Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Teatrum Botanicum. Emerging Talents
Inaugurando la sua seconda edizione, Teatrum Botanicum continua a porsi l’obiettivo di trasformare questi tre giorni in un’occasione di riflessione che non esclude il carattere ludico, approfittando della carica performativa insita nella sua estemporaneità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 16 giugno alle ore 17.00 inaugura Teatrum Botanicum – Emerging Talents 2017, spazio di sperimentazione dedicato ad artisti emergenti impegnati nell’indagine artistica naturale ed ecologica che è propria del centro d’arte contemporanea.
Uno spazio circoscritto in termini temporali, tre giorni dedicati non ad una mostra convenzionale, ma un vero e proprio evento: pratiche performative, proiezioni, talk e performance-lectures, dj set e live set svincolati da una precisa intenzione curatoriale, ma determinanti a rivelare un nucleo concettuale a posteriori. La pluralità di questioni sollevate attraverso gli interventi sono confluite in una domanda di più ampio spettro. Partendo dall’assunto che il concetto di “ambiente” difficilmente può esaurirsi in una definizione univoca (la generica accezione dell’ambiente come ciò che sta attorno a un dato elemento si può declinare in molteplici campi, dalla biologia alla fisica, dall’ecologia all’informatica) in che modo ci si può relazionare ad esso, in primis come artista? E quindi, quale potrebbe essere una personale definizione del termine o un più ampio discorso che scaturisce dall’idea di ambiente?
Questo interrogativo, posto a tutti gli artisti che avevano già preso parte alla prima edizione del festival, costituisce il punto di partenza del secondo appuntamento con Teatrum Botanicum, insieme all'unica richiesta specifica avanzata agli artisti invitati a partecipare: raccontare la propria pratica a partire dalla contingenza specifica costituita dall'ambiente del PAV e dalle tematiche dell'arte del vivente.
Nell'epoca dell'Antropocene, periodo in cui le cause antropogeniche del riscaldamento globale dettano (o dovrebbero dettare) le agende governative di tutto il mondo, l'arte vivente ci pone davanti all'urgenza di uno sforzo di ripensamento della nostra relazione con quello che l'uomo occidentale sembra aver eletto all'altro per eccellenza - la natura - muovendosi in direzione di quella dicotomia del pensiero che ci impedisce di vedere come, natura e cultura non solo siano in relazione, ma si costituiscano vicendevolmente.
La questione impostaci dal confronto con il vivente è grave, ma nondimeno i tentativi di rispondere possono esprimersi in un'infinità di registri, passando dalla ricerca, dall'indagine e persino dalla formulazione di un'accusa, al gioco, la provocazione, la proposta di alleanze e il ribaltamento dei paradigmi del senso comune.
Perciò, inaugurando la sua seconda edizione, Teatrum Botanicum continua a porsi l'obiettivo di trasformare questi tre giorni in un'occasione di riflessione che non esclude il carattere ludico, approfittando della carica performativa insita nella sua estemporaneità. Il festival, infatti, non si risolve nella sola esposizione dei lavori, ma ha l'obiettivo di attivare quanto più possibile il coinvolgimento del pubblico all'interno dello spazio espositivo, durante i momenti di cui si sviluppa il programma. Oltre alla mostra, il PAV ospiterà una serie di talk tenuti da giovani curatori, critici, filosofi, scrittori e artisti che concentrano le loro pratiche nella dimensione teorica, con cui il pubblico potrà interagire nell'ambito dei momenti di discussione proposti. Altro versante fondamentale della composizione del festival è quello della programmazione serale per cui viene elaborata un palinsesto musicale composto da live e djset, per ribadire l’intento di collocarsi al di là di una prospettiva che divide l’esperienza culturale in settori e compartimenti stagni.
Il principio fondante di quest'esperienza multiforme e inclusiva è quello di ricreare, nel corso delle sue edizioni, un ampio spaccato di quel che può essere lo scenario complessivo dei giovani artisti italiani interessati all’elemento naturale e alla dimensione ecologica. Un termine, “dimensione ecologica”, che va esteso nel suo significato, perchè anche parlare di politiche legate allo spazio urbano, di dinamiche di relazione tra uomo e territorio o di coesione sociale, riteniamo possa costituire un importante contributo al discorso ecologico.
Gli artisti coinvolti in questa seconda edizione di Teatrum Botanicum sono: Agreements to Zinedine, Enrico Ascoli, Lia Cecchin, Gaetano Cunsolo, Cleo Fariselli, Matteo Gatti, Alessio Gianardi, Paolo Inverni, La Distrazione del Fagiano, Filippo Marzocchi, Mount Fog, Giovanni Oberti, Mauro Panichella, Gianandrea Poletta, Serena Porrati, Lavinia Raccanello, Giulio Saverio Rossi, Ruben Spini, The Cool Couple.
Il programma dei talk comprende la partecipazione di: Enrico Ascoli, Atelier A, Chan, Regine Débatty, Alessandra Franetovich, Paolo Inverni, Kabul Magazine, La Distrazione del Fagiano, Leandro Pisano.
Programma:
Venerdì 16
17:00 – Opening Tanto più spettacolare ed imponente sarà la costruzione di un edificio, tanto più impressionante e chiassosa sarà la sua distruzione #1, performance di Gaetano Cunsolo O, performance di Cleo Fariselli, con Viola Vento
19:00 – Taboo, reading di Gianandrea Poletta 20:30 – Crouch, bind, hello, performance di Filippo Marzocchi
21:30 - At the end there will be only tubers, performance di Matteo Gatti
22:00 – Andrea Marini dj set
TDC Palazzi – Beautiful Swimmers, after party al Bunker, via Niccolò Paganini 1
Sabato 17
12:00 – How to build a glossary? Let's try with Cat's Cradle!, workshop teorico a cura di KABUL Magazine (su iscrizione)
18:30 – Presentazione del libro Nuove geografie del suono. Spazi e territori nell'epoca postdigitale, con Leandro Pisano, Enrico Ascoli, Paolo Inverni e Regine Dèbatty, modera Giulia Mengozzi
20:00 – Food Job - frequencies under the tongue, performance di Enrico Ascoli in collaborazione con Gabriele Gatti, in dialogo con la presentazione del libro Nuove geografie del suono
21:00 – TDC Palazzi / Primo Amore dj set
Domenica 18
12:00 – Apertura
16:00 – Musei Cosmici: lo spazio come paradigma dell'arte russa contemporanea, lecture di Alessandra Franetovich
17:00 – Strategie della distrazione, talk di La Distrazione del fagiano
18:00 – Going West, incontro con Atelier A, Chan e Serena Porrati
19:30 - Aural, performance di Mount Fog
20.30 – Easy Life, live set di Sviz con Francesco de Cesare
Il festival, patrocinato dalla Città di Torino, è realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT e della Regione Piemonte.
Uno spazio circoscritto in termini temporali, tre giorni dedicati non ad una mostra convenzionale, ma un vero e proprio evento: pratiche performative, proiezioni, talk e performance-lectures, dj set e live set svincolati da una precisa intenzione curatoriale, ma determinanti a rivelare un nucleo concettuale a posteriori. La pluralità di questioni sollevate attraverso gli interventi sono confluite in una domanda di più ampio spettro. Partendo dall’assunto che il concetto di “ambiente” difficilmente può esaurirsi in una definizione univoca (la generica accezione dell’ambiente come ciò che sta attorno a un dato elemento si può declinare in molteplici campi, dalla biologia alla fisica, dall’ecologia all’informatica) in che modo ci si può relazionare ad esso, in primis come artista? E quindi, quale potrebbe essere una personale definizione del termine o un più ampio discorso che scaturisce dall’idea di ambiente?
Questo interrogativo, posto a tutti gli artisti che avevano già preso parte alla prima edizione del festival, costituisce il punto di partenza del secondo appuntamento con Teatrum Botanicum, insieme all'unica richiesta specifica avanzata agli artisti invitati a partecipare: raccontare la propria pratica a partire dalla contingenza specifica costituita dall'ambiente del PAV e dalle tematiche dell'arte del vivente.
Nell'epoca dell'Antropocene, periodo in cui le cause antropogeniche del riscaldamento globale dettano (o dovrebbero dettare) le agende governative di tutto il mondo, l'arte vivente ci pone davanti all'urgenza di uno sforzo di ripensamento della nostra relazione con quello che l'uomo occidentale sembra aver eletto all'altro per eccellenza - la natura - muovendosi in direzione di quella dicotomia del pensiero che ci impedisce di vedere come, natura e cultura non solo siano in relazione, ma si costituiscano vicendevolmente.
La questione impostaci dal confronto con il vivente è grave, ma nondimeno i tentativi di rispondere possono esprimersi in un'infinità di registri, passando dalla ricerca, dall'indagine e persino dalla formulazione di un'accusa, al gioco, la provocazione, la proposta di alleanze e il ribaltamento dei paradigmi del senso comune.
Perciò, inaugurando la sua seconda edizione, Teatrum Botanicum continua a porsi l'obiettivo di trasformare questi tre giorni in un'occasione di riflessione che non esclude il carattere ludico, approfittando della carica performativa insita nella sua estemporaneità. Il festival, infatti, non si risolve nella sola esposizione dei lavori, ma ha l'obiettivo di attivare quanto più possibile il coinvolgimento del pubblico all'interno dello spazio espositivo, durante i momenti di cui si sviluppa il programma. Oltre alla mostra, il PAV ospiterà una serie di talk tenuti da giovani curatori, critici, filosofi, scrittori e artisti che concentrano le loro pratiche nella dimensione teorica, con cui il pubblico potrà interagire nell'ambito dei momenti di discussione proposti. Altro versante fondamentale della composizione del festival è quello della programmazione serale per cui viene elaborata un palinsesto musicale composto da live e djset, per ribadire l’intento di collocarsi al di là di una prospettiva che divide l’esperienza culturale in settori e compartimenti stagni.
Il principio fondante di quest'esperienza multiforme e inclusiva è quello di ricreare, nel corso delle sue edizioni, un ampio spaccato di quel che può essere lo scenario complessivo dei giovani artisti italiani interessati all’elemento naturale e alla dimensione ecologica. Un termine, “dimensione ecologica”, che va esteso nel suo significato, perchè anche parlare di politiche legate allo spazio urbano, di dinamiche di relazione tra uomo e territorio o di coesione sociale, riteniamo possa costituire un importante contributo al discorso ecologico.
Gli artisti coinvolti in questa seconda edizione di Teatrum Botanicum sono: Agreements to Zinedine, Enrico Ascoli, Lia Cecchin, Gaetano Cunsolo, Cleo Fariselli, Matteo Gatti, Alessio Gianardi, Paolo Inverni, La Distrazione del Fagiano, Filippo Marzocchi, Mount Fog, Giovanni Oberti, Mauro Panichella, Gianandrea Poletta, Serena Porrati, Lavinia Raccanello, Giulio Saverio Rossi, Ruben Spini, The Cool Couple.
Il programma dei talk comprende la partecipazione di: Enrico Ascoli, Atelier A, Chan, Regine Débatty, Alessandra Franetovich, Paolo Inverni, Kabul Magazine, La Distrazione del Fagiano, Leandro Pisano.
Programma:
Venerdì 16
17:00 – Opening Tanto più spettacolare ed imponente sarà la costruzione di un edificio, tanto più impressionante e chiassosa sarà la sua distruzione #1, performance di Gaetano Cunsolo O, performance di Cleo Fariselli, con Viola Vento
19:00 – Taboo, reading di Gianandrea Poletta 20:30 – Crouch, bind, hello, performance di Filippo Marzocchi
21:30 - At the end there will be only tubers, performance di Matteo Gatti
22:00 – Andrea Marini dj set
TDC Palazzi – Beautiful Swimmers, after party al Bunker, via Niccolò Paganini 1
Sabato 17
12:00 – How to build a glossary? Let's try with Cat's Cradle!, workshop teorico a cura di KABUL Magazine (su iscrizione)
18:30 – Presentazione del libro Nuove geografie del suono. Spazi e territori nell'epoca postdigitale, con Leandro Pisano, Enrico Ascoli, Paolo Inverni e Regine Dèbatty, modera Giulia Mengozzi
20:00 – Food Job - frequencies under the tongue, performance di Enrico Ascoli in collaborazione con Gabriele Gatti, in dialogo con la presentazione del libro Nuove geografie del suono
21:00 – TDC Palazzi / Primo Amore dj set
Domenica 18
12:00 – Apertura
16:00 – Musei Cosmici: lo spazio come paradigma dell'arte russa contemporanea, lecture di Alessandra Franetovich
17:00 – Strategie della distrazione, talk di La Distrazione del fagiano
18:00 – Going West, incontro con Atelier A, Chan e Serena Porrati
19:30 - Aural, performance di Mount Fog
20.30 – Easy Life, live set di Sviz con Francesco de Cesare
Il festival, patrocinato dalla Città di Torino, è realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT e della Regione Piemonte.
16
giugno 2017
Teatrum Botanicum. Emerging Talents
Dal 16 al 18 giugno 2017
arte contemporanea
performance - happening
incontro - conferenza
serata - evento
performance - happening
incontro - conferenza
serata - evento
Location
PAV – PARCO D’ARTE VIVENTE
Torino, Via Giordano Bruno, 31, (Torino)
Torino, Via Giordano Bruno, 31, (Torino)
Orario di apertura
venerdì 17-23, sabato e domenica 12-23
Vernissage
16 Giugno 2017, h 17
Autore
Curatore