Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Terre di Lombardia: la fotografia interprete e memoria del Territorio
Le ampie sale della storica Villa Pomini di Castellanza, ospiteranno i lavori di differenti fotografi, offrendo uno sguardo sul territorio lombardo, ampio e articolato.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Terre di Lombardia
Milano e i Paesaggi della Pianura
La fotografia interprete e memoria del territorio
L’A.F.I., Archivio Fotografico Italiano, che ha come finalità quella di promuove iniziative culturali e diffondere la cultura della conservazione e valorizzazione di immagini storiche, moderne e contemporanee, in collaborazione con URBIM Lombardia – Unione Regionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari per la Lombardia, EPSON – Sponsor Tecnologico e con il patrocinio del Comune di Castellanza Assessorato alla Cultura, dell’Amministrazione Provinciale di Varese – Assessorato al Marketing Territoriale e della Regione Lombardia – settore Agricoltura, organizza la 3^ rassegna fotografica dal titolo:
“Terre di Lombardia: la fotografia interprete e memoria del Territorio”
Le ampie sale della storica Villa Pomini di Castellanza, ospiteranno i lavori di differenti fotografi, offrendo uno sguardo sul territorio lombardo, ampio e articolato.
Le mostre:
OSSERVA.Te.R. - OSSERVATORIO DEL TERRITORIO RURALE
Undici fotografi per conoscere i paesaggi della pianura
Beniamino Terraneo, Francesco Radino, Gabriele Basilico, Giuseppe Morandi, Mimmo Jodice, Francesco Jodice,
Vincenzo Castella, Giampiero Agostini, Vittore Fossati, Maurizio Bottini, Cristina Omenetto
Dalla metà degli anni ‘80 del secolo scorso la Regione Lombardia ha ampliato e approfondito l’ attività di pianificazione del territorio, che culmina proprio quest’anno nella presentazione del Piano Territoriale Regionale, in cui vengono definiti gli obbiettivi e le misure per giungere ad un governo più efficace di spazi e risorse che rischiano di entrare, vista la situazione attuale di molte zone, definitivamente in crisi.
Nell’ambito di questa attività, la Direzione Generale Agricoltura della Regione e URBIM -Unione Regionale Bonifiche Irrigazioni e Miglioramenti fondiari per la Lombardia, hanno dato avvio nel 1997 al Progetto Osserva.Te.R. -Osservatorio del Territorio Rurale, avvalendosi di un Comitato scientifico con studiosi di varie discipline e critici fotografici coordinato da Giorgio G. Negri e Barbara Capozzi.
Il Progetto, che si pone in quel ricco alveo delle campagne fotografiche di rappresentazione del territorio che ha avuto inizio in Francia a metà Ottocento subito dopo l’invenzione della fotografia e che vede numerosi esempi anche in Italia, è rivolto alla conoscenza e alla rappresentazione del territorio rurale e del paesaggio agrario della pianura: un’area che copre quasi la metà della regione ma dove si concentrano oltre i 2/3 della popolazione e delle attività produttive, che la continua espansione di case, strade, aree industriali, centri commerciali ecc. sta cambiando in modo irreversibile, rompendo quell’armonia tra uomo e ambiente che ha costituito l’elemento fondante e continuativo del suo sviluppo
Vi sono però ancora presenti sia vasti spazi agricoli con una agricoltura ricca e moderna (la prima in Italia e tra le migliori in Europa per produzione, efficienza e qualità dei prodotti) sia segni e presenze naturali e culturali di grande valore storico e identitario, che concorrono a costituire il tipico paesaggio lombardo e che deve essere salvaguardato e valorizzato.
Il paesaggio della Bassa risulta dall’evoluzione di numerosi elementi: le acque, il suolo, le coltivazioni, le cascine, gli animali, la vegetazione, il lavoro quotidiano dell’uomo ecc. E’ quasi un mosaico formato da tante tessere, ognuna con una dimensione e un peso diversi ma ognuna con precise funzioni e una forte caratterizzazione, legate tra loro da un rapporto dialettico che evolve e muta nel tempo.
Per conoscere e comprendere questo paesaggio, OsservaTeR ha affidato a numerosi studiosi di varie discipline l’analisi dei suoi elementi costitutivi e ha promosso su ciascuno una campagna fotografica, spesso di durata superiore all’anno, dandone incarico ad alcuni tra i maggiori fotografi italiani. Così Beniamino Terraneo ha rappresentato gli aspetti salienti del clima e dei suoli, Francesco Radino i numerosi corsi d’acqua che irrigano i campi e Gabriele Basilico i grandi impianti che li governano, Giuseppe Morandi si è soffermato sul lavoro dell’agricoltore, Mimmo Jodice sui monumenti più antichi che segnano il territorio e danno identità ai suoi abitanti e Francesco Jodice su quelli invece più moderni che ne stanno cambiando la fisionomia, Vincenzo Castella ha colto i colori del paesaggio, Giampiero Agostini ha svolto il suo lavoro sulle cascine e Vittore Fossati sui campi e le coltivazioni, infine Maurizio Bottini si è concentrato su un’area specifica, quella delle colline sul Garda e Cristina Omenetto sui centri abitati.
Ogni gruppo di immagini, affiancato da contributi scientifici direttamente attinenti al tema rappresentato, è pubblicato in volumi monografici.
Le quasi 1500 immagini raccolte, formano l’archivio fotografico del progetto ed è attualmente inserito nel SIRBeC, il Sistema Informativo Regionale dei Beni Culturali.
Milano: tra passato e presente, verso l’EXPO 2015
Da un progetto dell’Archivio Fotografico Italiano
Davide Mengacci, Virgilio Carnisio, Giampiero Bello, Umberto Armiraglio
Claudio Argentiero, Andrea Franzosi, Eligio Corti, Franco Pontiggia
L’archivio Fotografico Italiano individua nell’evento dell’EXPO di Milano del 2015 il momento conclusivo di una ricerca fotografica commissionata a più autori, finalizzata a documentare il territorio milanese e le sue evoluzioni estetiche e strutturali.
Non solo, lo spirito dell’Archivio è, in modo più ampio, quello di raccogliere un’estesa testimonianza visiva delle diverse aree cittadine, lasciando libertà espressiva ed interpretativa a tutti i fotografi coinvolti, per raccontare, sotto il punto di vista delle architetture, del paesaggio urbano, dell’attività umana e sociale, una città in continua evoluzione, anche criticamente.
In prospettiva queste immagini, opportunamente catalogate, saranno una testimonianza visiva di un dato periodo storico, per una memoria collettiva.
Nel frattempo l’Archivio ha recuperato una nutrita serie di immagini storiche, di varie epoche, e sono in corso contatti con privati per il reperimento di altri fondi fotografici utili all’incremento della collezione.
Ne esce così un lavoro d’indubbia valenza culturale, teso a documentare le trasformazioni in atto con uno sguardo al passato, senza dimenticare i luoghi più marginali e periferici in cui le visioni si fanno intime.
Ogni autore esporrà un portfolio delle proprie immagini, così da avere un’ampia rappresentazione del territorio nelle varie epoche.
In programma Domenica 24 gennaio 2010 dalle ore 17:
Ore 17: Inaugurazione delle mostre alla presenza dei curatori e delle autorità
Ore 17,30: Presentazione del sito www.AFI-Milano con proiezione introduttiva
Ore 18,00: Proiezione di video filmati sulle aree protette della Lombardia, realizzati per
il Parco del Ticino da Norino Canovi e Angelo Miramonti
Ore 18,30:Buffet a base di prodotti tipici lombardi
Milano e i Paesaggi della Pianura
La fotografia interprete e memoria del territorio
L’A.F.I., Archivio Fotografico Italiano, che ha come finalità quella di promuove iniziative culturali e diffondere la cultura della conservazione e valorizzazione di immagini storiche, moderne e contemporanee, in collaborazione con URBIM Lombardia – Unione Regionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari per la Lombardia, EPSON – Sponsor Tecnologico e con il patrocinio del Comune di Castellanza Assessorato alla Cultura, dell’Amministrazione Provinciale di Varese – Assessorato al Marketing Territoriale e della Regione Lombardia – settore Agricoltura, organizza la 3^ rassegna fotografica dal titolo:
“Terre di Lombardia: la fotografia interprete e memoria del Territorio”
Le ampie sale della storica Villa Pomini di Castellanza, ospiteranno i lavori di differenti fotografi, offrendo uno sguardo sul territorio lombardo, ampio e articolato.
Le mostre:
OSSERVA.Te.R. - OSSERVATORIO DEL TERRITORIO RURALE
Undici fotografi per conoscere i paesaggi della pianura
Beniamino Terraneo, Francesco Radino, Gabriele Basilico, Giuseppe Morandi, Mimmo Jodice, Francesco Jodice,
Vincenzo Castella, Giampiero Agostini, Vittore Fossati, Maurizio Bottini, Cristina Omenetto
Dalla metà degli anni ‘80 del secolo scorso la Regione Lombardia ha ampliato e approfondito l’ attività di pianificazione del territorio, che culmina proprio quest’anno nella presentazione del Piano Territoriale Regionale, in cui vengono definiti gli obbiettivi e le misure per giungere ad un governo più efficace di spazi e risorse che rischiano di entrare, vista la situazione attuale di molte zone, definitivamente in crisi.
Nell’ambito di questa attività, la Direzione Generale Agricoltura della Regione e URBIM -Unione Regionale Bonifiche Irrigazioni e Miglioramenti fondiari per la Lombardia, hanno dato avvio nel 1997 al Progetto Osserva.Te.R. -Osservatorio del Territorio Rurale, avvalendosi di un Comitato scientifico con studiosi di varie discipline e critici fotografici coordinato da Giorgio G. Negri e Barbara Capozzi.
Il Progetto, che si pone in quel ricco alveo delle campagne fotografiche di rappresentazione del territorio che ha avuto inizio in Francia a metà Ottocento subito dopo l’invenzione della fotografia e che vede numerosi esempi anche in Italia, è rivolto alla conoscenza e alla rappresentazione del territorio rurale e del paesaggio agrario della pianura: un’area che copre quasi la metà della regione ma dove si concentrano oltre i 2/3 della popolazione e delle attività produttive, che la continua espansione di case, strade, aree industriali, centri commerciali ecc. sta cambiando in modo irreversibile, rompendo quell’armonia tra uomo e ambiente che ha costituito l’elemento fondante e continuativo del suo sviluppo
Vi sono però ancora presenti sia vasti spazi agricoli con una agricoltura ricca e moderna (la prima in Italia e tra le migliori in Europa per produzione, efficienza e qualità dei prodotti) sia segni e presenze naturali e culturali di grande valore storico e identitario, che concorrono a costituire il tipico paesaggio lombardo e che deve essere salvaguardato e valorizzato.
Il paesaggio della Bassa risulta dall’evoluzione di numerosi elementi: le acque, il suolo, le coltivazioni, le cascine, gli animali, la vegetazione, il lavoro quotidiano dell’uomo ecc. E’ quasi un mosaico formato da tante tessere, ognuna con una dimensione e un peso diversi ma ognuna con precise funzioni e una forte caratterizzazione, legate tra loro da un rapporto dialettico che evolve e muta nel tempo.
Per conoscere e comprendere questo paesaggio, OsservaTeR ha affidato a numerosi studiosi di varie discipline l’analisi dei suoi elementi costitutivi e ha promosso su ciascuno una campagna fotografica, spesso di durata superiore all’anno, dandone incarico ad alcuni tra i maggiori fotografi italiani. Così Beniamino Terraneo ha rappresentato gli aspetti salienti del clima e dei suoli, Francesco Radino i numerosi corsi d’acqua che irrigano i campi e Gabriele Basilico i grandi impianti che li governano, Giuseppe Morandi si è soffermato sul lavoro dell’agricoltore, Mimmo Jodice sui monumenti più antichi che segnano il territorio e danno identità ai suoi abitanti e Francesco Jodice su quelli invece più moderni che ne stanno cambiando la fisionomia, Vincenzo Castella ha colto i colori del paesaggio, Giampiero Agostini ha svolto il suo lavoro sulle cascine e Vittore Fossati sui campi e le coltivazioni, infine Maurizio Bottini si è concentrato su un’area specifica, quella delle colline sul Garda e Cristina Omenetto sui centri abitati.
Ogni gruppo di immagini, affiancato da contributi scientifici direttamente attinenti al tema rappresentato, è pubblicato in volumi monografici.
Le quasi 1500 immagini raccolte, formano l’archivio fotografico del progetto ed è attualmente inserito nel SIRBeC, il Sistema Informativo Regionale dei Beni Culturali.
Milano: tra passato e presente, verso l’EXPO 2015
Da un progetto dell’Archivio Fotografico Italiano
Davide Mengacci, Virgilio Carnisio, Giampiero Bello, Umberto Armiraglio
Claudio Argentiero, Andrea Franzosi, Eligio Corti, Franco Pontiggia
L’archivio Fotografico Italiano individua nell’evento dell’EXPO di Milano del 2015 il momento conclusivo di una ricerca fotografica commissionata a più autori, finalizzata a documentare il territorio milanese e le sue evoluzioni estetiche e strutturali.
Non solo, lo spirito dell’Archivio è, in modo più ampio, quello di raccogliere un’estesa testimonianza visiva delle diverse aree cittadine, lasciando libertà espressiva ed interpretativa a tutti i fotografi coinvolti, per raccontare, sotto il punto di vista delle architetture, del paesaggio urbano, dell’attività umana e sociale, una città in continua evoluzione, anche criticamente.
In prospettiva queste immagini, opportunamente catalogate, saranno una testimonianza visiva di un dato periodo storico, per una memoria collettiva.
Nel frattempo l’Archivio ha recuperato una nutrita serie di immagini storiche, di varie epoche, e sono in corso contatti con privati per il reperimento di altri fondi fotografici utili all’incremento della collezione.
Ne esce così un lavoro d’indubbia valenza culturale, teso a documentare le trasformazioni in atto con uno sguardo al passato, senza dimenticare i luoghi più marginali e periferici in cui le visioni si fanno intime.
Ogni autore esporrà un portfolio delle proprie immagini, così da avere un’ampia rappresentazione del territorio nelle varie epoche.
In programma Domenica 24 gennaio 2010 dalle ore 17:
Ore 17: Inaugurazione delle mostre alla presenza dei curatori e delle autorità
Ore 17,30: Presentazione del sito www.AFI-Milano con proiezione introduttiva
Ore 18,00: Proiezione di video filmati sulle aree protette della Lombardia, realizzati per
il Parco del Ticino da Norino Canovi e Angelo Miramonti
Ore 18,30:Buffet a base di prodotti tipici lombardi
24
gennaio 2010
Terre di Lombardia: la fotografia interprete e memoria del Territorio
Dal 24 gennaio al 07 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
VILLA POMINI
Castellanza, Via Don Luigi Testori, 14, (Varese)
Castellanza, Via Don Luigi Testori, 14, (Varese)
Orario di apertura
venerdi 17-19 / sabato 15-19 / domenica 10-12 / 15-19
Vernissage
24 Gennaio 2010, ore 17
Sito web
archiviofotografico.org
Autore