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T.J. Wilcox
Raffaella Cortese è lieta di presentare la terza personale dell’americano T.J. Wilcox. Per la sua mostra in galleria, Wilcox presenterà per il film inedito ‘The Tales of Hoffmann’, il suo primo lavoro interamente d’animazione, con musica e voci del Metropolitan Opera di New York.
Comunicato stampa
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Raffaella Cortese è lieta di presentare la terza personale dell’americano T.J. Wilcox.
Il lavoro di Wilcox presenta un particolare interesse per il racconto soggettivo e i modi in cui la storia è sempre in divenire, tessuta di eventi, mito, memoria, associazioni, e il bombardamento di informazioni che tutti noi riceviamo ogni giorno.
T.J. Wilcox è conosciuto principalmente per i suoi film in super 8 convertiti in video, per le video proiezioni in 16 mm, per i collage e le installazioni incentrate su alcuni personaggi famosi e le loro storie patinate, talvolta drammatiche e strazianti. La realtà incontra la finzione (a volte le fantasie o la storia dell'artista) nei ritratti magnificamente inquietanti di personaggi quali Maria Antonietta, Marlene Dietrich, lo Zar Nicola di Russia o la Marchesa Luisa Casati. Questa tipologia di ritratto ritorna nel suo lavoro anche nei soggetti meno famosi, come gli amici più stretti, il custode del palazzo in cui ha lo studio e il suo amato Bulldog francese. I film sono frammentari, con soggetti e temi spesso romantici e decadenti, e gli straordinari aneddoti raccontati spesso confondono biografia e autobiografia, abbracciando il carattere romantico e di evasione del cinema.
Per la sua mostra in galleria, Wilcox presenterà per la prima volta il film 'The Tales of Hoffmann', con musica e voci del Metropolitan Opera di New York. Lo stesso Metropolitan Opera proietterà questo lavoro prima della prossima rappresentazione internazionale dei 'Tales of Hoffmann', che verrà trasmessa in simultanea in più teatri, in Italia e nel mondo, nel 2015. Inoltre, saranno presentati nuovi lavori creati appositamente per questa mostra e strettamente legati al nuovo film di Wilcox, in particolare una serie di light box e dei collage tecnica mista su carta.
L’ultimo film di T.J. Wilcox deriva, in parte, dal suo amore per l'opera di Jacques Offenbach 'I racconti di Hoffmann', del 1881, a sua volta ispirato ai racconti di E.T.A. Hoffmann; il lavoro dell’artista trae inoltre spunto dal dibattito su questi racconti (in particolare di Freud nel suo saggio del 1919 'Il Perturbante') e dal film del 1951 ('I racconti di Hoffmann') di Michael Powell e Emeric Pressburger. Questo nuovo progetto ha dato a Wilcox, da sempre un estimatore del loro lavoro cinematografico, l'occasione per tentare di inserire nella sua pratica artistica il loro concetto di "film composto", in base al quale tutti gli elementi che compongono il film sono analizzati nel dettaglio, ma è la combinazione di questi elementi a rendere il tutto un insieme armonioso.
L’animazione ha spesso avuto un ruolo importante nei film di Wilcox, ma con questo nuovo progetto l'artista ha realizzato il suo primo lavoro interamente d’animazione, utilizzando una notevole varietà di tecniche e di personaggi antropomorfizzati.
T.J. Wilcox (1965, Seattle Washington) vive e lavora a New York. Ha studiato alla School of Visual Arts di New York e all’Art Center College of Design di Pasaneda. Recentemente ha avuto un’importante personale al Whitney Museum of American Art (2013-2014). Ha esposto in numerosi musei tra cui lo Stedelijk Museum di Amsterdam (2007), il Museum Ludwig di Colonia (2006), e ancora il Whitney Museum of American Art (2000, 2004).
Per ulteriori informazioni contattare Erica Colombo +39 02 2043555 info@galleriaraffaellacortese.com
Il lavoro di Wilcox presenta un particolare interesse per il racconto soggettivo e i modi in cui la storia è sempre in divenire, tessuta di eventi, mito, memoria, associazioni, e il bombardamento di informazioni che tutti noi riceviamo ogni giorno.
T.J. Wilcox è conosciuto principalmente per i suoi film in super 8 convertiti in video, per le video proiezioni in 16 mm, per i collage e le installazioni incentrate su alcuni personaggi famosi e le loro storie patinate, talvolta drammatiche e strazianti. La realtà incontra la finzione (a volte le fantasie o la storia dell'artista) nei ritratti magnificamente inquietanti di personaggi quali Maria Antonietta, Marlene Dietrich, lo Zar Nicola di Russia o la Marchesa Luisa Casati. Questa tipologia di ritratto ritorna nel suo lavoro anche nei soggetti meno famosi, come gli amici più stretti, il custode del palazzo in cui ha lo studio e il suo amato Bulldog francese. I film sono frammentari, con soggetti e temi spesso romantici e decadenti, e gli straordinari aneddoti raccontati spesso confondono biografia e autobiografia, abbracciando il carattere romantico e di evasione del cinema.
Per la sua mostra in galleria, Wilcox presenterà per la prima volta il film 'The Tales of Hoffmann', con musica e voci del Metropolitan Opera di New York. Lo stesso Metropolitan Opera proietterà questo lavoro prima della prossima rappresentazione internazionale dei 'Tales of Hoffmann', che verrà trasmessa in simultanea in più teatri, in Italia e nel mondo, nel 2015. Inoltre, saranno presentati nuovi lavori creati appositamente per questa mostra e strettamente legati al nuovo film di Wilcox, in particolare una serie di light box e dei collage tecnica mista su carta.
L’ultimo film di T.J. Wilcox deriva, in parte, dal suo amore per l'opera di Jacques Offenbach 'I racconti di Hoffmann', del 1881, a sua volta ispirato ai racconti di E.T.A. Hoffmann; il lavoro dell’artista trae inoltre spunto dal dibattito su questi racconti (in particolare di Freud nel suo saggio del 1919 'Il Perturbante') e dal film del 1951 ('I racconti di Hoffmann') di Michael Powell e Emeric Pressburger. Questo nuovo progetto ha dato a Wilcox, da sempre un estimatore del loro lavoro cinematografico, l'occasione per tentare di inserire nella sua pratica artistica il loro concetto di "film composto", in base al quale tutti gli elementi che compongono il film sono analizzati nel dettaglio, ma è la combinazione di questi elementi a rendere il tutto un insieme armonioso.
L’animazione ha spesso avuto un ruolo importante nei film di Wilcox, ma con questo nuovo progetto l'artista ha realizzato il suo primo lavoro interamente d’animazione, utilizzando una notevole varietà di tecniche e di personaggi antropomorfizzati.
T.J. Wilcox (1965, Seattle Washington) vive e lavora a New York. Ha studiato alla School of Visual Arts di New York e all’Art Center College of Design di Pasaneda. Recentemente ha avuto un’importante personale al Whitney Museum of American Art (2013-2014). Ha esposto in numerosi musei tra cui lo Stedelijk Museum di Amsterdam (2007), il Museum Ludwig di Colonia (2006), e ancora il Whitney Museum of American Art (2000, 2004).
Per ulteriori informazioni contattare Erica Colombo +39 02 2043555 info@galleriaraffaellacortese.com
20
novembre 2014
T.J. Wilcox
Dal 20 novembre 2014 al 14 febbraio 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Orario di apertura
martedì - sabato h. 10.00-13.00 | 15.00-19.30
Vernissage
20 Novembre 2014, h. 19.00 | 21.00
Autore