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T. Melih Görgün – Death is on the other Shore
lavoro di Melih Görgün’s per Venezia concerne sia la religione come componente dialettica dei processi di globalizzazione, come pure i temi di religiosità facenti parte della memoria e identità di ognuno – con la storia individuale e generale.
Comunicato stampa
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T. Melih Görgün è nato a Sinop (Turchia) nel 1962. Vive e lavora a Istanbul. Questo progetto nasce da vari incontri con l’artista nello scorso inverno a Istanbul. Il lavoro di Melih Görgün’s per Venezia concerne sia la religione come componente dialettica dei processi di globalizzazione, come pure i temi di religiosità facenti parte della memoria e identità di ognuno – con la storia individuale e generale. Pur toccando temi molto personali, Görgün evita l’aneddotico ponendo il suo discorso ad un livello universale. La mostra è un confronto
sensibile del sé e dell’altro, nel quadro delle religioni d’oggi. Attraverso l’uso di video e lavori audio l’artista compara confessioni Cristiane, Giudaismo ed Islam e le sue proprie convinzioni riguardo a domande quali:
“Come confrontiamo la morte? Gli atei investono su condizioni spirituali dopo la morte? Se non è così, ciò forse significa che diciamo a noi stessi bugie per sfuggire alla nostra incapacità a confrontare la morte? Le religioni dànno una forte enfasi alla morte per aumentare il proprio potere. Ma cosa è la morte? Le differenze
fra le varie religioni costituiscono qualche differenza nello status e condizioni della morte? Quale religione ha dettato le forme più magnifiche di morte?”
L’artista sarà presente all’inaugurazione che vedrà inoltre la performance del famoso danzatore e coreografo dervish Ziya Azazi (Vienna).
La mostra è co-curata da Beral Madra, Camilla Seibezzi, Vittorio Urbani. Prodotta da Nuova Icona, Venezia. Un catalogo è stampato per l’occasione grazie al contributo di Geli_im Creative (Istanbul), Ringraziamo per ulteriori contributi il Ministery of Culture and Tourism of Turkey (Ankara), Deste_iyle (Istanbul), l’Hotel delle Nazioni (Jesolo). E per la loro collaborazione __birli_iyle e Chameleon Events&PR (Istanbul).
“by//pass” é il titolo di una rassegna di quattro mostre il cui tema comune sono i problemi delle “terre di tensione”
del mondo, le nuove e vecchie realta’ mediorientali ulteriormente agitate dalla corrente crisi irachena.
L’identita’ delle popolazioni in contraddizione tra il desiderio di un ritorno a radici culturali e religiose e il bisogno di una nuova – e autonoma – definizione. Il ciclo è formato dalle personali di Melih Görgün, Emily Jacir,
Ali Hassaf e Carel Moiseiwitsch.
Oratorio di San Ludovico, sestiere di Dorsoduro, Calle dei Vecchi 2552, Venezia. Fermata più vicina del vaporetto: “S. Basilio”, linee 82 / 61 / 62 § correnti mostre e progetti di Nuova Icona: vedi www.nuovaicona.org
sensibile del sé e dell’altro, nel quadro delle religioni d’oggi. Attraverso l’uso di video e lavori audio l’artista compara confessioni Cristiane, Giudaismo ed Islam e le sue proprie convinzioni riguardo a domande quali:
“Come confrontiamo la morte? Gli atei investono su condizioni spirituali dopo la morte? Se non è così, ciò forse significa che diciamo a noi stessi bugie per sfuggire alla nostra incapacità a confrontare la morte? Le religioni dànno una forte enfasi alla morte per aumentare il proprio potere. Ma cosa è la morte? Le differenze
fra le varie religioni costituiscono qualche differenza nello status e condizioni della morte? Quale religione ha dettato le forme più magnifiche di morte?”
L’artista sarà presente all’inaugurazione che vedrà inoltre la performance del famoso danzatore e coreografo dervish Ziya Azazi (Vienna).
La mostra è co-curata da Beral Madra, Camilla Seibezzi, Vittorio Urbani. Prodotta da Nuova Icona, Venezia. Un catalogo è stampato per l’occasione grazie al contributo di Geli_im Creative (Istanbul), Ringraziamo per ulteriori contributi il Ministery of Culture and Tourism of Turkey (Ankara), Deste_iyle (Istanbul), l’Hotel delle Nazioni (Jesolo). E per la loro collaborazione __birli_iyle e Chameleon Events&PR (Istanbul).
“by//pass” é il titolo di una rassegna di quattro mostre il cui tema comune sono i problemi delle “terre di tensione”
del mondo, le nuove e vecchie realta’ mediorientali ulteriormente agitate dalla corrente crisi irachena.
L’identita’ delle popolazioni in contraddizione tra il desiderio di un ritorno a radici culturali e religiose e il bisogno di una nuova – e autonoma – definizione. Il ciclo è formato dalle personali di Melih Görgün, Emily Jacir,
Ali Hassaf e Carel Moiseiwitsch.
Oratorio di San Ludovico, sestiere di Dorsoduro, Calle dei Vecchi 2552, Venezia. Fermata più vicina del vaporetto: “S. Basilio”, linee 82 / 61 / 62 § correnti mostre e progetti di Nuova Icona: vedi www.nuovaicona.org
18
giugno 2004
T. Melih Görgün – Death is on the other Shore
Dal 18 giugno al 18 luglio 2004
arte contemporanea
Location
ORATORIO SAN LUDOVICO
Venezia, Corte Dei Vecchi, (Venezia)
Venezia, Corte Dei Vecchi, (Venezia)
Orario di apertura
da giovedì a domenica dalle 16 alle 20
Vernissage
18 Giugno 2004, ore 19
Sito web
www.nuovaicona.org
Curatore