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Territoriale
collettiva
Comunicato stampa
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Punto di vista alieno sul territorio senza porsi il problema etico delle risorse in via di estinzione, ma con la volontà di un'operazione in levare, laddove i nostri riferimenti spaziotemporali trovano uno sbocco visionario per evitarsi la realtà scomoda dei fatti.
La mostra collettiva presenta il lavoro di nove artisti molto diversi fra loro, ma connessi dall¹idea di raccontare la provenienza e la destinazione dei loro sforzi attraverso la sensazione diffusa di non appartenenza a questo mondo, con l¹aspirazione ad uno migliore, laddove l'acqua vada soltanto evocata e nel momento in cui viene mostrata la vorremmo asciugare, contenere, impreziosire, laddove l¹aria di montagna possa assumere le proporzioni fisiche del ricordo, la forma concreta e tangibile di sensazioni esatte provate da piccoli, laddove la terra stessa possa nutrire il nostro desiderio di trasformarne i principi fondanti per ritrovare una mappa geografica di relazioni inedite con la natura, finalmente slegata dalle solite speculazioni e interessi di parte.
Non è una mostra sociale, è semplicemente una vivificante collettiva, per mettere in luce nuovi talenti emergenti e il loro sguardo sulla cose. L¹aggettivo del titolo ci chiama a seguirne le tracce attraverso lo spazio segnato a ospitarli, dentro cui trovare una collocazione adeguata, non istituzionale, volutamente scelta per contrastare la perdita di senso nell¹arte contemporanea che tutti continuamente avvertiamo. E provare a reagire.
Nove artisti presentano 9 installazioni tra video, fotografia, pittura e scultura. Una delle installazioni si sdoppia e Alessandra Cassinelli inaugura in contemporanea il suo nuovo video ³Guelta² nello spazio (h)films di via Varese il 27 marzo 2004 alle 19.30.
DIE WILDE ARBEIT
Andrea Dojmi
Un luogo di montagna, puro e incontaminato.
la fisicità della natura è figurata da un¹araldica animale, quasi volesse imporci un grado di familiarità con l¹origine della specie e suggerirci una sensazione di appartenenza a nuclei da cui in realtà siamo tutti estranei perché sempre immersi nelle facezie del planisfero. Il segno dell¹opera qui diventa quasi grafico, frutto di trascorsi dell¹autore nell¹art direction per importanti agenzie di pubblicità e case editrici, laddove ogni lavoro è nato per istinto, senza schemi né scuole. Di nuovo ci è dato scegliere se stabilire alcuni rapporti di scala fra i ricordi in controluce e quelli in ombra, nel desiderio di arrivare a percepire e trasmettere il massimo grado di empatia con il mondo animale, pur conservandone il mistero. E¹ a questo punto che Andrea Dojmi sembra reclamare il fatto che la natura meriti più attenzione del genere umano, con la necessità di raggiungere qualcosa che è forse impossibile trovare altrove.
ARRIVEDERCI E GRAZIE
Fabio Viale
L¹utilizzo del marmo è smodato e rigoroso al contempo, le premesse formali sradicano i preconcetti sulla scultura adottati fin qui. Fabio Viale porta avanti una ricerca figurativa-concettuale, dove i materiali interagiscono con i valori dell¹opera. La descrizione dei suoi lavori prefigura un assalto della materia fuori dagli schemi. Quando ci si trova davanti all¹opera compiuta ci si accorge quanto l¹artista riesca a domarla e ricomporla dentro esiti plastici inaspettati e formalmente ineccepibili. Forse a ricordarci che possiamo racchiudere in un gesto estetico tutto quello che non possiamo realmente plasmare.
GUELTA
Alessandra Cassinelli
VideoInstallazione14¹2¹¹ Prod Year 2003
+ Frames montati su alluminio
Un video solare e prezioso quanto la materia prima per realizzarlo. Un video girato nell¹acqua e dall¹acqua animato. Alessandra Cassinelli ha impiegato 1 ora e 47 minuti per svuotare una intera piscina e contenerla in 300 involucri trasparenti con un¹operazione artistica molto fisica il cui risultato si evince dopo una visione del video girato in presa diretta una giornata d¹estate. Il processo è letteralmente compiuto dall¹autrice con uno sforzo nobile di reale investimento nell¹opera che sottende una volontà di avvolgimento delle risorse in via di estinzione. Il video viene presentato su due schermi e montato accanto a una lunga sequenza fotografica lineare della piscina così come appare a lavoro finito. L¹istallazione video viene ospitata nella sede di (h) films, mentre nell¹Hotel Tocq che ospita Flash Art Fair vengono riproposte le sequenze fotografiche del video quale rimando all¹opera intera.
TOMATOTHERAPHY
Adalberto Abbate
Adalberto Abbate segue da tempo un percorso visionario che lo avvicina alla realtà utopica di un mondo terreno laddove i simboli del consumo quotidiano affiancano elementi astratti, puramente cromatici raccolti in polittici che ad uno sguardo più attento rivelano la stessa intensità di un racconto breve sul quotidiano domestico, quale pura narrativa contemporanea di sintetica denuncia dei normali rapporti di scala del reale per raggiungere altre vette di significato.
GEOLOGIA UMANA
Pietro Ruffo
Classe ¹79, l¹artista elabora scale grafiche e fotografie aeree basandosi sul concetto che il tutto non corrisponde alla somma degli elementi che lo compongono. Ne nascono visioni illusorie di spazi geografici e scenari di concentrazione urbana, ma anche di grande rarefazione del territorio. I suoi luoghi si sommano poi a ritratti e dettagli del corpo umano attraverso un procedimento di rielaborazione che porta le sue immagini su più livelli per trovare una dimensione fluttuante a cui le grandi cornici autoportanti restituiscono stabilità.
BEDIN
Enzo Umbaca
In periodi di incertezza Špensando all'hotel, mi viene in mente la prima campagna per la pace di John Lennon e Yoko Ono "bed in" del 1996 all'hotel Hilton di Amsterdam, dove rimangono a letto per una settimana in attesa del pubblico e della stampa.
L'idea è quella di coprire un letto matrimoniale con una specie di coperta ricamata con filo di lana che forma la barra dei colori televisiva e centralmente il simbolo della pace, (la bandiera/coperta è stata ricamata insieme alle mamme e i bambini nei giardini del mio quartiere, durante la recente guerra in Iraq), dietro il letto sul muro una fotocopia che ritrae la performance di Lennon e Ono. (E. Umbaca)
LIFE IS A BOX ( and then you marry one)
Lucio Luzo Lazzara
video digitale DV
2'57"
Prod. Year. anno di produzione 2004
Pettinare, truccare, portare in giro la nostra scatola è una necessità che cela il sogno segreto di far evadere noi stessi oltre questo confine fisico e psicologico.
VACUUM
Sabina Grasso
Video 3D
2 Œ 41¹¹
Prod. Year. anno di produzione 2004
Una performance 3D che racconta un parto algido ed extraplanetario ma stranamente sensuale, come se in alcuni momenti non ci appartenessimo e come se la nostra pelle non ci fosse + familiare, laddove il nostro desiderio è invece quello di guardarci allo specchio talvolta, se possibile tutti i giorni.
REVERIE
Luigi Rizzo
video digitale DV
18¹
Prod. Year. anno di produzione 2003
La mostra collettiva presenta il lavoro di nove artisti molto diversi fra loro, ma connessi dall¹idea di raccontare la provenienza e la destinazione dei loro sforzi attraverso la sensazione diffusa di non appartenenza a questo mondo, con l¹aspirazione ad uno migliore, laddove l'acqua vada soltanto evocata e nel momento in cui viene mostrata la vorremmo asciugare, contenere, impreziosire, laddove l¹aria di montagna possa assumere le proporzioni fisiche del ricordo, la forma concreta e tangibile di sensazioni esatte provate da piccoli, laddove la terra stessa possa nutrire il nostro desiderio di trasformarne i principi fondanti per ritrovare una mappa geografica di relazioni inedite con la natura, finalmente slegata dalle solite speculazioni e interessi di parte.
Non è una mostra sociale, è semplicemente una vivificante collettiva, per mettere in luce nuovi talenti emergenti e il loro sguardo sulla cose. L¹aggettivo del titolo ci chiama a seguirne le tracce attraverso lo spazio segnato a ospitarli, dentro cui trovare una collocazione adeguata, non istituzionale, volutamente scelta per contrastare la perdita di senso nell¹arte contemporanea che tutti continuamente avvertiamo. E provare a reagire.
Nove artisti presentano 9 installazioni tra video, fotografia, pittura e scultura. Una delle installazioni si sdoppia e Alessandra Cassinelli inaugura in contemporanea il suo nuovo video ³Guelta² nello spazio (h)films di via Varese il 27 marzo 2004 alle 19.30.
DIE WILDE ARBEIT
Andrea Dojmi
Un luogo di montagna, puro e incontaminato.
la fisicità della natura è figurata da un¹araldica animale, quasi volesse imporci un grado di familiarità con l¹origine della specie e suggerirci una sensazione di appartenenza a nuclei da cui in realtà siamo tutti estranei perché sempre immersi nelle facezie del planisfero. Il segno dell¹opera qui diventa quasi grafico, frutto di trascorsi dell¹autore nell¹art direction per importanti agenzie di pubblicità e case editrici, laddove ogni lavoro è nato per istinto, senza schemi né scuole. Di nuovo ci è dato scegliere se stabilire alcuni rapporti di scala fra i ricordi in controluce e quelli in ombra, nel desiderio di arrivare a percepire e trasmettere il massimo grado di empatia con il mondo animale, pur conservandone il mistero. E¹ a questo punto che Andrea Dojmi sembra reclamare il fatto che la natura meriti più attenzione del genere umano, con la necessità di raggiungere qualcosa che è forse impossibile trovare altrove.
ARRIVEDERCI E GRAZIE
Fabio Viale
L¹utilizzo del marmo è smodato e rigoroso al contempo, le premesse formali sradicano i preconcetti sulla scultura adottati fin qui. Fabio Viale porta avanti una ricerca figurativa-concettuale, dove i materiali interagiscono con i valori dell¹opera. La descrizione dei suoi lavori prefigura un assalto della materia fuori dagli schemi. Quando ci si trova davanti all¹opera compiuta ci si accorge quanto l¹artista riesca a domarla e ricomporla dentro esiti plastici inaspettati e formalmente ineccepibili. Forse a ricordarci che possiamo racchiudere in un gesto estetico tutto quello che non possiamo realmente plasmare.
GUELTA
Alessandra Cassinelli
VideoInstallazione14¹2¹¹ Prod Year 2003
+ Frames montati su alluminio
Un video solare e prezioso quanto la materia prima per realizzarlo. Un video girato nell¹acqua e dall¹acqua animato. Alessandra Cassinelli ha impiegato 1 ora e 47 minuti per svuotare una intera piscina e contenerla in 300 involucri trasparenti con un¹operazione artistica molto fisica il cui risultato si evince dopo una visione del video girato in presa diretta una giornata d¹estate. Il processo è letteralmente compiuto dall¹autrice con uno sforzo nobile di reale investimento nell¹opera che sottende una volontà di avvolgimento delle risorse in via di estinzione. Il video viene presentato su due schermi e montato accanto a una lunga sequenza fotografica lineare della piscina così come appare a lavoro finito. L¹istallazione video viene ospitata nella sede di (h) films, mentre nell¹Hotel Tocq che ospita Flash Art Fair vengono riproposte le sequenze fotografiche del video quale rimando all¹opera intera.
TOMATOTHERAPHY
Adalberto Abbate
Adalberto Abbate segue da tempo un percorso visionario che lo avvicina alla realtà utopica di un mondo terreno laddove i simboli del consumo quotidiano affiancano elementi astratti, puramente cromatici raccolti in polittici che ad uno sguardo più attento rivelano la stessa intensità di un racconto breve sul quotidiano domestico, quale pura narrativa contemporanea di sintetica denuncia dei normali rapporti di scala del reale per raggiungere altre vette di significato.
GEOLOGIA UMANA
Pietro Ruffo
Classe ¹79, l¹artista elabora scale grafiche e fotografie aeree basandosi sul concetto che il tutto non corrisponde alla somma degli elementi che lo compongono. Ne nascono visioni illusorie di spazi geografici e scenari di concentrazione urbana, ma anche di grande rarefazione del territorio. I suoi luoghi si sommano poi a ritratti e dettagli del corpo umano attraverso un procedimento di rielaborazione che porta le sue immagini su più livelli per trovare una dimensione fluttuante a cui le grandi cornici autoportanti restituiscono stabilità.
BEDIN
Enzo Umbaca
In periodi di incertezza Špensando all'hotel, mi viene in mente la prima campagna per la pace di John Lennon e Yoko Ono "bed in" del 1996 all'hotel Hilton di Amsterdam, dove rimangono a letto per una settimana in attesa del pubblico e della stampa.
L'idea è quella di coprire un letto matrimoniale con una specie di coperta ricamata con filo di lana che forma la barra dei colori televisiva e centralmente il simbolo della pace, (la bandiera/coperta è stata ricamata insieme alle mamme e i bambini nei giardini del mio quartiere, durante la recente guerra in Iraq), dietro il letto sul muro una fotocopia che ritrae la performance di Lennon e Ono. (E. Umbaca)
LIFE IS A BOX ( and then you marry one)
Lucio Luzo Lazzara
video digitale DV
2'57"
Prod. Year. anno di produzione 2004
Pettinare, truccare, portare in giro la nostra scatola è una necessità che cela il sogno segreto di far evadere noi stessi oltre questo confine fisico e psicologico.
VACUUM
Sabina Grasso
Video 3D
2 Œ 41¹¹
Prod. Year. anno di produzione 2004
Una performance 3D che racconta un parto algido ed extraplanetario ma stranamente sensuale, come se in alcuni momenti non ci appartenessimo e come se la nostra pelle non ci fosse + familiare, laddove il nostro desiderio è invece quello di guardarci allo specchio talvolta, se possibile tutti i giorni.
REVERIE
Luigi Rizzo
video digitale DV
18¹
Prod. Year. anno di produzione 2003
27
marzo 2004
Territoriale
27 marzo 2004
arte contemporanea
Location
(H) FILMS
Milano, Via Varese, 12, (Milano)
Milano, Via Varese, 12, (Milano)
Autore
Curatore