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Teodoro Cotugno – La poetica del paesaggio
Dopo Angelo Monico, Ugo Maffi e Angelo Palazzini, lo spazio espositivo Bipielle Arte, con il prezioso impegno di Tino Gipponi, ospita ancora una volta la figura di un artista la cui produzione valorizza il patrimonio pittorico e incisorio del territorio lodigiano e non solo.
Comunicato stampa
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TEODORO COTUGNO. La poetica del paesaggio
a cura di Tino Gipponi
Lodi – Spazio espositivo Bipielle Arte
2 marzo – 7 aprile 2013
“Ci sono pittori che restano fedeli al motivo scelto con obbediente osservanza, senza alcuna flessione. Teodoro Cotugno, con un nome di pieno fasto bizantino, da oltre trent’anni è uno di questi con la sua pittura di paesaggio, di “paesista” della natura, sua sorgente ispiratrice e primamente della nostra campagna […]”: è con queste parole che Tino Gipponi, critico e scrittore, apre il catalogo della mostra Teodoro Cotugno. La poetica del paesaggio da lui curata.
Dopo Angelo Monico, Ugo Maffi e Angelo Palazzini, lo spazio espositivo Bipielle Arte, con il prezioso impegno di Tino Gipponi, ospita ancora una volta la figura di un artista la cui produzione valorizza il patrimonio pittorico e incisorio del territorio lodigiano e non solo.
“Lirico cantore privo di filtri e rovelli intellettualistici, Cotugno rimane un diligente contemplatore del circostante”, con uno stile che manifesta uno sguardo prensile e incantato sul vero, alla ricerca di una figurazione semplice che nel corso degli anni si è fatta più sensibile e scrutata, specie negli ultimi, con più risalto e consistenza cromatica. La selezione di opere pittoriche esposte presenta volutamente solo dipinti di recente produzione, proprio per dimostrare la conquista di una maggior consapevolezza e ispirazione nella ricerca e di una nuova e vitale resa dell’immagine, più elaborata e spontanea. Vedutismo contemplativo e tematica naturalistica, dunque, con toni sovrapposti e armoniosamente giustapposti, dal verdeggiare nelle pianure, colline, vigneti, alle trasparenze dei corsi d’acqua dell’Adda e del Lambro, alle atmosfere umbratili di inanimati cascinali e alle fiorite finestre su muri scrostati. La pittura di Cotugno è connotata, dunque, da una poetica della natura sospesa nel silenzio, da suggestivi effetti di luce svelata e penombre che richiamano la quiete di paesaggi di un tempo trascorso.
Parlare di Teodoro Cotugno significa però parlare anche di incisione: l’artista lodigiano è, infatti, meritatamente rappresentato tra i nomi importanti della stampa d’arte nazionale, contando finora circa novecento opere incise su matrice, in vari formati, con una predilezione per la tecnica indiretta dell’acquaforte. Nel campo calcografico così come in quello pittorico il paesaggio è il “primum movens del suo universo”, con i suoi luoghi e momenti sussurranti di ricordi, mossi in un breve e minuto tratteggio, in “un segno apparentemente tremulo nel suo estro, così da cogliere un trasalimento anche minimo e assicurare unità alla frammentaria modulazione”.
La mostra propone dunque un’ampia selezione di stampe da cui emerge padronanza tecnica e poesia nei passaggi chiaroscurali, in una giusta variazione d’intensità di luci e ombre capace di creare effetti atmosferici avvolgenti e silenzio misurato.
Per le scuole e i gruppi interessati è possibile concordare un’apertura della mostra anche in orari diversi da quelli indicati.
a cura di Tino Gipponi
Lodi – Spazio espositivo Bipielle Arte
2 marzo – 7 aprile 2013
“Ci sono pittori che restano fedeli al motivo scelto con obbediente osservanza, senza alcuna flessione. Teodoro Cotugno, con un nome di pieno fasto bizantino, da oltre trent’anni è uno di questi con la sua pittura di paesaggio, di “paesista” della natura, sua sorgente ispiratrice e primamente della nostra campagna […]”: è con queste parole che Tino Gipponi, critico e scrittore, apre il catalogo della mostra Teodoro Cotugno. La poetica del paesaggio da lui curata.
Dopo Angelo Monico, Ugo Maffi e Angelo Palazzini, lo spazio espositivo Bipielle Arte, con il prezioso impegno di Tino Gipponi, ospita ancora una volta la figura di un artista la cui produzione valorizza il patrimonio pittorico e incisorio del territorio lodigiano e non solo.
“Lirico cantore privo di filtri e rovelli intellettualistici, Cotugno rimane un diligente contemplatore del circostante”, con uno stile che manifesta uno sguardo prensile e incantato sul vero, alla ricerca di una figurazione semplice che nel corso degli anni si è fatta più sensibile e scrutata, specie negli ultimi, con più risalto e consistenza cromatica. La selezione di opere pittoriche esposte presenta volutamente solo dipinti di recente produzione, proprio per dimostrare la conquista di una maggior consapevolezza e ispirazione nella ricerca e di una nuova e vitale resa dell’immagine, più elaborata e spontanea. Vedutismo contemplativo e tematica naturalistica, dunque, con toni sovrapposti e armoniosamente giustapposti, dal verdeggiare nelle pianure, colline, vigneti, alle trasparenze dei corsi d’acqua dell’Adda e del Lambro, alle atmosfere umbratili di inanimati cascinali e alle fiorite finestre su muri scrostati. La pittura di Cotugno è connotata, dunque, da una poetica della natura sospesa nel silenzio, da suggestivi effetti di luce svelata e penombre che richiamano la quiete di paesaggi di un tempo trascorso.
Parlare di Teodoro Cotugno significa però parlare anche di incisione: l’artista lodigiano è, infatti, meritatamente rappresentato tra i nomi importanti della stampa d’arte nazionale, contando finora circa novecento opere incise su matrice, in vari formati, con una predilezione per la tecnica indiretta dell’acquaforte. Nel campo calcografico così come in quello pittorico il paesaggio è il “primum movens del suo universo”, con i suoi luoghi e momenti sussurranti di ricordi, mossi in un breve e minuto tratteggio, in “un segno apparentemente tremulo nel suo estro, così da cogliere un trasalimento anche minimo e assicurare unità alla frammentaria modulazione”.
La mostra propone dunque un’ampia selezione di stampe da cui emerge padronanza tecnica e poesia nei passaggi chiaroscurali, in una giusta variazione d’intensità di luci e ombre capace di creare effetti atmosferici avvolgenti e silenzio misurato.
Per le scuole e i gruppi interessati è possibile concordare un’apertura della mostra anche in orari diversi da quelli indicati.
02
marzo 2013
Teodoro Cotugno – La poetica del paesaggio
Dal 02 marzo al 07 aprile 2013
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
BIPIELLE ARTE – SPAZIO ESPOSITIVO DELLA BANCA POPOLARE DI LODI
Lodi, Via Polenghi Lombardo, 13, (Lodi)
Lodi, Via Polenghi Lombardo, 13, (Lodi)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 16-19
sabato, domenica e festivi 10-13 e 16-19
Chiuso lunedì
Vernissage
2 Marzo 2013, ore 17.00
Autore
Curatore