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Tanja Nis-Hansen – Freaky Weather
Tanja Nis-Hansen (1988, Danimarca) presenta una serie di opere inedite in dialogo con alcuni suoi lavori precedenti. La mostra esamina e mette in discussione la relazione tra pittura e scrittura affrontando gli aspetti psicologici legati alla risposta dell’uomo che si trova in un ambiente di disagio
Comunicato stampa
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Tanja Nis-Hansen - “Freaky Weather”
A cura di Vincent Vanden Bogaard
26 ottobre – 26 gennaio 2024
Solito - Galleria S2
Via Costantinopoli 53 - Piazza Bellini 59, Napoli
Opening giovedì 26 ottobre 2023 – ore 19:00
Prosegue il programma delle Gallerie Solito che, come annunciato nella nuova formula dei suoi tre spazi, include e rilancia lo storico Spazio NEA – denominato S2 nella nuova comunicazione – con la personale di Tanja Nis-Hansen dal titolo Freaky Weather. Per l’occasione, l’artista oltre a presentare una selezione dei sui dipinti ha realizzato un’ampia installazione site specific pensata insieme al curatore della mostra Vincent Vanden Bogaard.
Tanja Nis-Hansen (classe 1988, nata in Danimarca) presenta una serie di opere inedite in dialogo con alcuni suoi lavori precedenti. La mostra esamina e mette in discussione la relazione tra pittura e scrittura, le due pratiche principali dell’artista, affrontando anche gli aspetti psicologici legati alla risposta dell’uomo che si trova in un ambiente, interno o esterno, di disagio.
Attraverso una scenografia radicale e specifica nello spazio espositivo, accentuata da un wall painting testuale che riporta i messaggi criptici Big Burp e Creeping Ulcer, l’artista suggerisce innanzitutto una duplice lettura. Il carattere nero, nella sua forma vorticosa ma anche predominante e forte per le sue dimensioni e il suo colore, è allo stesso tempo informale e divertente. Ogni frase ha un ritmo diverso: uno rapido, l’altro lento. Accostando i due messaggi, che si riferiscono a condizioni del corpo, Nis-Hansen evidenzia i diversi livelli di urgenza con cui affrontiamo una crisi.
L’uso di elementi semiotici all’interno della pittura è una parte costante della ricerca artistica di Nis-Hansen e può essere intesa come una fascinazione per il linguaggio e la scrittura, nonché come un’inclinazione a trattare il testo come ornamento. Nel XX secolo i movimenti dell’Assurdo, del Dadaismo e del Surrealismo hanno rafforzato l’importanza della parola e del linguaggio, che in seguito è stato ancora più radicalizzato da gruppi di poeti d’avanguardia come L=A=N=G=U=A=G=E. Nelle pratiche pittoriche, artisti come Florentine Stettheimer, Marcel Duchamp, René Magritte e più tardi Alighiero Boetti, Barbara Kruger e Jenny Holzer utilizzano il potere delle parole per mettere in discussione la pratica stessa dell’arte e l’essenza del mondo che li circonda in un contesto geopolitico, sociale ed economico.
In Freaky Weather, Nis-Hansen lascia che il paesaggio semiotico delle pareti sia di tanto in tanto interrotto da dipinti su tela, come cerotti su ferite, che impediscono – in parte – la lettura del testo stesso. I dipinti accennano al surreale, come la maggior parte delle opere dell’artista, e offrono una varietà di interpretazioni sulla gestione di tematiche legate alla salute e al clima, questioni strettamente interconnesse. Trattando i dipinti come segni, il confine tra espressione pittorica e linguistica si confonde introducendo una discussione sul ruolo della pittura e sul modo in cui ne creiamo il significato.
Secondo i principi della semiotica, potremmo affermare che le opere in mostra sono tutte lettere di una frase sensata che l’artista conclude con un grosso punto sotto forma di lettera d’amore dai sentimenti contrastanti nel dipinto And When I Say “The World” I Mean “My Body” del 2022. Anche se vagamente allegro nel suo aspetto formale, il dipinto gioca con un confronto fatale tra l’essere in un corpo malato e l’essere in un mondo diventato malato quando viene definito come Sporco, cancerogeno, radioattivo, sudicio, mortale e dolente, tu sei tutto questo per me e molto di più.
L’artista Tanja Nis-Hansen e il curatore Vincent Vanden Bogaard saranno presenti all’inaugurazione.
Si ringrazia la Galleria Sans titre di Parigi per il supporto e la collaborazione.
Un ringraziamento personale a Salvatore Corvo, Deborah Romero e Claudia Solimeno, iscritte al Corso di Pittura tenuto dal prof. Rino Squillante dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, che hanno prestato il loro contributo artistico alla realizzazione del wall painting, e al prof. Marco Gallo per l’attività di coordinamento svolta.
Tanja Nis-Hansen (1988, Faxe - Danimarca) ha studiato a Copenaghen e Vienna prima di conseguire la Laurea in Belle Arti nel 2016 e il Master nel 2018 presso l’Accademia di Belle Arti di Amburgo sotto la supervisione della prof.ssa Jutta Koether.
Lavorando con gli strumenti della pittura, del testo e della performance, usa come soggetto la presenza del corpo – ansioso, in attesa, a riposo, malato o non funzionante – nel sistema capitalistico contemporaneo. Le sue opere semi-autobiografiche, che esplorano motivi ricorrenti come sale d’attesa, scale a chiocciola, momenti di riposo e testimonianze, invitano lo spettatore a riflettere sulle condizioni del lavoro femminile, la stanchezza, la malattia, la cura del corpo, l’eredità culturale e l’ambiente. In tutte le sue opere, stilisticamente diversificate, è percepibile una costante curiosità per la storia della pittura e per la costruzione sociale delle gerarchie del buon gusto. L’artista mostra una fascinazione per il teatro e la scenografia, un interesse che emerge non solo attraverso la logica interna dello spazio rappresentato sulla tela ma anche attraverso una modalità di rappresentazione “teatrale”.
Ha esposto mostre personali presso Palace Enterprise (Copenhagen, 2023), Vestjyllands Kunstpavillon (Videbæk, 2022), Sans titre (Parigi, 2022 e 2019), Udstillingsstedet SydhavnStation (Copenhagen, 2019), HfBK (Amburgo, 2018), Come Over chez Malik’s (Amburgo, 2017). Ha vinto le borse di studio del Neue Kunst Hamburg, insieme a Niclas Riepshoff (con cui forma il duo CONNY), e del Danish Art Council nel 2019, dopo essere stata nominata per l’Hamburger Arbeitsstipendium, l’Hiscox Kunstpreis e lo Schues Nachwuchsförderung nel 2018.
Tra le mostre collettive selezionate figurano Kassandras søstre, Rundetårn (Copenaghen, 2022), Mon palais, choir, Sans titre (Parigi, 2022), La forme de l’eau (Parigi, 2022), Sleeping In, June (Berlino, 2022), Ancient Tongue, L’INCONNUE (New York, 2021), INDEX Vienna, SORT (Vienna, 2019), Space Opera, Crum Heaven (Stoccolma, 2019), La Première, Sans titre (Parigi, 2019), Fruits Suspended and Swaying, AEDT (Düsseldorf, 2019), Sanguine Husk, Rumpelstiltskin (New York, 2018), Nominees at Kunsthaus (Hamburg, 2018), Amore Atomico di Amore di Lava, Galleria Federico Vavassori (Milano, 2018), Munchener Kammerspiele (Monaco, 2018), Compassionate, Der Tank, Institut Kunst HGK FHNW (Basilea, 2018), Luxury problems, Halle für Kunst (Lüneburg, 2017), The trusting place, Galerie der HfBK (Amburgo, 2016), Yolo, Godsbanen (Aarhus, 2015) e Fluid Mechanic, Parallel Vienna (Vienna, 2014).
Le opere di Tanja Nis-Hansen sono presenti nelle collezioni permanenti di importanti istituzioni e musei come la Danish Arts Foundation, in Danimarca.
Tanja Nis-Hansen vive e lavora a Berlino.
Vincent Vanden Bogaard (1986), stimato e giovanissimo curatore belga con un curriculum già corposo e importante, è consulente indipendente che ha sviluppato nel tempo una forte conoscenza e visione strategica per le aziende del mercato dell’arte contemporanea.
Il progetto delle Gallerie Solito, a cura di Vincent Vanden Bogaard, si articola in tre spazi espositivi: Galleria S1 nel complesso dell’ex Lanificio in Piazza Enrico De Nicola 46, la storica Galleria S2 di Piazza Bellini 59 e la Galleria S3 di Palazzo Partanna in Piazza Dei Martiri 58. La formula comprende anche il rilancio nella nuova veste del brand Solito, una piccola holding che gestisce i tre spazi fisici, una piattaforma digitale (progetto aggiudicatario di un bando ministeriale per Cultura Crea) e il progetto editoriale iemme nato nel 2011. Il progetto di re-branding e riposizionamento del marchio e della linea visiva è a cura dell’Hapto Studio di Milano.
Oltre alle mostre di Paul Robas e di James Cherry già concluse, e We Shake with Joy, We Shake with Grief di Sammi Lynch ancora in corso allo spazio S3, la programmazione del 2023, oltre dopo l’apertura di Tanja Nis-Hansen, si concluderà a fine novembre con la personale di Noah Schneiderman alla Galleria S1, la main gallery nel complesso dell’ex Lanificio.
Tanja Nis-Hansen - “Freaky Weather”
A cura di Vincent Vanden Bogaard
26 ottobre 2023 – 26 gennaio 2024
Opening giovedì 26 ottobre 2023 – ore 19:00
Solito - Galleria S2 - Via Costantinopoli 53 - Piazza Bellini 59, Napoli
Lunedì - domenica > 10.00 - 24.00
S1 - 081 304 19 19 | S2 - 081 45 13 58 | S3 - 081 377 86 39 | info@luigisolito.it
A cura di Vincent Vanden Bogaard
26 ottobre – 26 gennaio 2024
Solito - Galleria S2
Via Costantinopoli 53 - Piazza Bellini 59, Napoli
Opening giovedì 26 ottobre 2023 – ore 19:00
Prosegue il programma delle Gallerie Solito che, come annunciato nella nuova formula dei suoi tre spazi, include e rilancia lo storico Spazio NEA – denominato S2 nella nuova comunicazione – con la personale di Tanja Nis-Hansen dal titolo Freaky Weather. Per l’occasione, l’artista oltre a presentare una selezione dei sui dipinti ha realizzato un’ampia installazione site specific pensata insieme al curatore della mostra Vincent Vanden Bogaard.
Tanja Nis-Hansen (classe 1988, nata in Danimarca) presenta una serie di opere inedite in dialogo con alcuni suoi lavori precedenti. La mostra esamina e mette in discussione la relazione tra pittura e scrittura, le due pratiche principali dell’artista, affrontando anche gli aspetti psicologici legati alla risposta dell’uomo che si trova in un ambiente, interno o esterno, di disagio.
Attraverso una scenografia radicale e specifica nello spazio espositivo, accentuata da un wall painting testuale che riporta i messaggi criptici Big Burp e Creeping Ulcer, l’artista suggerisce innanzitutto una duplice lettura. Il carattere nero, nella sua forma vorticosa ma anche predominante e forte per le sue dimensioni e il suo colore, è allo stesso tempo informale e divertente. Ogni frase ha un ritmo diverso: uno rapido, l’altro lento. Accostando i due messaggi, che si riferiscono a condizioni del corpo, Nis-Hansen evidenzia i diversi livelli di urgenza con cui affrontiamo una crisi.
L’uso di elementi semiotici all’interno della pittura è una parte costante della ricerca artistica di Nis-Hansen e può essere intesa come una fascinazione per il linguaggio e la scrittura, nonché come un’inclinazione a trattare il testo come ornamento. Nel XX secolo i movimenti dell’Assurdo, del Dadaismo e del Surrealismo hanno rafforzato l’importanza della parola e del linguaggio, che in seguito è stato ancora più radicalizzato da gruppi di poeti d’avanguardia come L=A=N=G=U=A=G=E. Nelle pratiche pittoriche, artisti come Florentine Stettheimer, Marcel Duchamp, René Magritte e più tardi Alighiero Boetti, Barbara Kruger e Jenny Holzer utilizzano il potere delle parole per mettere in discussione la pratica stessa dell’arte e l’essenza del mondo che li circonda in un contesto geopolitico, sociale ed economico.
In Freaky Weather, Nis-Hansen lascia che il paesaggio semiotico delle pareti sia di tanto in tanto interrotto da dipinti su tela, come cerotti su ferite, che impediscono – in parte – la lettura del testo stesso. I dipinti accennano al surreale, come la maggior parte delle opere dell’artista, e offrono una varietà di interpretazioni sulla gestione di tematiche legate alla salute e al clima, questioni strettamente interconnesse. Trattando i dipinti come segni, il confine tra espressione pittorica e linguistica si confonde introducendo una discussione sul ruolo della pittura e sul modo in cui ne creiamo il significato.
Secondo i principi della semiotica, potremmo affermare che le opere in mostra sono tutte lettere di una frase sensata che l’artista conclude con un grosso punto sotto forma di lettera d’amore dai sentimenti contrastanti nel dipinto And When I Say “The World” I Mean “My Body” del 2022. Anche se vagamente allegro nel suo aspetto formale, il dipinto gioca con un confronto fatale tra l’essere in un corpo malato e l’essere in un mondo diventato malato quando viene definito come Sporco, cancerogeno, radioattivo, sudicio, mortale e dolente, tu sei tutto questo per me e molto di più.
L’artista Tanja Nis-Hansen e il curatore Vincent Vanden Bogaard saranno presenti all’inaugurazione.
Si ringrazia la Galleria Sans titre di Parigi per il supporto e la collaborazione.
Un ringraziamento personale a Salvatore Corvo, Deborah Romero e Claudia Solimeno, iscritte al Corso di Pittura tenuto dal prof. Rino Squillante dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, che hanno prestato il loro contributo artistico alla realizzazione del wall painting, e al prof. Marco Gallo per l’attività di coordinamento svolta.
Tanja Nis-Hansen (1988, Faxe - Danimarca) ha studiato a Copenaghen e Vienna prima di conseguire la Laurea in Belle Arti nel 2016 e il Master nel 2018 presso l’Accademia di Belle Arti di Amburgo sotto la supervisione della prof.ssa Jutta Koether.
Lavorando con gli strumenti della pittura, del testo e della performance, usa come soggetto la presenza del corpo – ansioso, in attesa, a riposo, malato o non funzionante – nel sistema capitalistico contemporaneo. Le sue opere semi-autobiografiche, che esplorano motivi ricorrenti come sale d’attesa, scale a chiocciola, momenti di riposo e testimonianze, invitano lo spettatore a riflettere sulle condizioni del lavoro femminile, la stanchezza, la malattia, la cura del corpo, l’eredità culturale e l’ambiente. In tutte le sue opere, stilisticamente diversificate, è percepibile una costante curiosità per la storia della pittura e per la costruzione sociale delle gerarchie del buon gusto. L’artista mostra una fascinazione per il teatro e la scenografia, un interesse che emerge non solo attraverso la logica interna dello spazio rappresentato sulla tela ma anche attraverso una modalità di rappresentazione “teatrale”.
Ha esposto mostre personali presso Palace Enterprise (Copenhagen, 2023), Vestjyllands Kunstpavillon (Videbæk, 2022), Sans titre (Parigi, 2022 e 2019), Udstillingsstedet SydhavnStation (Copenhagen, 2019), HfBK (Amburgo, 2018), Come Over chez Malik’s (Amburgo, 2017). Ha vinto le borse di studio del Neue Kunst Hamburg, insieme a Niclas Riepshoff (con cui forma il duo CONNY), e del Danish Art Council nel 2019, dopo essere stata nominata per l’Hamburger Arbeitsstipendium, l’Hiscox Kunstpreis e lo Schues Nachwuchsförderung nel 2018.
Tra le mostre collettive selezionate figurano Kassandras søstre, Rundetårn (Copenaghen, 2022), Mon palais, choir, Sans titre (Parigi, 2022), La forme de l’eau (Parigi, 2022), Sleeping In, June (Berlino, 2022), Ancient Tongue, L’INCONNUE (New York, 2021), INDEX Vienna, SORT (Vienna, 2019), Space Opera, Crum Heaven (Stoccolma, 2019), La Première, Sans titre (Parigi, 2019), Fruits Suspended and Swaying, AEDT (Düsseldorf, 2019), Sanguine Husk, Rumpelstiltskin (New York, 2018), Nominees at Kunsthaus (Hamburg, 2018), Amore Atomico di Amore di Lava, Galleria Federico Vavassori (Milano, 2018), Munchener Kammerspiele (Monaco, 2018), Compassionate, Der Tank, Institut Kunst HGK FHNW (Basilea, 2018), Luxury problems, Halle für Kunst (Lüneburg, 2017), The trusting place, Galerie der HfBK (Amburgo, 2016), Yolo, Godsbanen (Aarhus, 2015) e Fluid Mechanic, Parallel Vienna (Vienna, 2014).
Le opere di Tanja Nis-Hansen sono presenti nelle collezioni permanenti di importanti istituzioni e musei come la Danish Arts Foundation, in Danimarca.
Tanja Nis-Hansen vive e lavora a Berlino.
Vincent Vanden Bogaard (1986), stimato e giovanissimo curatore belga con un curriculum già corposo e importante, è consulente indipendente che ha sviluppato nel tempo una forte conoscenza e visione strategica per le aziende del mercato dell’arte contemporanea.
Il progetto delle Gallerie Solito, a cura di Vincent Vanden Bogaard, si articola in tre spazi espositivi: Galleria S1 nel complesso dell’ex Lanificio in Piazza Enrico De Nicola 46, la storica Galleria S2 di Piazza Bellini 59 e la Galleria S3 di Palazzo Partanna in Piazza Dei Martiri 58. La formula comprende anche il rilancio nella nuova veste del brand Solito, una piccola holding che gestisce i tre spazi fisici, una piattaforma digitale (progetto aggiudicatario di un bando ministeriale per Cultura Crea) e il progetto editoriale iemme nato nel 2011. Il progetto di re-branding e riposizionamento del marchio e della linea visiva è a cura dell’Hapto Studio di Milano.
Oltre alle mostre di Paul Robas e di James Cherry già concluse, e We Shake with Joy, We Shake with Grief di Sammi Lynch ancora in corso allo spazio S3, la programmazione del 2023, oltre dopo l’apertura di Tanja Nis-Hansen, si concluderà a fine novembre con la personale di Noah Schneiderman alla Galleria S1, la main gallery nel complesso dell’ex Lanificio.
Tanja Nis-Hansen - “Freaky Weather”
A cura di Vincent Vanden Bogaard
26 ottobre 2023 – 26 gennaio 2024
Opening giovedì 26 ottobre 2023 – ore 19:00
Solito - Galleria S2 - Via Costantinopoli 53 - Piazza Bellini 59, Napoli
Lunedì - domenica > 10.00 - 24.00
S1 - 081 304 19 19 | S2 - 081 45 13 58 | S3 - 081 377 86 39 | info@luigisolito.it
26
ottobre 2023
Tanja Nis-Hansen – Freaky Weather
Dal 26 ottobre 2023 al 26 gennaio 2024
arte contemporanea
personale
personale
Location
Solito – Galleria S2
Napoli, Piazza Bellini, 59, (NA)
Napoli, Piazza Bellini, 59, (NA)
Orario di apertura
da lunedì a domenica - ore 10.00 - 24.00
Vernissage
26 Ottobre 2023, ore 19.00
Sito web
Ufficio stampa
Gallerie Solito
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Curatore
Allestimento
Progetto grafico
Produzione organizzazione