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Tempus e la Tavola
Una mostra che ‘misura’ il tempo nelle sue manifestiazioni esteriori e sociali. La tavola è una di queste e lo indaga attraverso dipinti, oggetti per la tavola, ricettari antichi e moderni
Comunicato stampa
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Tempus e la tavola
Tempus è una mostra che si avvicina idealmente a un’installazione. Non rincorre la completezza; non vuole essere esaustiva di un tema; non aspira alla perfezione scientifica e filologica. Piuttosto rincorre, sul filo delle suggestioni agostiniane, l’operazione della mente che misura il tempo nelle sue dimensioni di passato, presente e futuro attraverso le immagini della memoria prodotte dall’uomo che si immagina il tempo, che lo misura e che si comprende – nel variare dei tempi – nel fluire dei modelli e delle mode, secondo quel procedimento che sant’Agostino dice risiedere nella mente. “Il presente del passato – scrive infatti – è la memoria, il presente del presente è la visione, il presente del futuro è l’attesa”.
Inevitabilmente l’oggi discende dall’ieri, e il domani è il frutto del passato.
Attraverso questo filo rosso della riflessione esistenziale di Agostino, la mostra indaga ed esplora il tempo nel suo farsi e disfarsi, nel suo produrre e distruggere, nel suo immaginare e obliare.
La tavola, per tavola si intendono i costumi, il cibo, l’arte, con il tempo e la storia che si intersecano e si modificano vicendevolmente.
I problemi dell’alimentazione, il tempo e le vicende collegate, hanno sempre avuto un rapporto privilegiato; la storia dell’alimentazione scorre in stretta sintonia con le “altre storie”, le determina e ne è determinata.
I cinghiali, i grandi arrosti, la frutta, le spezie, il pesce, il caffè, il tè, la birra, il cioccolato, il mais, la patata, i lontani luoghi di provenienza, le grandi differenze sociali, le tavole dei ricchi e le tavole dei poveri: una carrellata che passa attraverso la pittura nei secoli, fotogramma dopo fotogramma, come in un film.
Quando, alla fine dell’XI secolo, le spedizioni e gli insediamenti dei crociati portano gli occidentali a un più ravvicinato contatto con l’Oriente, l’afflusso di spezie diventa più massiccio e trova fertile terreno di diffusione in un Europa già orientata verso quei profumi e quei sapori: sarà la fortuna dei mercanti veneziani, rimasti a lungo i principali protagonisti di questo commercio. I libri di cucina del XIII e XIV secolo rappresentano la prima codificazione scritta di questa, come di altre scelte gastronomiche.
Il tempo che ha segnato i diversi passaggi dell’arte nell’ambito del cibo e della tavola, dalle prime rappresentazioni sacre dell’Ultima Cena, per passare all’opulenza delle tavole del XVII e XVIII secolo, fino al futurismo dove la natura morta muta dalla concezione originaria di vita ferma in oggetto di rappresentazione dinamica, o la pop art che, denunciando gli eccessi del consumismo, celebra il cibo industrialmente prodotto come espressione primaria del genere di massa, il cui consumo è incoraggiato ossessivamente dalla pubblicità.
Tempo, storia, società: la rincorsa e la compenetrazione.
15
giugno 2007
Tempus e la Tavola
Dal 15 giugno al 02 agosto 2007
arte contemporanea
Location
MUSEO DIOCESANO DI BRESCIA
Brescia, Via Gasparo Da Salò, 13, (BS)
Brescia, Via Gasparo Da Salò, 13, (BS)
Orario di apertura
10:00-12:00
15:00-18:00
Lunedì chiuso
Autore
Curatore