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Tapeçaria de Portalegre, espressione contemporanea di un’arte secolare
Gli arazzi di Portalegre riproducono importanti opere d’arte originali di artisti plastici
e pittori, che portano la loro firma, in cui l’originale “punto di Portalegre” è tessuto a mano, su telai verticali con una densità di 2.500 punti/dm2, un lavoro per lo più fatto da donne, con origine nella regione interna dell’Alentejo. In mostra un pezzo raro di Bruno Munari
Comunicato stampa
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Sotto l’Alto Patrocinio di S. E. l’Ambasciatore del Portogallo Presso la Santa Sede, Dott. Manuel Tomás Fernandes Pereira, sarà esposto per la prima volta a Roma un raro arazzo firmato da Bruno Munari, uno degli artisti italiani più completi del XX secolo.
Il prossimo 3 novembre, presso la galleria di S. Antonio dei Portoghesi, Mons. Agostinho da Costa Borges, Rettore dell’Istituto Portoghese di
Sant’Antonio in Roma invita alla inaugurazione della mostra Arrazzi di Portalegre.
Un pezzo raro di Bruno Munari, considerato il “padre del design italiano”, un arazzo di Portalegre (regione Alentejo, Portogallo) del 1985, sarà per la prima volta in mostra a Roma. La mostra è organizata dal istituto, in
collaborazione con la Manufactura de Tapeçarias de Portalegre, sotto l’alto patrocinio
di S. E. l’Ambasciatore del Portogallo Presso la Santa Sede, Dott. Manuel Tomás
Fernandes Pereira.
Integrato nell’esposizione "Tapeçaria de Portalegre - espressione contemporanea di
un'arte secolare" che si terrà tra il 3 e il 27 novembre 2011, il lavoro di Bruno Munari
accompagnerá alcune opere dei più importanti artisti plastici portoghesi suoi
contemporanei che faranno conoscere l'attività della “Manufactura de Tapeçarias de
Portalegre” (MTP) durante gli ultimi 70 anni. Munari (1907-1998) è stato uno dei più
completi artisti italiani del XX secolo, considerato uno dei padri del design in Italia.
Gli arazzi di Portalegre riproducono importanti opere d’arte originali di artisti plastici
e pittori, che portano la loro firma, in cui l'originale “punto di Portalegre” è tessuto a
mano, su telai verticali con una densità di 2.500 punti/dm2, un lavoro per lo più fatto
da donne, con origine nella regione interna dell'Alentejo, regione a sud della città di
Lisbona. Più di duecento artisti, portoghesi e non solo, hanno collaborato con la
“Manufactura de Tapeçarias de Portalegre”, tra cui Almada Negreiros, Vieira da Silva,
Julio Pomar, Menez, Siza Vieira, José de Guimarães, Rui Moreira, Rigo 23, Jean
Lurçat, Le Corbusier, Bruno Munari, Sonia Delaunay.
La “Manufactura de Tapeçarias de Portalegre”, che ha ormai oltre 65 anni di vita
(www.mtportalegre.pt/ita/index.htm), è uno dei pochi centri esistenti al mondo dedicato agli arazzi e sta attualmente sviluppando un progetto di internazionalizzazione per promuoversi e incontrare grandi artisti interessati a firmare le loro opere riprodotte sugli arazzi.
La città di Portalegre, in Alentejo, in prossimità della frontiera con la Spagna, ha
rivestito durante il Medioevo una posizione strategica nella difesa del territorio. La
città, all’epoca importante centro amministrativo ed economico, fu elevata al rango di città dal rè D. João III, che creò la diocesi di Portalegre e ordinò la costruzione della Sé Catedral (Duomo). Il XVII e il XVIII secolo lasciarono nella città un forte carattere barocco ancora oggi presente in taluni monumenti e nelle case nobiliari,
che conservano i blasoni delle famiglie che le abitarono e ricche decorazioni in ferro
forgiato. Con l’avvento della rivoluzione industriale, la città si sforzò di rispondere ai
tempi attribuendo nuove funzioni agli antichi conventi e palazzi. Il convento gesuita
di “São Sebastião”, è cosi trasformato nella sede dalla “Manufactura de Tapeçarias de Portalegre” e il Palazzo Castel-Branco è divenuto il museo de “Tapeçaria de Portalegre Guy Fino”, a perenne ricordo del contributo dell’industria tessile allo
sviluppo della città.
Il prossimo 3 novembre, presso la galleria di S. Antonio dei Portoghesi, Mons. Agostinho da Costa Borges, Rettore dell’Istituto Portoghese di
Sant’Antonio in Roma invita alla inaugurazione della mostra Arrazzi di Portalegre.
Un pezzo raro di Bruno Munari, considerato il “padre del design italiano”, un arazzo di Portalegre (regione Alentejo, Portogallo) del 1985, sarà per la prima volta in mostra a Roma. La mostra è organizata dal istituto, in
collaborazione con la Manufactura de Tapeçarias de Portalegre, sotto l’alto patrocinio
di S. E. l’Ambasciatore del Portogallo Presso la Santa Sede, Dott. Manuel Tomás
Fernandes Pereira.
Integrato nell’esposizione "Tapeçaria de Portalegre - espressione contemporanea di
un'arte secolare" che si terrà tra il 3 e il 27 novembre 2011, il lavoro di Bruno Munari
accompagnerá alcune opere dei più importanti artisti plastici portoghesi suoi
contemporanei che faranno conoscere l'attività della “Manufactura de Tapeçarias de
Portalegre” (MTP) durante gli ultimi 70 anni. Munari (1907-1998) è stato uno dei più
completi artisti italiani del XX secolo, considerato uno dei padri del design in Italia.
Gli arazzi di Portalegre riproducono importanti opere d’arte originali di artisti plastici
e pittori, che portano la loro firma, in cui l'originale “punto di Portalegre” è tessuto a
mano, su telai verticali con una densità di 2.500 punti/dm2, un lavoro per lo più fatto
da donne, con origine nella regione interna dell'Alentejo, regione a sud della città di
Lisbona. Più di duecento artisti, portoghesi e non solo, hanno collaborato con la
“Manufactura de Tapeçarias de Portalegre”, tra cui Almada Negreiros, Vieira da Silva,
Julio Pomar, Menez, Siza Vieira, José de Guimarães, Rui Moreira, Rigo 23, Jean
Lurçat, Le Corbusier, Bruno Munari, Sonia Delaunay.
La “Manufactura de Tapeçarias de Portalegre”, che ha ormai oltre 65 anni di vita
(www.mtportalegre.pt/ita/index.htm), è uno dei pochi centri esistenti al mondo dedicato agli arazzi e sta attualmente sviluppando un progetto di internazionalizzazione per promuoversi e incontrare grandi artisti interessati a firmare le loro opere riprodotte sugli arazzi.
La città di Portalegre, in Alentejo, in prossimità della frontiera con la Spagna, ha
rivestito durante il Medioevo una posizione strategica nella difesa del territorio. La
città, all’epoca importante centro amministrativo ed economico, fu elevata al rango di città dal rè D. João III, che creò la diocesi di Portalegre e ordinò la costruzione della Sé Catedral (Duomo). Il XVII e il XVIII secolo lasciarono nella città un forte carattere barocco ancora oggi presente in taluni monumenti e nelle case nobiliari,
che conservano i blasoni delle famiglie che le abitarono e ricche decorazioni in ferro
forgiato. Con l’avvento della rivoluzione industriale, la città si sforzò di rispondere ai
tempi attribuendo nuove funzioni agli antichi conventi e palazzi. Il convento gesuita
di “São Sebastião”, è cosi trasformato nella sede dalla “Manufactura de Tapeçarias de Portalegre” e il Palazzo Castel-Branco è divenuto il museo de “Tapeçaria de Portalegre Guy Fino”, a perenne ricordo del contributo dell’industria tessile allo
sviluppo della città.
03
novembre 2011
Tapeçaria de Portalegre, espressione contemporanea di un’arte secolare
Dal 03 al 30 novembre 2011
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
IPSAR – ISTITUTO DI SANT’ANTONIO DEI PORTOGHESI
Roma, Via Dei Portoghesi, 6, (Roma)
Roma, Via Dei Portoghesi, 6, (Roma)
Orario di apertura
dal mercoledì alla domenica, dalle 16.00 alle 19.00
Vernissage
3 Novembre 2011, ore 18
Autore