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T. J. Wilcox
La mostra, che si sviluppa attraverso due spazi, presenta una serie di disegni recenti dell’artista multidisciplinare incentrati sul suo ultimo lavoro video. Si tratta della prima esposizione di questo corpus di lavori al di fuori degli Stati Uniti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Galleria Raffaella Cortese
Via A. Stradella 7-4, 20129, Milano
Dal 26 maggio al 2 settembre 2023
Vernissage: 25 maggio 2023, 18:00 – 20:00
T. J. Wilcox
Galleria Raffaella Cortese presenta il quarto capitolo della sua collaborazione con T. J. Wilcox in galleria. La mostra, che si sviluppa attraverso due spazi, presenta una serie di disegni recenti dell’artista multidisciplinare incentrati sul suo ultimo lavoro video. Si tratta della prima esposizione di questo corpus di lavori al di fuori degli Stati Uniti.
In via Stradella 4, il video Trace of Life (2022) si presenta con il tipico assemblaggio da parte dell’artista di diverse tecniche cinematografiche: l’accelerazione di riprese con il time-lapse, il film in Super 8, riprese dal vivo, immagini d’archivio e fotografie, così come il suo caratteristico metodo narrativo di sovrapporre testo alle immagini. L’opera, che evoca diverse percezioni del tempo e della creazione di segni, è divisa in tre atti che approfondiscono le vestigia di eventi avvenuti milioni di anni fa fino al passato recente.
Il primo atto del film, che Wilcox ha realizzato durante e dopo l’esperienza della pandemia a New York, è dedicato agli erratici glaciali, grandi massi che si trovano lungo la costa di Long Island. Queste rocce dalle loro dimensioni imponenti appaiono intuitivamente come simboli di stabilità tra le onde e gli elementi naturali che influenzano la costa, ma si rivelano invece essere viaggiatori erranti, spostati dall’Artico dal movimento dei ghiacciai durante l’ultima era glaciale.
Come spesso accade nella pratica di T.J. Wilcox, il secondo atto di Trace of Life è un’esplorazione della vita e del lascito di una figura storica, Edie Sedgwick (1943- 1971). L’attrice e modella americana, divenuta famosa come superstar di Warhol,
è stata una presenza indelebile e ha avuto un profondo impatto sulla scena di downtown New York, emettendo fascino e desiderio fino alla sua tragica morte. Wilcox ha scoperto che un suo amico ora risiede nello stesso appartamento dove ha vissuto Sedgwick. Questa rivelazione ha avviato l’indagine dell’artista su una traccia nascosta dell’esistenza di Sedgwick: un’iconica immagine di lei tratta dalla rivista Vogue dell’agosto 1965, dove posa su un pouf di fronte a un grande disegno di un cavallo che aveva realizzato direttamente sulla parete. Questa stessa fotografia è il punto di partenza per l’installazione di disegni nello spazio di via Stradella 7, Edie (2023). In queste opere, Wilcox ritaglia e rimuove parti dell’immagine, lasciando solo le pareti monocromatiche dell’appartamento e lo stallone a simboleggiare la presenza di Edie dopo la sua tragica morte. Coprendo la sua figura con foglia d’argento, Sedgwick si trasforma in un vestigio dalla leggiadra leggerezza, accentuando la natura effimera della scena e allo stesso tempo imprimendole la fugacità della memoria.
Nell’ultimo capitolo di Trace of Life, Wilcox si addentra nella creazione di segni attraverso un’effimera esplorazione dei pontili e dei sentieri che si snodano attraverso Fire Island. Una volta santuario della comunità queer di New York e simbolo di spensierata indulgenza prima della devastante epidemia di AIDS, Fire Island conserva ancora i suoi pontili in legno a doghe, che fungono da principale mezzo di trasporto. La cinepresa di Wilcox si focalizza su queste assi consumate dal tempo, trasmettendo loro una vitalità artistica attraverso l’accumulazione delle impronte che le hanno solcate. Attraverso queste tracce intangibili, Wilcox infonde alla vita un palpabile senso del passato, dove gli echi di coloro che sono venuti prima indugiano nel ricordo dei loro passi.
BIOGRAFIA
T. J. Wilcox è nato a Seattle, WA, nel 1965. Vive e lavora a New York, NY e Milano, Italia.
La pratica multidisciplinare di Wilcox viene presentata a livello internazionale dalla fine degli anni ‘90. Il suo lavoro installativo, che è spesso composto da media come film e video, prende come soggetto complesse intersezioni di narrativa storica, personalità ed eventi culturali intrecciati con la memoria personale, il mito e l’aneddoto. Il lavoro con immagini in movimento dell’artista incorpora fotografie d’archivio, filmati trovati, così come film originali Super-8 e 16mm, video digitali live- action e varie forme di animazione, dando vita a narrazioni liriche simili a collage, sottolineate da testi poetici e sottotitolati che accompagnano le immagini. Soggetti e tematiche dei suoi lavori film e video appaiono in diverse forme, tra cui stampe fotografiche e lightbox, opere di collage e disegni in molte forme.
T. J. Wilcox ha ricevuto un BFA dalla School of Visual Arts di New York e un MFA dall’Art Center College of Design di Los Angeles. È rappresentato nelle collezioni di istituzioni come The Museum of Modern Art, New York, NY; Whitney Museum of American
Art, New York, NY; MOCA Museo di Arte Contemporanea, Los Angeles, CA; National Portrait Gallery, Londra, Regno Unito; Tate Modern, Londra, Regno Unito; Sammlung Goetz, Monaco di Baviera, Germania; Migros Museum für Gegenwartskunst, Zurigo, Svizzera, tra molte altre. Ha avuto mostre personali al Grand Rapids Art Museum, Grand Rapids, MI (2015); Whitney Museum of American Art, New York, NY (2014); Lismore Castle Arts, Waterford, Irlanda (2012); Stedelijk Museum, Amsterdam (2007); Kunstverein München, Monaco di Baviera, Germania (2005) e ha partecipato a mostre collettive tra cui Natural Wonders: Sublime Artifice in Contemporary Art, Brandywine River Museum of Art, Chadds Ford, PA (2018); House Style: Five Centuries of Fashion a Chatsworth, Chatsworth House, Bakewell, Regno Unito (2017); J’aime les Panoramas, Musee d’art et d’histoire, Ginevra, Svizzera (2015); La vie moderne, La Biennale de Lyon, Lione, Francia (2015); la 47a Biennale di Venezia, Venezia, Italia (1997) e la Whitney Biennial, Whitney Museum of American Art, New York, NY (1997, 2004).
Via A. Stradella 7-4, 20129, Milano
Dal 26 maggio al 2 settembre 2023
Vernissage: 25 maggio 2023, 18:00 – 20:00
T. J. Wilcox
Galleria Raffaella Cortese presenta il quarto capitolo della sua collaborazione con T. J. Wilcox in galleria. La mostra, che si sviluppa attraverso due spazi, presenta una serie di disegni recenti dell’artista multidisciplinare incentrati sul suo ultimo lavoro video. Si tratta della prima esposizione di questo corpus di lavori al di fuori degli Stati Uniti.
In via Stradella 4, il video Trace of Life (2022) si presenta con il tipico assemblaggio da parte dell’artista di diverse tecniche cinematografiche: l’accelerazione di riprese con il time-lapse, il film in Super 8, riprese dal vivo, immagini d’archivio e fotografie, così come il suo caratteristico metodo narrativo di sovrapporre testo alle immagini. L’opera, che evoca diverse percezioni del tempo e della creazione di segni, è divisa in tre atti che approfondiscono le vestigia di eventi avvenuti milioni di anni fa fino al passato recente.
Il primo atto del film, che Wilcox ha realizzato durante e dopo l’esperienza della pandemia a New York, è dedicato agli erratici glaciali, grandi massi che si trovano lungo la costa di Long Island. Queste rocce dalle loro dimensioni imponenti appaiono intuitivamente come simboli di stabilità tra le onde e gli elementi naturali che influenzano la costa, ma si rivelano invece essere viaggiatori erranti, spostati dall’Artico dal movimento dei ghiacciai durante l’ultima era glaciale.
Come spesso accade nella pratica di T.J. Wilcox, il secondo atto di Trace of Life è un’esplorazione della vita e del lascito di una figura storica, Edie Sedgwick (1943- 1971). L’attrice e modella americana, divenuta famosa come superstar di Warhol,
è stata una presenza indelebile e ha avuto un profondo impatto sulla scena di downtown New York, emettendo fascino e desiderio fino alla sua tragica morte. Wilcox ha scoperto che un suo amico ora risiede nello stesso appartamento dove ha vissuto Sedgwick. Questa rivelazione ha avviato l’indagine dell’artista su una traccia nascosta dell’esistenza di Sedgwick: un’iconica immagine di lei tratta dalla rivista Vogue dell’agosto 1965, dove posa su un pouf di fronte a un grande disegno di un cavallo che aveva realizzato direttamente sulla parete. Questa stessa fotografia è il punto di partenza per l’installazione di disegni nello spazio di via Stradella 7, Edie (2023). In queste opere, Wilcox ritaglia e rimuove parti dell’immagine, lasciando solo le pareti monocromatiche dell’appartamento e lo stallone a simboleggiare la presenza di Edie dopo la sua tragica morte. Coprendo la sua figura con foglia d’argento, Sedgwick si trasforma in un vestigio dalla leggiadra leggerezza, accentuando la natura effimera della scena e allo stesso tempo imprimendole la fugacità della memoria.
Nell’ultimo capitolo di Trace of Life, Wilcox si addentra nella creazione di segni attraverso un’effimera esplorazione dei pontili e dei sentieri che si snodano attraverso Fire Island. Una volta santuario della comunità queer di New York e simbolo di spensierata indulgenza prima della devastante epidemia di AIDS, Fire Island conserva ancora i suoi pontili in legno a doghe, che fungono da principale mezzo di trasporto. La cinepresa di Wilcox si focalizza su queste assi consumate dal tempo, trasmettendo loro una vitalità artistica attraverso l’accumulazione delle impronte che le hanno solcate. Attraverso queste tracce intangibili, Wilcox infonde alla vita un palpabile senso del passato, dove gli echi di coloro che sono venuti prima indugiano nel ricordo dei loro passi.
BIOGRAFIA
T. J. Wilcox è nato a Seattle, WA, nel 1965. Vive e lavora a New York, NY e Milano, Italia.
La pratica multidisciplinare di Wilcox viene presentata a livello internazionale dalla fine degli anni ‘90. Il suo lavoro installativo, che è spesso composto da media come film e video, prende come soggetto complesse intersezioni di narrativa storica, personalità ed eventi culturali intrecciati con la memoria personale, il mito e l’aneddoto. Il lavoro con immagini in movimento dell’artista incorpora fotografie d’archivio, filmati trovati, così come film originali Super-8 e 16mm, video digitali live- action e varie forme di animazione, dando vita a narrazioni liriche simili a collage, sottolineate da testi poetici e sottotitolati che accompagnano le immagini. Soggetti e tematiche dei suoi lavori film e video appaiono in diverse forme, tra cui stampe fotografiche e lightbox, opere di collage e disegni in molte forme.
T. J. Wilcox ha ricevuto un BFA dalla School of Visual Arts di New York e un MFA dall’Art Center College of Design di Los Angeles. È rappresentato nelle collezioni di istituzioni come The Museum of Modern Art, New York, NY; Whitney Museum of American
Art, New York, NY; MOCA Museo di Arte Contemporanea, Los Angeles, CA; National Portrait Gallery, Londra, Regno Unito; Tate Modern, Londra, Regno Unito; Sammlung Goetz, Monaco di Baviera, Germania; Migros Museum für Gegenwartskunst, Zurigo, Svizzera, tra molte altre. Ha avuto mostre personali al Grand Rapids Art Museum, Grand Rapids, MI (2015); Whitney Museum of American Art, New York, NY (2014); Lismore Castle Arts, Waterford, Irlanda (2012); Stedelijk Museum, Amsterdam (2007); Kunstverein München, Monaco di Baviera, Germania (2005) e ha partecipato a mostre collettive tra cui Natural Wonders: Sublime Artifice in Contemporary Art, Brandywine River Museum of Art, Chadds Ford, PA (2018); House Style: Five Centuries of Fashion a Chatsworth, Chatsworth House, Bakewell, Regno Unito (2017); J’aime les Panoramas, Musee d’art et d’histoire, Ginevra, Svizzera (2015); La vie moderne, La Biennale de Lyon, Lione, Francia (2015); la 47a Biennale di Venezia, Venezia, Italia (1997) e la Whitney Biennial, Whitney Museum of American Art, New York, NY (1997, 2004).
25
maggio 2023
T. J. Wilcox
Dal 25 maggio al 02 settembre 2023
arte contemporanea
Location
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato, 10:00-13:00 e 14:30-19:00.
Vernissage
25 Maggio 2023, 18:00-20:00.
Sito web
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