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Terry Richardson – Kibosh
La galleria Stragapede|Perini presenta la mostra KIBOSH che, raccoglie una selezione di immagini dell’omonimo e ultimo libro del fotografo pubblicato nel 2004
Comunicato stampa
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Terry Richardson nasce a N.Y. negli anni sessanta. Figlio del famoso fotografo Bob Richardson che insieme a Helmut Newton e Richard Avedon, rivoluzionò la moda negli anni sessanta, la fotografia segna sin dalla nascita la sua vita.
Sarà la madre a regalargli la sua prima macchina fotografica ancora adolescente con la quale Terry iniziò a documentare il suo quotidiano in modo sfacciato e disinibito fotografando se stesso, le gangs di motociclisti e i gruppi punk con i quali era cresciuto. Già da qui i germi del suo stile: trasgressivo e sfrontato, mirato a un erotismo esplicito e autoironico, spesso inquietante per la sua schiettezza.
Dagli anni novanta il suo modo di fotografare fresco e totalmente istintivo, meno soggetto alle regole della fotografia attira l’attenzione dei circuiti ufficiali. Da allora realizza numerose campagne pubblicitarie per le più importanti firme di moda, Yves Saint-Laurent, Gucci, Chloe, MiuMiu… Dal 1997 cura l’immagine della Sisley per la quale ha creato una delle comunicazioni visive più aggressive mai viste in Italia. Collabora con prestigiose riviste come Vogue, Harper’s Bazar, Purple, I-D…, realizza numerose mostre collettive e personali e pubblica diversi libri.
Terry Richardson è uno dei fotografi più prolifici e convincenti della sua generazione. Conosciuto per la sua inconsueta capacità di trasmettere la cruda essenza di chi si presenta davanti al suo obiettivo.
Terry Richardson vive e lavora a N.Y.
La galleria Stragapede|Perini presenta la mostra KIBOSH che, raccoglie una selezione di immagini dell’omonimo e ultimo libro del fotografo pubblicato nel 2004.
Kibosh è secondo lui stesso il libro più importante della sua carriera attraverso il quale racconta se stesso “è il lavoro di una vita, fin dall’età di 16 anni da quando ho iniziato a fotografare per divertimento e poi per professione, ho sempre pensato a Kibosh come il sunto del mio lavoro. Kibosh è il mio libro, la parte più intima del mio essere fotografato.”
La poetica di Richardson, già insinuata nelle campagne pubblicitarie, trova qui il punto di massima esaltazione. Il sesso nelle sue fotografie anche se esplicito diventa quasi pretesto in un gioco dove l’ironia diventa componente fondamentale.
Fotografa in un modo veloce, cercando con il suo lavoro di dare immagine al divertimento. La provocazione non è il suo fine ultimo.
La sua tecnica è volontariamente l’assenza di tecnica: l’obiettivo sono i suoi occhi, il suo carisma, la sua capacità di tirar fuori da chiunque e da se stesso attimi di verità, qualunque essa sia. Non usa artifici e sovrastrutture, la luce non è studiata, i tagli sono estemporanei, buttati a caso. Al centro di ogni fotogramma c’è lui, due instant-camera impugnate contemporaneamente e la voglia irrefrenabile di godersi la vita e di fissarne le emozioni sulla pellicola, non sempre come artefice, quasi sempre come soggetto.
Terry Richardson è emozione positiva, goliardica e trascinante.
Le sue fotografie hanno un enorme successo commerciale perché dichiaratamente ludiche. Una scarpa, un vestito, una donna nuda o il sesso esplicito diventano sotto il suo obbiettivo attraenti poiché a portata di tutti.
La mostra Kibosh è stata ideata e coordinata in collaborazione con DAMIANI Editore.
Dato il contenuto esplicito delle immagini, l’accesso alla mostra è vietato ai minori di 18 anni.
Terry Richardson sarà presente all’inaugurazione della mostra.
Sarà la madre a regalargli la sua prima macchina fotografica ancora adolescente con la quale Terry iniziò a documentare il suo quotidiano in modo sfacciato e disinibito fotografando se stesso, le gangs di motociclisti e i gruppi punk con i quali era cresciuto. Già da qui i germi del suo stile: trasgressivo e sfrontato, mirato a un erotismo esplicito e autoironico, spesso inquietante per la sua schiettezza.
Dagli anni novanta il suo modo di fotografare fresco e totalmente istintivo, meno soggetto alle regole della fotografia attira l’attenzione dei circuiti ufficiali. Da allora realizza numerose campagne pubblicitarie per le più importanti firme di moda, Yves Saint-Laurent, Gucci, Chloe, MiuMiu… Dal 1997 cura l’immagine della Sisley per la quale ha creato una delle comunicazioni visive più aggressive mai viste in Italia. Collabora con prestigiose riviste come Vogue, Harper’s Bazar, Purple, I-D…, realizza numerose mostre collettive e personali e pubblica diversi libri.
Terry Richardson è uno dei fotografi più prolifici e convincenti della sua generazione. Conosciuto per la sua inconsueta capacità di trasmettere la cruda essenza di chi si presenta davanti al suo obiettivo.
Terry Richardson vive e lavora a N.Y.
La galleria Stragapede|Perini presenta la mostra KIBOSH che, raccoglie una selezione di immagini dell’omonimo e ultimo libro del fotografo pubblicato nel 2004.
Kibosh è secondo lui stesso il libro più importante della sua carriera attraverso il quale racconta se stesso “è il lavoro di una vita, fin dall’età di 16 anni da quando ho iniziato a fotografare per divertimento e poi per professione, ho sempre pensato a Kibosh come il sunto del mio lavoro. Kibosh è il mio libro, la parte più intima del mio essere fotografato.”
La poetica di Richardson, già insinuata nelle campagne pubblicitarie, trova qui il punto di massima esaltazione. Il sesso nelle sue fotografie anche se esplicito diventa quasi pretesto in un gioco dove l’ironia diventa componente fondamentale.
Fotografa in un modo veloce, cercando con il suo lavoro di dare immagine al divertimento. La provocazione non è il suo fine ultimo.
La sua tecnica è volontariamente l’assenza di tecnica: l’obiettivo sono i suoi occhi, il suo carisma, la sua capacità di tirar fuori da chiunque e da se stesso attimi di verità, qualunque essa sia. Non usa artifici e sovrastrutture, la luce non è studiata, i tagli sono estemporanei, buttati a caso. Al centro di ogni fotogramma c’è lui, due instant-camera impugnate contemporaneamente e la voglia irrefrenabile di godersi la vita e di fissarne le emozioni sulla pellicola, non sempre come artefice, quasi sempre come soggetto.
Terry Richardson è emozione positiva, goliardica e trascinante.
Le sue fotografie hanno un enorme successo commerciale perché dichiaratamente ludiche. Una scarpa, un vestito, una donna nuda o il sesso esplicito diventano sotto il suo obbiettivo attraenti poiché a portata di tutti.
La mostra Kibosh è stata ideata e coordinata in collaborazione con DAMIANI Editore.
Dato il contenuto esplicito delle immagini, l’accesso alla mostra è vietato ai minori di 18 anni.
Terry Richardson sarà presente all’inaugurazione della mostra.
28
settembre 2006
Terry Richardson – Kibosh
Dal 28 settembre al 19 ottobre 2006
fotografia
Location
GALLERIA STRAGAPEDE/PERINI CONTEMPORANEA – CONCEPT STORE FITZCARRALDO
Milano, Viale Angelo Filippetti, 41, (Milano)
Milano, Viale Angelo Filippetti, 41, (Milano)
Orario di apertura
mar_dom 17-22
Vernissage
28 Settembre 2006, ore 19-22
Editore
DAMIANI
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore