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Taggati&Indifferenti
I curatori della galleria d’arte contemporanea Arte In Movimento di Forte dei Marmi presentano un nuovo progetto curatoriale “Taggati& Indifferenti” dal 24 al 27 novembre a Milano al Museo della Scienza e della Tecnologia.
Artisti partecipanti Carla Tolomeo,Manuela Merani,Francesca Giacomazzi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I curatori della galleria d’arte contemporanea Arte In Movimento di Forte dei Marmi, presentano un nuovo progetto curatoriale per il mese di novembre dal 24 al 27 al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano dal titolo Taggati & Indifferenti, per interpretare attraverso vari mezzi espressivi dalla scultura, pittura e alla fotografia la difficile tematica dell’indifferenza in contrasto con la frequente comunicazione nei social network ai quali da diversi anni ricorre chiunque. Gli artisti che interpretano questo progetto sono Carla Tolomeo, Manuela Merani e Francesca Giacomazzi
Nasce l’esigenza di sviluppare una ricerca inerente un grave sintomo sociale che ormai si sta diffondendo a macchia d’olio e riguarda tutte le categorie sociali, la scelta di coinvolgere soprattutto gli artisti non è casuale ma dettata come un latente segno di provocazione contro una società popolata da soggetti poco ricettivi agli stimoli esterni. Il distacco emozionale fra le persone, quella forma di noncuranza verso sentimenti profondi, dal dolore altrui, quasi una forma di anestesia temporanea a volte permanente, si sviluppa come un antibiotico del vivere intensamente senza un’attiva partecipazione e una morale, comporta un input di analisi per gli artisti invitati dalla galleria al progetto presso uno spazio pubblico di rilievo.
Attualmente le nuove generazioni e anche quelle dei trentenni, almeno la maggior parte si dimostrano concentrati sui vari passaggi della vita, una specie di omologazione esistenziale, scandito dall’impiego fisso, la scelta oculata della rata del mutuo ben lontano dalle lotte hippie, dalle possibili rivolte contro un sistema ingiusto che riguarda un po’ tutti da vicino.
La mancanza di comunicazione reale filtrata dai social network che apparentemente facilitano le conoscenze ma che in un certo senso possono illudere, ingannando con amicizie artefatte, rendono l’individuo assente nella vita concreta, quasi un soggetto che si muove per inerzia rifiutando ogni forma di coinvolgimento emotivo, non solo per non soffrire, ma per un’ incapacità di vivere in prima persona. Quindi “Taggati & indifferenti” diventa una condizione ricorrente, portavoce di un malessere dell’umanità che vive in un’ attuale società dove la genuinità dei sentimenti e l’individualità della persona viene soppiantata da una tastiera e una voglia di apparire prevalentemente in uno status virtuale. La stessa tendenza di schematizzare la propria esistenza può diventare una forma di indifferenza verso aspetti che riguardano l’umanità? Non stiamo indagando, o ponendo confronti sulle proprie scelte di vita, ma lanciando un messaggio per contrastare la mancanza di partecipazione della persona all’interno del tessuto sociale.
Chi meglio di un artista, attento da sempre alle problematiche che lo circondano, all’evoluzione sociale, dotato di una maggiore sensibilizzazione intervenendo attraverso vari tipi di medium può interpretare questo stato d’essere, da troppo cronicizzato come patologia dell’umanità e condurre lo spettatore a un’ autoanalisi costruttiva attraverso l’arte per una società diversa e più umanizzata.
Nasce l’esigenza di sviluppare una ricerca inerente un grave sintomo sociale che ormai si sta diffondendo a macchia d’olio e riguarda tutte le categorie sociali, la scelta di coinvolgere soprattutto gli artisti non è casuale ma dettata come un latente segno di provocazione contro una società popolata da soggetti poco ricettivi agli stimoli esterni. Il distacco emozionale fra le persone, quella forma di noncuranza verso sentimenti profondi, dal dolore altrui, quasi una forma di anestesia temporanea a volte permanente, si sviluppa come un antibiotico del vivere intensamente senza un’attiva partecipazione e una morale, comporta un input di analisi per gli artisti invitati dalla galleria al progetto presso uno spazio pubblico di rilievo.
Attualmente le nuove generazioni e anche quelle dei trentenni, almeno la maggior parte si dimostrano concentrati sui vari passaggi della vita, una specie di omologazione esistenziale, scandito dall’impiego fisso, la scelta oculata della rata del mutuo ben lontano dalle lotte hippie, dalle possibili rivolte contro un sistema ingiusto che riguarda un po’ tutti da vicino.
La mancanza di comunicazione reale filtrata dai social network che apparentemente facilitano le conoscenze ma che in un certo senso possono illudere, ingannando con amicizie artefatte, rendono l’individuo assente nella vita concreta, quasi un soggetto che si muove per inerzia rifiutando ogni forma di coinvolgimento emotivo, non solo per non soffrire, ma per un’ incapacità di vivere in prima persona. Quindi “Taggati & indifferenti” diventa una condizione ricorrente, portavoce di un malessere dell’umanità che vive in un’ attuale società dove la genuinità dei sentimenti e l’individualità della persona viene soppiantata da una tastiera e una voglia di apparire prevalentemente in uno status virtuale. La stessa tendenza di schematizzare la propria esistenza può diventare una forma di indifferenza verso aspetti che riguardano l’umanità? Non stiamo indagando, o ponendo confronti sulle proprie scelte di vita, ma lanciando un messaggio per contrastare la mancanza di partecipazione della persona all’interno del tessuto sociale.
Chi meglio di un artista, attento da sempre alle problematiche che lo circondano, all’evoluzione sociale, dotato di una maggiore sensibilizzazione intervenendo attraverso vari tipi di medium può interpretare questo stato d’essere, da troppo cronicizzato come patologia dell’umanità e condurre lo spettatore a un’ autoanalisi costruttiva attraverso l’arte per una società diversa e più umanizzata.
25
novembre 2011
Taggati&Indifferenti
Dal 25 al 27 novembre 2011
arte contemporanea
Location
Biglietti
previo invito
Orario di apertura
venerdì 25 novembre ore 18,00-23,00
sabato 26 novembre ore 12,00-22,00
domenica 27 novembre ore 12,00-20,00
Vernissage
25 Novembre 2011, h 18,00
Autore
Curatore