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Terra di maestri – Artisti umbri del Novecento 1923 – 1945
Per la prima volta in Umbria è proposta una rassegna integrale sulla produzione artistica durante il periodo fascista nella regione. Il percorso della mostra parte dal secondo Futurismo per arrivare alle Sindacali, momenti di bilancio artistico che permettono di vedere come si ponevano gli artisti umbri di fronte ai dettami dell’arte fascista.
Sono esposte 142 opere (di cui 31 sculture) di 64 artisti tra i quali: Amerigo Bartoli, Riccardo Francalancia, Leoncillo, il naif Orneore Metelli, Aurelio De Felice, lo scultore del Foro Italico Aroldo Bellini, esponenti della Scuola Ternana come Ugo Castellani, Ilario Ciaurro, Palmiro Teofoli e Felice Fatati. Fra i perugini, Alessandro Bruschetti, Arturo Checchi, Giovanni Ciangottini, Giorgio Maddoli ed altri. Tra le opere in mostra, si segnalano i ritratti della pittrice Bettina Fuso dipinti da Renato Guttuso e Romeo Costetti.
L’analisi puntuale del clima artistico predominante in Umbria negli anni 1923-1945 sta alla base di una vivace esposizione in cui a testimonianze di un’arte magniloquente e virile si accompagnano prove di più larga effusione di “buoni sentimenti”: Maternità, Fede, Famiglia, Patria, Sport.
Durante questo periodo l’Umbria è teatro di stimolanti avvenimenti culturali e politici anche se la vita artistica si svolgeva soprattutto all’interno dell’Accademia di Belle Arti e negli studi di pittori e scultori, numerosi e poco indagati dal punto di vista storico artistico. E dall’iniziativa di Villa Fidelia si ha la conferma che al di là dei condizionamenti che potevano influire sulla libertà creativa degli artisti, si ha un’immagine non ideologica ma pulita di quella che era la realtà generale di quegli anni.
Terra di maestri – Artisti umbri del Novecento 1923 – 1945
Spello, VIA FLAMINIA, 70, (Perugia)