Sabato 13 settembre alle 21,30 la presentazione al pubblico del Polittico di Taddeo di Bartolo
e di Paolo di Giovanni Fei e il Sant’Antonio Abate in legno di uno scultore ignoto
DUE IMPORTANTI OPERE DEL ‘300 E ‘400 SENESE
TORNANO A VIVERE A PALAZZO CORBOLI
All’interno del Settembre Ascianese 2008 sabato 13 alle 11.30 presso le Fonti Lavatoie
l’inaugurazione della mostra “I volti di Asciano”

Tornano a splendere di luce artistica due importanti opere del trecento e quattrocento senese. Sabato 13 settembre presso il Museo Archeologico e d’Arte Sacra di Palazzo Corboli ad Asciano saranno presentate al pubblico, dopo il restauro, il polittico di Taddeo di Bartolo e di Paolo di Giovanni Fei e il Sant’Antonio Abate in legno intagliato e policromato di uno scultore senese della fine del XIV secolo. Alle 21.30, all’interno del programma di eventi del Settembre Ascianese 2008, tornano dunque a rivivere due importanti opere rinvenute nella Basilica di Sant’Agata e nella Chiesa di San Francesco ad Asciano. Il restauro è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Musei Senesi e sotto la direzione della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico delle province di Siena e Grosseto.
Il polittico è il frutto dell’assemblaggio di Enzo Carli nel 1952 di due diverse tavole: “San Paolo, San Giovanni Battista, Sant’Agata e San Pietro” e “Gli evangelisti” di Paolo di Giovanni Fei e “Madonna con Bambino” di Taddeo di Bartolo. “La Madonna col Bambino” posta al centro, i quattro “Santi” laterali e gli “Evangelisti” nella zona superiore, mettono così a confronto l’opera dei due artisti.
Il Sant’Antonio Abate è una statua lignea di 168 centimetri ed il restauro ha previsto il recupero e l’integrazione di una ridipintura avvenuta nel ‘600, nonché il consolidamento degli strati pittorici.
Giornata interamente dedicata all’arte quella di sabato 13 all’interno del Settembre Ascianese. Alle 11.30 presso le Fonti Lavatoie si alza il sipario sulla mostra “I volti di Asciano”, organizzata dagli Artisti del Garbo.