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Talent Lab
Come consuetudine, la galleria Spazio Fisico propone l’evento estivo dedicato alla mostra dei nuovi volti che s’affacciano alla scena artistica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Come consuetudine, la galleria Spazio Fisico propone l’evento estivo dedicato alla mostra dei nuovi volti che s’affacciano alla scena artistica.
In particolare, questo appuntamento è rivolto alla “giovane critica” nelle figure di Francesca Baboni e Chiara Messori che svolgono il ruolo completo di: “talents scout”, curatrici ed allestitrici, dando uno spaccato significativo di quanto si sta esprimendo nell’ accademia bolognese.
Giancarlo Guidotti
TALENT LAB – STUDENTI DELL’ACCADEMIA A CONTATTO.
INDAGINE SUI SENTIMENTI
Francesca Baboni presenta il lavoro di Marco Spaggiari e Fabio Valentini.
Marco Spaggiari mostra una pittura eterogenea che a tratti si avvicina ad un informale arrabbiato, una poetica pittorica caratterizzata fondamentalmente dal segno immediato, essenziale, quasi in monocromo, nelle tonalità dell’ocra e del grigio, realizzata con quarzite, gesso, acrilico e materiali di recupero. Un contesto disadattato, che si pone tra paesaggio stilizzato e figura, caratterizzato da una sperimentazione continua, materia sofferente, colore che cola, rigorosamente opaco, che non è mai stoppato ma sempre comunque vibrante, una scelta cromatica spenta e attutita, tono su tono o appena leggibile nei toni. Teste evanescenti colpite dall’acqua che tentano di riaffiorare alla superficie o case colpite dall’onda, legate all’attualità della suggestione catastrofica dello tsunami, fatta di un segno aggressivo e talvolta duro ma non per questo meno affascinante e coinvolgente.
I corpi di Fabio Valentini, tranciati a brani ma pur efficaci nel loro essere incompleti, sono caratterizzati da un rosso violento che simboleggia l’impeto istintivo e profondamente passionale della natura umana, e vengono deformati alla vista perdendo la loro concezione primordiale di forma in quanto tale. Il corpo modificato dalle mutazioni in atto, specchio fedele in realtà di ciò che avviene interiormente, rappresenta un modo di essere e una modalità prettamente esistenziale che trova i suoi riferimenti preferenziali nell’ambito del virtuale contemporaneo e della mutazione genetica. Il bianco abbagliante dello sfondo, utilizzato come fonte luminosa, contribuisce ad esaltare ancor più la figura caratterizzata da un segno gestuale di matrice vivacemente espressionista.
Chiara Messori presenta il lavoro di Stefano Lerose e Virginia Micagni.
Stefano Lerose, classe 81, indaga nella sua opera diversificata (quadri ad olio, incisioni,
sculture,disegni) un mondo sospeso tra l'onirico e realtà. Guidato da Wainer Vaccari ha assorbito un’importante lezione pittorica. I suoi soggetti, spesso inquietanti, trasmettono allo stesso tempo malinconia e mistero, esprimendo tutto ciò che l’artista sente e vuole trasmettere: le paure, le assillanti ossessioni, l’insicurezza e i tormentati pensieri ricorrenti dell’uomo attuale.
Sono immagini che catturano la mente di colui che le osserva, lasciandolo riflettere su tutto ciò che lo circonda.
Virginia Micagni, classe 78, mette in mostra due mondi all'apparenza diversi e distanti ma che si intrecciano e convivono nella sua quotidianità. Sviscera la sua passione per il Giappone attraverso la rappresentazione delle cortigiane tayu, truccate vestite secondo la loro tradizione; evocando così il fantasma di un mondo morto, quell'Oriente ricordato solo in alcune memorabili opere letterarie ma ormai lontano e sorpassato dal "tecnologico" Giappone odierno. Ai lavori ad olio affianca i disegni a matita, cruda rappresentazione della realtà domestica in cui vive, colta da un insolito punto di vista
In particolare, questo appuntamento è rivolto alla “giovane critica” nelle figure di Francesca Baboni e Chiara Messori che svolgono il ruolo completo di: “talents scout”, curatrici ed allestitrici, dando uno spaccato significativo di quanto si sta esprimendo nell’ accademia bolognese.
Giancarlo Guidotti
TALENT LAB – STUDENTI DELL’ACCADEMIA A CONTATTO.
INDAGINE SUI SENTIMENTI
Francesca Baboni presenta il lavoro di Marco Spaggiari e Fabio Valentini.
Marco Spaggiari mostra una pittura eterogenea che a tratti si avvicina ad un informale arrabbiato, una poetica pittorica caratterizzata fondamentalmente dal segno immediato, essenziale, quasi in monocromo, nelle tonalità dell’ocra e del grigio, realizzata con quarzite, gesso, acrilico e materiali di recupero. Un contesto disadattato, che si pone tra paesaggio stilizzato e figura, caratterizzato da una sperimentazione continua, materia sofferente, colore che cola, rigorosamente opaco, che non è mai stoppato ma sempre comunque vibrante, una scelta cromatica spenta e attutita, tono su tono o appena leggibile nei toni. Teste evanescenti colpite dall’acqua che tentano di riaffiorare alla superficie o case colpite dall’onda, legate all’attualità della suggestione catastrofica dello tsunami, fatta di un segno aggressivo e talvolta duro ma non per questo meno affascinante e coinvolgente.
I corpi di Fabio Valentini, tranciati a brani ma pur efficaci nel loro essere incompleti, sono caratterizzati da un rosso violento che simboleggia l’impeto istintivo e profondamente passionale della natura umana, e vengono deformati alla vista perdendo la loro concezione primordiale di forma in quanto tale. Il corpo modificato dalle mutazioni in atto, specchio fedele in realtà di ciò che avviene interiormente, rappresenta un modo di essere e una modalità prettamente esistenziale che trova i suoi riferimenti preferenziali nell’ambito del virtuale contemporaneo e della mutazione genetica. Il bianco abbagliante dello sfondo, utilizzato come fonte luminosa, contribuisce ad esaltare ancor più la figura caratterizzata da un segno gestuale di matrice vivacemente espressionista.
Chiara Messori presenta il lavoro di Stefano Lerose e Virginia Micagni.
Stefano Lerose, classe 81, indaga nella sua opera diversificata (quadri ad olio, incisioni,
sculture,disegni) un mondo sospeso tra l'onirico e realtà. Guidato da Wainer Vaccari ha assorbito un’importante lezione pittorica. I suoi soggetti, spesso inquietanti, trasmettono allo stesso tempo malinconia e mistero, esprimendo tutto ciò che l’artista sente e vuole trasmettere: le paure, le assillanti ossessioni, l’insicurezza e i tormentati pensieri ricorrenti dell’uomo attuale.
Sono immagini che catturano la mente di colui che le osserva, lasciandolo riflettere su tutto ciò che lo circonda.
Virginia Micagni, classe 78, mette in mostra due mondi all'apparenza diversi e distanti ma che si intrecciano e convivono nella sua quotidianità. Sviscera la sua passione per il Giappone attraverso la rappresentazione delle cortigiane tayu, truccate vestite secondo la loro tradizione; evocando così il fantasma di un mondo morto, quell'Oriente ricordato solo in alcune memorabili opere letterarie ma ormai lontano e sorpassato dal "tecnologico" Giappone odierno. Ai lavori ad olio affianca i disegni a matita, cruda rappresentazione della realtà domestica in cui vive, colta da un insolito punto di vista
08
luglio 2005
Talent Lab
Dall'otto al 16 luglio 2005
giovane arte
Location
SPAZIO FISICO
Modena, Via San Salvatore, 11, (Modena)
Modena, Via San Salvatore, 11, (Modena)
Orario di apertura
9-15-16 luglio ore 18-21
Vernissage
8 Luglio 2005, ore 20,30
Autore
Curatore