Témenos, in origine, è il riconoscimento della presenza e dell'intervento divino in alcuni luoghi, o in porzioni di spazio naturale, caratterizzati da elementi forti e significativi (olivo, caverna, bosco, sorgente). Nel tempo è proprio la sacralità a denotare il Témenos come luogo recinto pertinente ad un santuario. Il Témenos è anche esperienza degli artisti in mostra che, a partire da matrici teoriche differenti, a volte nordiche a volte mediterranee, da sensibilità e adesioni religiose eterogenee, hanno definito, con le loro opere, uno spazio sacro mentale, ed hanno individuato in San Quirico d'Orcia il luogo ideale in cui dargli forma visibile. D'origine etrusca, il borgo medievale, solcato dall'antico tracciato della via Francigena, segnato dagli Horti Leonini (1580), evoca, infatti, quell'aspetto primigenio, naturale del sentimento religioso dei popoli che prima di noi abitarono questi spazi: il dio presente, attivo nella natura e per mezzo di essa. Evoca anche lo spazio in cui il sentimento religioso diviene azione, visibile e comprensibile alla società degli uomini che qui incontrano gli dei e con essi parlano: segni, storie, oggetti ed edifici riempiono il Témenos, che da spazio inclusivo della città da questa viene recinto.