"Teo de Palma espone un nucleo di opere realizzate per la mostra e tra queste una serie di "libri", ovvero piccoli acquerelli racchiusi appunto nella veste del libro. Sono composizioni nelle quali campeggia la presenza della forma-
immagine, catturata nel momento in cui lo sguardo per l'artista si è spinto ad esplorare i sentieri di una città dal metafisico destino. Un viaggio nel quale de Palma non è solo, prestando i propri occhi al musicale verso della poesia di Borges. Come per lo scrittore e poeta argentino, Teo sa bene che l'importante non è la cosa, ma ciò che sta dietro ad essa e che da comunicare è il
sogno... La sua colta pittura è frutto soprattutto di una sollecitazione mentale resa
>intrigante anche in virtù di una sapienza formale che spinge la visione oltre le coordinate stabili delle certezze..."(dal testo di Ada Patrizia Fiorillo in catalogo