Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Tamara Donati – ARTE-FATTO
Un monopolio di oggetti dozzinali dominano incontrastati negli spazi di vendita dei grandi magazzini. Un’invasione di merce che entra nelle nostre vite, in cui l’originalità e la creatività vengono meno a favore di un degradante e svilente consumismo low cost.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un monopolio di oggetti dozzinali dominano incontrastati negli spazi di vendita dei grandi magazzini. Un’invasione di merce che entra nelle nostre vite, in cui l’originalità e la creatività vengono meno a favore di un degradante e svilente consumismo low cost. Oggi si acquista di tutto anche in comode rate, per cercare di alienare dalla mente quel recesso economico che potrebbe essere altrimenti sentito come crisi personale. Il nostro mondo quotidiano è saturo di oggetti superflui. Tanti oggetti sono diventati talmente pervasivi nella nostra vita da sostituirsi progressivamente agli affetti e alle relazioni. Si compra più di quanto serva, spesso si acquistano oggetti perché sono degli status symbol. Essi placano le insicurezze dell’uomo moderno, lo confermano nella sua importanza e nel suo valore. I giovani sono condotti nel Paese dei balocchi, sulle vie del divertimento e del consumismo, in cui ciò che si consuma non sono tanto gli oggetti che diventano di anno in anno obsoleti, quanto la loro stessa vita che si proietta in un futuro dove non si intravede una promessa. Questa società basata sui valori materiali nega i sentimenti e i valori della spiritualità limitando l’espressione umana. La collettività ha bisogno di esprimersi attraverso sentimenti e pensieri più elevati. La felicità viene dallo stare bene con noi stessi, dallo stare accanto alle persone amate. Non viene dalle cose ma dal liberarsi delle cose, dall’essere essenziali. La felicità non ha cartellino del prezzo, è a costo zero.
PRESENTAZIONE:
Serie di composizioni polimateriche, in cui interpreto gli effetti del consumismo imperante ed irrispettoso della creatività e dell’originalità. Alcune opere sono formate da piccole stampe su tela acquistate nei grandi magazzini, combinate con altrettante tele bianche, in un equilibrio di pieni e di vuoti. Sui pieni, ovvero sulle tele ready-made, alcuni interventi pittorici portano l’attenzione al concetto di unicità, simbolo di arte e artigianato, mentre nei vuoti può trovare spazio l’immaginazione di chi osserva. Ogni opera contiene nella parte centrale un oggetto, utile ad esprimerne il significato intrinseco: in Entropia la presenza della farfalla afferma la preziosità della vita sul pianeta, i suoi delicati equilibri e la necessità da parte nostra di assumere una posizione solidale in sua difesa.
Sempre del ciclo Arte-fatto, sono opere contenenti interventi fotografici (Ritocco) oppure immagini acquisite, in bassa risoluzione, dal “grande magazzino virtuale” e quindi rielaborate nella definizione, nei colori, nei toni: in Tagli, che ha per tema la censura, protagonista è il libro incatenato, simbolo d’inaccessibilità all’informazione e in Identità la maschera cela lo sguardo di chi la indossa, sorta di autocensura, di rimozione del pensiero critico; o ancora in Crisi, il passaggio fra il vecchio modus vivendi e quello successivo è vissuto come momento drammatico e ineluttabile. In Mezzo pieno e Mezzo vuoto è la scelta fra due stati d’animo contrapposti a determinare la qualità della vita.
PRESENTAZIONE:
Serie di composizioni polimateriche, in cui interpreto gli effetti del consumismo imperante ed irrispettoso della creatività e dell’originalità. Alcune opere sono formate da piccole stampe su tela acquistate nei grandi magazzini, combinate con altrettante tele bianche, in un equilibrio di pieni e di vuoti. Sui pieni, ovvero sulle tele ready-made, alcuni interventi pittorici portano l’attenzione al concetto di unicità, simbolo di arte e artigianato, mentre nei vuoti può trovare spazio l’immaginazione di chi osserva. Ogni opera contiene nella parte centrale un oggetto, utile ad esprimerne il significato intrinseco: in Entropia la presenza della farfalla afferma la preziosità della vita sul pianeta, i suoi delicati equilibri e la necessità da parte nostra di assumere una posizione solidale in sua difesa.
Sempre del ciclo Arte-fatto, sono opere contenenti interventi fotografici (Ritocco) oppure immagini acquisite, in bassa risoluzione, dal “grande magazzino virtuale” e quindi rielaborate nella definizione, nei colori, nei toni: in Tagli, che ha per tema la censura, protagonista è il libro incatenato, simbolo d’inaccessibilità all’informazione e in Identità la maschera cela lo sguardo di chi la indossa, sorta di autocensura, di rimozione del pensiero critico; o ancora in Crisi, il passaggio fra il vecchio modus vivendi e quello successivo è vissuto come momento drammatico e ineluttabile. In Mezzo pieno e Mezzo vuoto è la scelta fra due stati d’animo contrapposti a determinare la qualità della vita.
21
maggio 2013
Tamara Donati – ARTE-FATTO
Dal 21 maggio al 06 ottobre 2013
arte moderna e contemporanea
Location
OVER ARREDODESIGN
Prato, Via Geminiano Inghirami, 19, (Prato)
Prato, Via Geminiano Inghirami, 19, (Prato)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10.00-13.00 e 15.30-19.00
Vernissage
21 Maggio 2013, ore 18.00
Autore