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Tadeusz Kantor
Mostra dei disegni inediti di T. Kantor relativi allo spettacolo, in pubblicazione nel libro La classe morta, Ed. Libri Scheiwiller, 2003.
[…] Nella vita di Tadeusz Kantor vi erano giorni nei quali non dipingeva quadri, giorni nei quali non dirigeva gli spettacoli del Cricot 2 né guidava le prove degli attori, ma non vi sono mai stati giorni nei quali non abbia disegnato.
tratto da Lech Stangret, I disegni di Kantor – L’opera recuperata in La classe morta, Ed. Libri Scheiwiller, 2003 (in pubblicazione)
Inserita nella programmazione della sezione autunnale dedicata a Tadeusz Kantor del progetto VERSO UNA POLONIA EUROPEA del Mutamento Zona Castalia di Cultura Globale, la galleria 41 artecontemporanea ospita la mostra dei 20 disegni di Tadeusz Kantor, compendio iconografico del volume, di prossima pubblicazione per le Ed. Libri Scheiwiller, La classe morta, traduzione italiana della partitura originale dello spettacolo.
Tutti i disegni che appartengono a collezioni private e sono stati abbozzati da Kantor negli anni di studio e realizzazione dello spettacolo (catalogabili fra gli anni 1974-1976), sono esposti e pubblicati per la prima volta. Attraverso questa piccola galleria “kantoriana” si colgono le riflessioni e ripensamenti sul tema de La classe morta: il I disegno della classe morta, come riporta la scritta autografa in polacco di Kantor; lo schizzo della disposizione ancora centrale della classe rispetto al pubblico (in seguito come si leggerà dalle note di regia, volutamente relegata nell’angolo); gli schizzi dei personaggi con i loro manichini-relitti sulle spalle e affiancato il nome dell’attore che ne rivestiva il ruolo, e poi il disegno che li riunisce tutti con la scritta dello spettacolo; uno splendido disegno diviso a quadri con le scene abbozzate della lezione di grammatica; alcuni delicati e curati acquerelli che ritraggono i personaggi in coppia; il disegno dei gemelli che giocano la parte del Sosia e del Vecchietto con il Sosia; alcuni collage che più concettualmente sottintendono il pensiero poetico sul riflesso e il doppio delle cose; non ultimo il ‘ragazzino sui banchi di scuola’, ormai trasformato in un’icona, dopo la realizzazione della scultura – installazione degli anni ’80 e poi con il monumento funebre per la tomba dove l’artista riposa insieme alla madre, nel cimitero Racowicki di Cracovia. Una parte di questi disegni sono realizzati con la tecnica a pennarello, altri mischiano l’acrilico e il pastello.
Tadeusz Kantor
Torino, Strada Val Salice, 9, (Torino)