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Tancredi e lo spazialismo veneto
Lo Spazialismo cercava di stimolare l ’artista ad elaborare nuovi strumenti di comunicazione che potessero anche avvalersi della tecnica per dare vita a “forme,suoni,colori attraverso gli spazi “.
Teorizzato da sette manifesti si proponeva di rinnovare il linguaggio della pittura e della scultura per adeguarlo alle conquiste del progresso scientifico.
Lo Spazialismo cercava di stimolare l ’artista ad elaborare nuovi strumenti di comunicazione che potessero anche avvalersi della tecnica per dare vita a "forme,suoni,colori attraverso gli spazi ".
A questo movimento hanno aderito artisti di diversa origine, Dova, Crippa, Tancredi, Baj, Capogrossi…
che si rifacevano ad una concezione vitalistica dello spazio e Guidi, De Luigi, Bacci, Morandis più vicini ad una concezione lirica.
Tancredi Parmeggiani nasce a Feltre il 25 settembre 1927,si dedica agli studi artistici a Venezia, dapprima al Liceo artistico poi all ’Accademia, frequentando i corsi della Scuola libera del Nudo con Armando Pizzinato e conoscendo in particolare Emilio Vedova.
Vive e lavora alternativamente a Venezia e a Feltre e, nel maggio del 1949,tiene la sua prima mostra personale a Venezia, con presentazione di Virgilio Guidi.
Nel 1950 soggiorna a Roma,dove partecipa,nel 1951, alla I Mostra d ’arte astratta italiana,sempre in questo periodo viene in contatto con Peggy Guggenheim.
Nel 1952 firma il manifesto del Movimento Spaziale per la Televisione.
Nel 1953 espone alla Galleria Cavallino di Venezia e alla Galleria Naviglio di Milasno con presentazione di Peggy Guggenheim e Virgilio Guidi,è anche invitato alla Mostra Italia-Francia a Torino dove espone nella sala accanto ad Hantung.Continua ad esporre e nel 1954 P.Guggenheim organizza nella sua residenza veneziana una mostra personale di Tancredi,l ’anno successivo partecipa ad una mostra a Parigi ed un suo dipinto viene acquistato dal Museo d ’arte moderna Cà Pesaro.
Negli anni seguenti espone a Roma (Galleria Selecta),New York (Saindenberg Gallery),Londra (Hanover Gallery).
Nel ’58 sposa la pittrice norvegese Tove Dietrichson,nel 1959 va a Parigi e a dicembre nasce la figlia Elisabetta.
Nella primavera del 1960 torna da Parigi e a Milano collabora stabilmente con la Galleria dell ’Ariete.
Continua ad esporre a Milano e a Venezi; dalla fine del 1962 ha inizio una crisi dovuta ad esaurimento e viene ricoverato in una clinica a Monza.
Nel 1963 nasce il figlio Alessandro e Tancredi si trasferisce a Venezia dalla sorella.
Nel 1964 partecipa alla XXXII Biennale di Venezia, va in Svezia a trovare la famiglia, poi torna a Roma dal fratello Romano.
All ’alba del 27 settembre si toglie la vita.
Tancredi e lo spazialismo veneto
Mel, Piazza Papa Luciani, 7, (Belluno)