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Teresa Ragonesi – GestoAzione Evoluzione
foto/installazione/performance- site specific
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’artista rappresenta ed esprime la ” comunicazione” viaggiando nell’asse della razionalità, attraversando diversi stadi fino a giungere all’empatia
ma non in senso formale o irrazionale .
Si avvale del cerchio elemento simbolico per eccellenza, della scala che se vista in senso prospettico, utilizzando le tre dimensioni rappresenta il
triangolo e di un filo elastico. Sono sostanzialmente delle componenti capaci di riunire e convogliare le forze degli elementi formali attraversando
una gestualità ripetuta, capace di produrre una casualità ludica, soggettivamente propria e oggettivamente data in quanto espressa attraverso l’atto.
È l’artista stessa a creare questo trait d’union, unisce sapientemente corpo gestuale, derma, azione e reazione . Il suo segno vibrato, è catturato e
fermato dall’occhio meccanico dell’obbiettivo ; un “ obbiettivo “ imparziale incapace di emozioni consce, ma capace a sua volta di generare nuove
forme e nuove visioni, diverse da quelle date o meccanicamente fotografate dalla macchina stessa . Per Teresa Ragonesi gli elementi sono i
materiali, mentre i principi e le nozioni rappresentano i fondamenti del suo essere e fare arte. L’elemento è rappresentato dall’indizio dato dalla
componente soggettiva, dalla traccia oggettiva che mostra il fattore, la componente e la sostanza con cui ogni singolo fruitore è invitato a giocare.
E’ qui che l’elemento estetico e quello linguistico trovano la loro massima espressione, dall’unione del gesto e dell’azione nasce così “gestazione” .
“ Gestazione “ è un codice e come tale va decodificato e fatto proprio da ogni singolo visitatore che liberamente compone e traccia nuovi fattori
capaci di generare, attraverso i principi dell’aggregazione, nuovi percorsi. La parabola ancestralmente si apre alla comunicazione, dopo aver
captato l’energia compulsiva che le aleggia intorno, implode come un razzo nella comunicazione aprendo nuovi scenari del comunicare. Apre la via
ad un viaggio introspettivo che permette all’artista di percorrere il canale dell’energia diventandone essa stessa veicolo consapevole e il “ruscello” si
trasforma in un fiume in piena. La rottura del “varco”, la consapevole scelta del porsi a valle, canalizzano l’energia e la forza, propria di un
elemento primordiale : l’acqua. Questo porta l’artista ad individuare nuovi percorsi, capaci di generare nuove scoperte .
L’ artista segue la comunicazione.
La rete è un potenziamento della propria fisicità, da un lato comprime, protegge dall’altro la sua elasticità racchiude caratteristiche di estensione e
vibrazione. La capacità di inguainare, tirare fuori la forma rappresentano per Teresa Ragonesi la ricerca dell’essenza nella forma stessa, nel suo
concetto base. E’ una rete compatta, potente, che implode nella comunicazione come una miccia che percorre con il filo elastico la composizione.
Per tanto è capace di vibrare generare movimento, liberare energia, veicolare comunicazione, ma al tempo stesso generare tensione . La scala crea
un rapporto armonico tra forza, gesto-azione e reazione, è solida alla vista ma leggera nel materiale . Il cerchio conclude la composizione ma al
tempo stesso apre un discorso di forma ; non è sentito come inizio o fine ma, afferrato dal centro, è così diventato esso stesso ‘ Parabola,’ non più
solo capace di captare dall’esterno ma anche di comunicare fisicamente dall’interno .
L’ apertura e il superamento di varchi soggettivi ed oggettivamente dati ha permesso all’artista di avventurarsi introspettivamente dentro se stessa
per divenire essa stessa mezzo . Questo “nuovo” media caldo, razionale, dotato di emozioni, stati d’ animo, forza, aggressività, sensualità ci ha fatto
conoscere il cuore pulsante del suo essere e fare arte .Teresa Ragonesi parte da una piccola vena il “ruscello” per condurci ad un arteria . L’opera
vibrante è nata attraverso una “gestazione” veloce, su di un terreno vulcanico e sismico capace al livello potenziale di implosioni, esplosioni e
momenti di inattività. L ‘ artista è scossa da questo tumulto, la parabola magistralmente si attiva e Teresa Ragonesi, diviene protagonista indiscussa
del “ opera- aperta” .
ma non in senso formale o irrazionale .
Si avvale del cerchio elemento simbolico per eccellenza, della scala che se vista in senso prospettico, utilizzando le tre dimensioni rappresenta il
triangolo e di un filo elastico. Sono sostanzialmente delle componenti capaci di riunire e convogliare le forze degli elementi formali attraversando
una gestualità ripetuta, capace di produrre una casualità ludica, soggettivamente propria e oggettivamente data in quanto espressa attraverso l’atto.
È l’artista stessa a creare questo trait d’union, unisce sapientemente corpo gestuale, derma, azione e reazione . Il suo segno vibrato, è catturato e
fermato dall’occhio meccanico dell’obbiettivo ; un “ obbiettivo “ imparziale incapace di emozioni consce, ma capace a sua volta di generare nuove
forme e nuove visioni, diverse da quelle date o meccanicamente fotografate dalla macchina stessa . Per Teresa Ragonesi gli elementi sono i
materiali, mentre i principi e le nozioni rappresentano i fondamenti del suo essere e fare arte. L’elemento è rappresentato dall’indizio dato dalla
componente soggettiva, dalla traccia oggettiva che mostra il fattore, la componente e la sostanza con cui ogni singolo fruitore è invitato a giocare.
E’ qui che l’elemento estetico e quello linguistico trovano la loro massima espressione, dall’unione del gesto e dell’azione nasce così “gestazione” .
“ Gestazione “ è un codice e come tale va decodificato e fatto proprio da ogni singolo visitatore che liberamente compone e traccia nuovi fattori
capaci di generare, attraverso i principi dell’aggregazione, nuovi percorsi. La parabola ancestralmente si apre alla comunicazione, dopo aver
captato l’energia compulsiva che le aleggia intorno, implode come un razzo nella comunicazione aprendo nuovi scenari del comunicare. Apre la via
ad un viaggio introspettivo che permette all’artista di percorrere il canale dell’energia diventandone essa stessa veicolo consapevole e il “ruscello” si
trasforma in un fiume in piena. La rottura del “varco”, la consapevole scelta del porsi a valle, canalizzano l’energia e la forza, propria di un
elemento primordiale : l’acqua. Questo porta l’artista ad individuare nuovi percorsi, capaci di generare nuove scoperte .
L’ artista segue la comunicazione.
La rete è un potenziamento della propria fisicità, da un lato comprime, protegge dall’altro la sua elasticità racchiude caratteristiche di estensione e
vibrazione. La capacità di inguainare, tirare fuori la forma rappresentano per Teresa Ragonesi la ricerca dell’essenza nella forma stessa, nel suo
concetto base. E’ una rete compatta, potente, che implode nella comunicazione come una miccia che percorre con il filo elastico la composizione.
Per tanto è capace di vibrare generare movimento, liberare energia, veicolare comunicazione, ma al tempo stesso generare tensione . La scala crea
un rapporto armonico tra forza, gesto-azione e reazione, è solida alla vista ma leggera nel materiale . Il cerchio conclude la composizione ma al
tempo stesso apre un discorso di forma ; non è sentito come inizio o fine ma, afferrato dal centro, è così diventato esso stesso ‘ Parabola,’ non più
solo capace di captare dall’esterno ma anche di comunicare fisicamente dall’interno .
L’ apertura e il superamento di varchi soggettivi ed oggettivamente dati ha permesso all’artista di avventurarsi introspettivamente dentro se stessa
per divenire essa stessa mezzo . Questo “nuovo” media caldo, razionale, dotato di emozioni, stati d’ animo, forza, aggressività, sensualità ci ha fatto
conoscere il cuore pulsante del suo essere e fare arte .Teresa Ragonesi parte da una piccola vena il “ruscello” per condurci ad un arteria . L’opera
vibrante è nata attraverso una “gestazione” veloce, su di un terreno vulcanico e sismico capace al livello potenziale di implosioni, esplosioni e
momenti di inattività. L ‘ artista è scossa da questo tumulto, la parabola magistralmente si attiva e Teresa Ragonesi, diviene protagonista indiscussa
del “ opera- aperta” .
28
novembre 2010
Teresa Ragonesi – GestoAzione Evoluzione
Dal 28 novembre al 05 dicembre 2010
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
TIRO A SEGNO NAZIONALE – PARCO DELL’ARCIONELLO
Viterbo, Strada del Tiro a Segno , 1, (Viterbo)
Viterbo, Strada del Tiro a Segno , 1, (Viterbo)
Orario di apertura
martedì-giovedì-sabato ore 14,30- 17,30 domenica ore 9-12
Vernissage
28 Novembre 2010, ore 11
Autore