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Teresa Ragonesi – Captare/catturare work in progress
631 foto/installazione/performance
Comunicato stampa
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L’artista nella sua poliedricità utilizza per comunicare diversi medium capaci di generare e captare
un interscambio continuo tra spazio reale, oggetto privato del suo significato e persona; per
generare nuovi significanti capaci di amplificare ed espandere gli elementi del comunicare.
Attraverso la decontestualizzazione l’artista spoglia sapientemente l’oggetto”ombrello” per vestirlo
di nuovi significanti dando alla sua struttura nuova forza:esaltandola, allungandola, potenziandola
giunge ad una comunicazione virtuale tra uomo-oggetto-spazio-luce.
L’ombrello divenuto parabola è in grado di trasmettere e ricevere segnali, questo genera uno
scambio continuo tra significanti e significato che rimbalzano all’interno del codice linguistico
passando attraverso i vari livelli grammaticali,semantici, pragmatici i quali attraverso la perdita
dell’aura permettono alla performance di raggiungere comunicatività ed espressività proprie
dell’opera.
L’artista maneggia l’anima,la struttura dell’oggetto, come un amazzone capace di tirare con il
proprio arco una freccia nella parabola della comunicazione.
Come la rabdomante percepisce le vibrazioni del terreno,Teresa Ragonesi percepisce quelle della
luce che utilizza ben sapendo che la luce elettrica non possiede un contenuto fino a quando non
viene associata ad un codice sia esso linguistico, pittorico o scultoreo.
Il messaggio che veicola attraverso l’utilizzo della luce elettrica è un elemento fondamentale
perché permette all’artista di accedere al primo segnale della comunicazione virtuale
creando,all’interno della sua performance, un’energia e una forza che permette al tempo e allo
spazio di assumere molteplici connotazioni, rendendo il suo lavoro al contempo multimediale e
concettualmente, lirico e astratto, concreto e multicolore nella sua mono cromaticità.
Paola Malè
un interscambio continuo tra spazio reale, oggetto privato del suo significato e persona; per
generare nuovi significanti capaci di amplificare ed espandere gli elementi del comunicare.
Attraverso la decontestualizzazione l’artista spoglia sapientemente l’oggetto”ombrello” per vestirlo
di nuovi significanti dando alla sua struttura nuova forza:esaltandola, allungandola, potenziandola
giunge ad una comunicazione virtuale tra uomo-oggetto-spazio-luce.
L’ombrello divenuto parabola è in grado di trasmettere e ricevere segnali, questo genera uno
scambio continuo tra significanti e significato che rimbalzano all’interno del codice linguistico
passando attraverso i vari livelli grammaticali,semantici, pragmatici i quali attraverso la perdita
dell’aura permettono alla performance di raggiungere comunicatività ed espressività proprie
dell’opera.
L’artista maneggia l’anima,la struttura dell’oggetto, come un amazzone capace di tirare con il
proprio arco una freccia nella parabola della comunicazione.
Come la rabdomante percepisce le vibrazioni del terreno,Teresa Ragonesi percepisce quelle della
luce che utilizza ben sapendo che la luce elettrica non possiede un contenuto fino a quando non
viene associata ad un codice sia esso linguistico, pittorico o scultoreo.
Il messaggio che veicola attraverso l’utilizzo della luce elettrica è un elemento fondamentale
perché permette all’artista di accedere al primo segnale della comunicazione virtuale
creando,all’interno della sua performance, un’energia e una forza che permette al tempo e allo
spazio di assumere molteplici connotazioni, rendendo il suo lavoro al contempo multimediale e
concettualmente, lirico e astratto, concreto e multicolore nella sua mono cromaticità.
Paola Malè
27
dicembre 2009
Teresa Ragonesi – Captare/catturare work in progress
Dal 27 al 30 dicembre 2009
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
EX FABBRICA DI CERAMICA ASTRA
Castel Sant'elia, via Dicenti , (Viterbo)
Castel Sant'elia, via Dicenti , (Viterbo)
Orario di apertura
per appuntamento ore 11-15
Vernissage
27 Dicembre 2009, ore 11
Autore