods), accanto ad artisti emergenti (Chris Naka, Rheim AlKadhi, Yara El-Sherbini), ed artisti che non hanno mai esposto prima in contesti museali (Chaleerat Ngamchalee). Verranno inoltre presentati lavori scoperti dai curatori durante manifestazioni di protesta, concerti, navigazioni su YouTube e Flickr. Per la scelta di artisti, media e generi indagati, Errore di sistema-System Error rappresenta uno sguardo al futuro delle arti visive politicamente impegnate, sia che esse provengano da un contesto museale o dalla strada.
Particolare attenzione verrà dedicata ai lavori che utilizzano nuovi media. Animazioni in Flash (Young-Hae Chang), parodie hollywoodiane (Chris Naka, Jackie Salloum, Christopher Moukarbel), satira televisiva (Yara El-Sherbini), guerre via t-shirt (Usman Haque), fumetti (Joe Sacco, Dawolu Jabari Anderson), videogiochi (Jon Haddock), ricostruzione di biblioteche (Tom Nicholson), remix (DJ Spooky), performance di strada (Richard DeDomenici), pirateria radiofonica (Negativland), musical (Damir Niksic).
L'attenzione dei curatori sarà anche focalizzata su singoli avvenimenti dimenticati e su alcuni conflitti considerati "minori" dall'opinione pubblica rispetto ad altri che tendono a monopolizzare l'agenda mediatica globale: la guerra civile in Libano, i campi profughi del Darfur, i voli illegali della CIA, la strage di Beslan, le SOA - School of Americas, la distruzione delle biblioteche di Timor Est, gli archetipi hollywoodiani, l'assassinio di Wael Zaetar come vendetta per gli 11 atleti israeliani uccisi durante le Olimpiadi di Monaco del 1972, il caos irakeno, il conflitto bosniaco fra il '92 e il '95, Birth of a nation di D.W. Griffith, i monaci che si sono dati fuoco nel Vietnam, 9/11 di Oliver Stone, la politica seguita da Jetblue per le magliette, The case of the Grinning Cat a Parigi, la presa dell'Ambasciata Iraniana, gli agguerriti avvocati degli U2, la "rivoluzione delle rose" in Thailandia, i conflitti dei diamanti dell'Africa.
03
febbraio 2007
System Error/Errore di sistema
Dal 03 febbraio al 03 giugno 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLE PAPESSE – CENTRO ARTE CONTEMPORANEA
Siena, Via Di Città, 126, (Siena)
Siena, Via Di Città, 126, (Siena)
Biglietti
Intero: 5 euro
Ridotto: 3,50 euro
Orario di apertura
11-19 (chiuso il lunedì)
Vernissage
3 Febbraio 2007, ore 18
Editore
SILVANA EDITORIALE
Curatore