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Tadini & Co: Maria Mulas
Maria Mulas, fotografa milanese, apre la rassegna di esposizioni Tadini & Co che segna un percorso di scoperta di una serie di artisti, fotografi, scrittori etc. che hanno accompagnato la fertile stagione intellettuale tra gli anni 70 e 90 a Milano di cui Emilio Tadini era figura di stimolo creativo
Comunicato stampa
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Maria Mulas, fotografa milanese, apre la rassegna di esposizioni Tadini & Co che segnerà un percorso di scoperta di una serie di artisti, fotografi, scrittori etc. che hanno accompagnato la fertile stagione intellettuale tra gli anni 70 e 90 a Milano di cui Emilio Tadini era figura di stimolo creativo e critico.
Maria Mulas in quegli anni raccontò, con una serie di ritratti, i tanti personaggi che hanno dato vitalità al fervore intellettuale del tempo, alla ricerca di dialogo con il resto del mondo e dove Milano è stata luogo di scambio di idee, contatti e originalità. Le sue foto sono fonte documentativa e narrativa importante dell’atmosfera di un periodo che ha gettato le basi della Milano di oggi. Moda, design, arte hanno viaggiato di pari passo con lo sviluppo economico di una città che è sempre più aperta alle avanguardie e alla contaminazione culturale.
In esposizione non solo ritratti, ma anche una ricerca sulle architetture e sulle prime sperimentazioni del digitale da parte di una delle donne fotografe che ha saputo competere con i fotografi del tempo tanto da aver costituito uno degli archivi più ricchi e ricercati, in particolare su Milano.
Maria Mulas inizia a fotografare su stimolo del fratello Ugo Mulas che le regala la prima macchina fotografica. Nei primi anni 70 si dedica alla fotografia teatrale, poi estende il suo interesse a tutto l’ambito artistico e culturale condividendo, con il fratello, diversi amici e contatti anche del noto bar Jamaica, luogo di ritrovo intellettuale, tanto quanto molte gallerie della città, tra cui lo Studio Marconi dove si aprivano gli orizzonti dell’arte oltre confine e di cui Tadini, Schifano, Del Pezzo, Pardi e altri ancora furono parte attiva e fondante del successo di Studio Marconi – fondato da Giorgio Marconi (oggi Fondazione Marconi).
Maria Mulas faceva parte del giro stretto di amici di Emilio Tadini e sua moglie Antonia con i quali si mischiava il divertimento con l’indiscutibile produzione di idee e stimoli intellettuali. Una grande e lunga amicizia che oggi la vede, ancor un volta, protagonista presso la Casa Museo fondata da Francesco Tadini e Melina Scalise in memoria di suo padre, Emilio.
UN RICORDO DI EMILIO TADINI DI MARIA MULAS dal libro Torno Subito
“Ero sempre contenta quando Emilio veniva da noi la sera perchè della noia non c’era pericolo di sprofondare, con la sua vitalità elet-trizzava la festa.
Oramai era scontato che avremmo venduto il nostro appartamento a un certo punto della serata l’argomento finiva lì.
–Allora, vendi?
–Si, rispondevo
–Però un balcone come pièd a terre lo devi tenere. Così possiamo continuare a venire qui a fare i nostri party mettendo una scaletta di corda per salire e scendere liberamente. E faremo versacci verso l’interno ai nuovi inquilini. Ti raccomando, ascolta il mio consiglio. Come farebbe altrimenti Alberto a buttarti dal balcone dopo che tu gli hai nascosto i dieci chili del suo adorato taleggio per impedirgli di mangiarlo? E noi a testimoniare che lui è l’assassino? Senza il balcone non si può fare nulla.
Era così Emilio, aveva una fantasia completamente surreale.”
CASA MUSEO SPAZIO TADINI
Via Niccolò Jommelli, 254 Milano
(MM Loreto/Piola)
dal 19 settembre al 20 ottobre 2019
inaugurazione 19 settembre ore 18.30
Orario di apertura da mercoledì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 –
Domenica su prenotazione via mail: museospaziotadini@gmail.com o telefono: 3664584532 (entro venerdì).
Ingresso libero
Visite guidate al museo e alle mostre 5 euro.
Maria Mulas in quegli anni raccontò, con una serie di ritratti, i tanti personaggi che hanno dato vitalità al fervore intellettuale del tempo, alla ricerca di dialogo con il resto del mondo e dove Milano è stata luogo di scambio di idee, contatti e originalità. Le sue foto sono fonte documentativa e narrativa importante dell’atmosfera di un periodo che ha gettato le basi della Milano di oggi. Moda, design, arte hanno viaggiato di pari passo con lo sviluppo economico di una città che è sempre più aperta alle avanguardie e alla contaminazione culturale.
In esposizione non solo ritratti, ma anche una ricerca sulle architetture e sulle prime sperimentazioni del digitale da parte di una delle donne fotografe che ha saputo competere con i fotografi del tempo tanto da aver costituito uno degli archivi più ricchi e ricercati, in particolare su Milano.
Maria Mulas inizia a fotografare su stimolo del fratello Ugo Mulas che le regala la prima macchina fotografica. Nei primi anni 70 si dedica alla fotografia teatrale, poi estende il suo interesse a tutto l’ambito artistico e culturale condividendo, con il fratello, diversi amici e contatti anche del noto bar Jamaica, luogo di ritrovo intellettuale, tanto quanto molte gallerie della città, tra cui lo Studio Marconi dove si aprivano gli orizzonti dell’arte oltre confine e di cui Tadini, Schifano, Del Pezzo, Pardi e altri ancora furono parte attiva e fondante del successo di Studio Marconi – fondato da Giorgio Marconi (oggi Fondazione Marconi).
Maria Mulas faceva parte del giro stretto di amici di Emilio Tadini e sua moglie Antonia con i quali si mischiava il divertimento con l’indiscutibile produzione di idee e stimoli intellettuali. Una grande e lunga amicizia che oggi la vede, ancor un volta, protagonista presso la Casa Museo fondata da Francesco Tadini e Melina Scalise in memoria di suo padre, Emilio.
UN RICORDO DI EMILIO TADINI DI MARIA MULAS dal libro Torno Subito
“Ero sempre contenta quando Emilio veniva da noi la sera perchè della noia non c’era pericolo di sprofondare, con la sua vitalità elet-trizzava la festa.
Oramai era scontato che avremmo venduto il nostro appartamento a un certo punto della serata l’argomento finiva lì.
–Allora, vendi?
–Si, rispondevo
–Però un balcone come pièd a terre lo devi tenere. Così possiamo continuare a venire qui a fare i nostri party mettendo una scaletta di corda per salire e scendere liberamente. E faremo versacci verso l’interno ai nuovi inquilini. Ti raccomando, ascolta il mio consiglio. Come farebbe altrimenti Alberto a buttarti dal balcone dopo che tu gli hai nascosto i dieci chili del suo adorato taleggio per impedirgli di mangiarlo? E noi a testimoniare che lui è l’assassino? Senza il balcone non si può fare nulla.
Era così Emilio, aveva una fantasia completamente surreale.”
CASA MUSEO SPAZIO TADINI
Via Niccolò Jommelli, 254 Milano
(MM Loreto/Piola)
dal 19 settembre al 20 ottobre 2019
inaugurazione 19 settembre ore 18.30
Orario di apertura da mercoledì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 –
Domenica su prenotazione via mail: museospaziotadini@gmail.com o telefono: 3664584532 (entro venerdì).
Ingresso libero
Visite guidate al museo e alle mostre 5 euro.
19
settembre 2019
Tadini & Co: Maria Mulas
Dal 19 settembre al 20 ottobre 2019
fotografia
Location
SPAZIO TADINI
Milano, Via Niccolò Jommelli, 24, (Milano)
Milano, Via Niccolò Jommelli, 24, (Milano)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato dalle 15:30 alle 19:30 - domenica su appuntamento
Vernissage
19 Settembre 2019, h 18:30
Sito web
Autore
Curatore
Produzione organizzazione