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Terremoti d’Italia
L’itinerario della mostra si snoderà attraverso le Regioni italiane colpite da terremoti nell’ultimo secolo, partendo dall’Umbria, dove è stata inaugurata, a Foligno, presso Palazzo Trinci, il 26 settembre in occasione del decennale del terremoto dell’anno 1997, per passare attraverso Marche, Sicilia, Friuli, Lazio, Abruzzo e Toscana e chiudersi, nel dicembre 2008, a Reggio Calabria e Messina.
Comunicato stampa
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Prosegue il suo viaggio la mostra “Terremoti d’Italia” ideata e realizzata con l’intento di stimolare i cittadini, ed in particolare i giovani, ad un ruolo attivo nel campo della conoscenza e della prevenzione del rischio sismico. L’esposizione, promossa dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Lazio, sarà inaugurata domani, 28 marzo alle 11.30 nella Sala Gipsoteca del Complesso del Vittoriano a Roma.
La mostra, che ha preso avvio nello scorso settembre, dopo aver fatto tappa a Foligno e ad Ancona in occasione del decimo anniversario dal terremoto di Umbria e Marche, è stata esposta nella città siciliana Gibellina per ricordare il terribile evento sismico che quarant’anni fa sconvolse il Belice.
Nei prossimi mesi, dopo il periodo romano (28 marzo - 27 aprile), l’esposizione sarà a Udine nel Friuli, quindi a Matera in Basilicata, altre aree del territorio italiano che nel corso degli anni sono state interessate da eventi sismici. Il progetto si concluderà a dicembre 2008 a Messina in occasione del centenario del terremoto di Messina e Reggio Calabria del 28 dicembre 1908.
Attraverso le opere di artisti internazionali, di maestri dell’arte contemporanea italiana e una variegata raccolta di testimonianze storico-documentarie provenienti dallo storico Istituto Luce alla Discoteca di Stato, dalle Teche Rai fino all’Archivio Centrale dello Stato, la mostra ripercorre la storia dei terremoti che hanno colpito l’Italia nel corso degli ultimi cento anni.
Oltre a testimonianze antiche di assoluto pregio, come i taccuini autografi di Giuseppe Gioachino Belli provenienti dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e contenenti rari sonetti dedicati al terremoto, la mostra comprende otto straordinarie opere della Collezione Terrae Motus del Palazzo Reale di Caserta, eccezionalmente concesse in prestito per questa occasione. Tra esse figurano opere di Robert Rauschenberg, Gilbert&George, Giulio Paolini e un’importante opera dal titolo Annunciazione Terrae Motus di Michelangelo Pistoletto. Inoltre dal Museo Civico di Arte Contemporanea di Gibellina provengono, oltre ad opere di Guttuso, Burri e Scialoja, quattro grandi tele di Mario Schifano, tratte dal ciclo Natura naturans dedicato dall’artista a Gibellina.
La mostra è stata curata dal prof. Mauro Dolce del Dipartimento della Protezione Civile per la parte scientifica e dal dott. Alessandro Nicosia per quella storico-artistica.
L’iniziativa intende sensibilizzare i cittadini, ed in particolare il pubblico delle scuole, sulla problematica connessa al rischio sismico che investe drammaticamente gran parte del nostro Paese. Il percorso espositivo offre ai bambini delle scuole elementari e agli studenti delle scuole medie, inferiori e superiori, la possibilità di un apprendimento multidisciplinare del fenomeno grazie alla proposta di un laboratorio didattico che permette di approfondire la conoscenza del terremoto attraverso un approccio fortemente interattivo e partecipativo.
Idealmente divisa in quattro sezioni, la mostra partendo dal racconto degli eventi [‘la memoria’] e attraverso l’approfondimento ottenuto con l’ausilio di strumentazioni e simulazioni sul rischio sismico [‘la conoscenza’], intende offrire al visitatore strumenti utili alla salvaguardia e all’incolumità personale [‘la difesa’]. La sezione “Esperienza” darà, infine, la possibilità ai visitatori di compiere un’inusuale esperienza diretta del fenomeno sismico attraverso due speciali piattaforme che permetteranno di simulare le scosse del terremoto.
La mostra, che ha preso avvio nello scorso settembre, dopo aver fatto tappa a Foligno e ad Ancona in occasione del decimo anniversario dal terremoto di Umbria e Marche, è stata esposta nella città siciliana Gibellina per ricordare il terribile evento sismico che quarant’anni fa sconvolse il Belice.
Nei prossimi mesi, dopo il periodo romano (28 marzo - 27 aprile), l’esposizione sarà a Udine nel Friuli, quindi a Matera in Basilicata, altre aree del territorio italiano che nel corso degli anni sono state interessate da eventi sismici. Il progetto si concluderà a dicembre 2008 a Messina in occasione del centenario del terremoto di Messina e Reggio Calabria del 28 dicembre 1908.
Attraverso le opere di artisti internazionali, di maestri dell’arte contemporanea italiana e una variegata raccolta di testimonianze storico-documentarie provenienti dallo storico Istituto Luce alla Discoteca di Stato, dalle Teche Rai fino all’Archivio Centrale dello Stato, la mostra ripercorre la storia dei terremoti che hanno colpito l’Italia nel corso degli ultimi cento anni.
Oltre a testimonianze antiche di assoluto pregio, come i taccuini autografi di Giuseppe Gioachino Belli provenienti dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e contenenti rari sonetti dedicati al terremoto, la mostra comprende otto straordinarie opere della Collezione Terrae Motus del Palazzo Reale di Caserta, eccezionalmente concesse in prestito per questa occasione. Tra esse figurano opere di Robert Rauschenberg, Gilbert&George, Giulio Paolini e un’importante opera dal titolo Annunciazione Terrae Motus di Michelangelo Pistoletto. Inoltre dal Museo Civico di Arte Contemporanea di Gibellina provengono, oltre ad opere di Guttuso, Burri e Scialoja, quattro grandi tele di Mario Schifano, tratte dal ciclo Natura naturans dedicato dall’artista a Gibellina.
La mostra è stata curata dal prof. Mauro Dolce del Dipartimento della Protezione Civile per la parte scientifica e dal dott. Alessandro Nicosia per quella storico-artistica.
L’iniziativa intende sensibilizzare i cittadini, ed in particolare il pubblico delle scuole, sulla problematica connessa al rischio sismico che investe drammaticamente gran parte del nostro Paese. Il percorso espositivo offre ai bambini delle scuole elementari e agli studenti delle scuole medie, inferiori e superiori, la possibilità di un apprendimento multidisciplinare del fenomeno grazie alla proposta di un laboratorio didattico che permette di approfondire la conoscenza del terremoto attraverso un approccio fortemente interattivo e partecipativo.
Idealmente divisa in quattro sezioni, la mostra partendo dal racconto degli eventi [‘la memoria’] e attraverso l’approfondimento ottenuto con l’ausilio di strumentazioni e simulazioni sul rischio sismico [‘la conoscenza’], intende offrire al visitatore strumenti utili alla salvaguardia e all’incolumità personale [‘la difesa’]. La sezione “Esperienza” darà, infine, la possibilità ai visitatori di compiere un’inusuale esperienza diretta del fenomeno sismico attraverso due speciali piattaforme che permetteranno di simulare le scosse del terremoto.
28
marzo 2008
Terremoti d’Italia
Dal 28 marzo al 27 aprile 2008
arte contemporanea
Location
COMPLESSO DEL VITTORIANO
Roma, Via Di San Pietro In Carcere, (Roma)
Roma, Via Di San Pietro In Carcere, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al giovedì con orario dalle 9.30 - 18.30, venerdì sabato e domenica con orario 9.30-19.30
Vernissage
28 Marzo 2008, ore 12
Ufficio stampa
INTESA & C.P.
Autore